Motore e prestazioni
Come accennato in apertura, se c’è una spinta all’acquisto della Multistrada che può avere il sopravvento su tutto, è il suo “essere” una Ducati. E come vuole la migliore tradizione emiliano/romagnola (la motocicletta in dialetto si chiama “e’ mutor”), una Ducati è “motore”. E il V2 Testatretta 11° di 937 cm3 della Multistrada è un signor motore. Un motore nato per regalare sensazioni e prestazioni sportive, ma ottimamente adattato dagli ingegneri Ducati alle nuove necessità. Ha una potenza massima di 113 CV a 9.000 giri/min e tanta coppia (96,2 Nm a 7.750 giri/min). Coppia, già, come solo i bicilindrici sanno esprimere. Ma, se come termine di confronto vogliamo fare riferimento alla forza dirompente della sorellona 1.260, qui possiamo dire che si tratta di una coppia dolce, facile da usare, pastosa, ammaestrata e docile.
Tutto questo c’è se si usa la Multistrada soprattutto nelle configurazione “Urban” e “Touring”. In modalità Urban, a dire il vero è anche fin troppo docile. E in certi frangenti la risposta ai comandi del gas risulta troppo ovattata. Insomma, ci si ritrova spesso con l’acceleratore che non risponde come ci si aspetterebbe alla aperture ai medi regimi.
Comunque in modalità Urban e Touring la Multistrada 950 S viaggia con un filo di gas anche in sesta a 2.500 giri. Ma se vuoi spalancare il gas con l’ultima marcia senza innescare strappi e sussulti, puoi farlo solo dai 3.200 giri. Il suo range di utilizzo migliore per una guida fluida, divertente e rilassata è fra i 4 e i 6.000 giri. Se dal divertimento si vuole passare al “gusto pieno Ducati” allora vi consigliamo il range 6.500-9.000. a 7.500 il Testastretta entra poderoso in coppia, mostra tutti i suoi muscoli e poi va veloce a murare a circa 9.200 di strumento.
Però, sopra i 5.000 il V2 Ducati comincia a trasferire vibrazioni alla moto. Che si fanno notare soprattutto nella zona in cui le cosce stringono il serbatoio. Nelle transizioni in accelerazione non ci si fa caso, ma se si sta guidando alla garibaldina, o se si superano le velocità codice in autostrada, allora diventano fastidiose.
Naturalmente le prestazioni migliori in accelerazione le fornisce nella modalità Sport. Dove è ancora più grintoso nell’erogazione e meno invasivo con il controlli elettronici. Però il miglior compromesso secondo noi è la modalità Touring. La classica via di mezzo che soddisfa praticamente tutte le esigenze. Probabile che vi ritroverete ad usare sempre questa modalità. magari dopo averla personalizzata tramite i comandi per l’elettronica di bordo. Ma ricordate che potrebbe essere necessario superare l’esame di ingegneria dei sistemi per maneggiarla senza incertezze.
Per chiudere il discorso relativo al motore, abbiamo una domanda per i tecnici Ducati: non si può far nulla per eliminare quella sgradevole sensazione di “avviamento incerto”, come se la batteria fosse scarica, che si nota ogni volta che la si mette in moto?