Italmobiliare ha completato l’acquisizione del 100% del capitale di SIDI. L’azienda italiana è specializzata nella produzione di calzature per il ciclismo e il motociclismo utilizzate da atleti professionisti e semplici appassionati in tutto il mondo. Un altro marchio finisce dunque in pancia ad un investitore finanziario, che fine hanno fatti gli imprenditori?
I Pesenti fanno shopping e si comprano SIDI
Dopo l’annuncio di Luglio 2022, è stata completata qualche giorno fa da parte di Italmobiliare – la holding di investimento della famiglia Pesenti – l’acquisizione di SIDI, tra i leader nel settore delle calzature sportive e per il ciclismo e il motociclismo. In oltre sessant’anni di storia, le scarpe e gli stivali SIDI hanno calcato i podi delle principali manifestazioni internazionali. L’azienda trevigiana ha contribuito a scrivere pagine indelebili del nostro sport preferito con Giacomo Agostini, Loris Capirossi, Tony Cairoli e molti altri. Tanti anche i campioni del ciclismo della “scuderia SIDI”. Tra questi anche le leggende italiane Francesco Moser e Paolo Bettini e l’oro olimpico di Tokyo 2020 Richard Carapaz. Italmobiliare ha acquisito il 100% della società, sancendo l’uscita da Sidi della famiglia Signori che l’ha fondata e portata ai fasti di oggi.
Buon prezzo, ma non strapagata
Nel 2021 SIDI ha registrato 38 milioni di euro di ricavi e 7 milioni di EBITDA. La società é stata rilevata da Italmobiliare sulla base di un Enterprise Value di 66 milioni di euro. A questi, vanno aggiunti poi 20 milioni di cassa netta. Una buona valutazione, ma non stellare. Il moltiplicatore EV/EBITDA, la misura principe in questo genere di valutazioni aziendali, rimane a singola cifra (9,4x). Un risultato ben diverso rispetto alla più grande e diversificata Dainese, che ha spuntato una valutazione decisamente più generosa. Peraltro, l’affare per Italmobiliare è ancora più appetitoso. Ha comprato una società senza debiti finanziando parte dell’acquisizione con una linea da 32,5 milioni di euro di Banco BPM. Sarà quindi la stessa SIDI a pagare parte del conto, aumentando esponenzialmente il ritorno sull’investimento quando l’azionista deciderà di cedere la società.
Continua l’interesse degli investitori finanziari per il mondo degli accessori moto
L’acquisizione di SIDI da parte di Italmobiliare è l’ultima delle operazioni di acquisizione da parte di fondi di private equity nel mondo degli accessori moto. Oltre a Dainese, di cui abbiamo già parlato, sono passate di mano a investitori finanziari anche Nolan (2 Ride Holding) e TCX (Keyhaven Capital Partners, che ha già rivenduto a Dainese). Poche le operazioni al contrario (una su tutte Tucano Urbano, ceduta da un private equity al gruppo Mandelli che ha recentemente comprato anche gli stivali di Eleveit), mentre sono tanti gli osservati speciali: Alpinestars (che molti vedevano già sposata con Dainese), GIVI, etc.
Dove sono finite le famiglie imprenditoriali italiane?
Esce di scena Dino Signori, il fondatore di SIDI. L’imprenditore si dichiara “orgoglioso di questa operazione che rispetta la mia storia imprenditoriale di oltre sessant’anni e farà sì che l’azienda potrà crescere ancora più forte e competitiva”. Parole di circostanza anche se probabilmente sincere, che non distolgono dal fatto che di imprenditori di lunga data nel settore – gente come i Bombassei di Brembo o Giorgio Bettella di Pinasco, ce ne sono sempre meno. Tante famiglie che hanno scritto la storia del mondo della moto, del suo abbigliamento e dei suoi accessori, in molti casi arrivate alla seconda o terza generazione, preferiscono fare cassetto. Lasciano qualcun altro – con orizzonti molto più di breve termine – a fare i conti con mercati altalenanti, la concorrenza estera e clienti finali sempre più volubili e sensibili alle mode. Al timone della società di Maser (TV) arriva Davide Rossetti, manager con oltre 25 anni di esperienza nel mondo dei prodotti sportivi in eccellenze multinazionali tra cui la divisione sportiva di Safilo Group (occhiali), 55DSL by Diesel, Cisalfa Sport, Alpinestars e da ultima l’italianissima Northwave, azienda di calzature tecnico-sportive per bici e snowboard. La tipica figura da esperto di settore ma con visione aziendale che i fondi di investimento calano nelle partecipate per cambiare il ritmo o, per mettere tutto in contesto, la pedalata.
Fantafinanza, aria di fusione con Tecnica?
Con questa acquisizione Italmobiliare prosegue nel proprio percorso volto a supportare ed accompagnare le eccellenze industriali italiane. Carlo Pesenti sottolinea il valore “della tradizione e dell’identità di un marchio che ha un legame fortissimo con il mondo dello sport e di chi lo pratica”. Per l’acquirente SIDI rappresenta uno straordinario esempio della qualità del Made in Italy. Proprio come Tecnica, leader nel mondo della calzatura outdoor e dell’attrezzatura da sci. Quest’ultima è famosa a livello mondiale con i marchi Tecnica (scarponi da sci e footwear), Nordica (sci e scarponi), Moon Boot (footwear), LOWA (scarpe da trekking e outdoor), Blizzard (sci) e Rollerblade (pattini in linea). Una società già ben diversificata e casualmente di proprietà già da qualche anno di Italmobiliare. E sempre casualmente, i prodotti per ciclisti e biker di SIDI rappresenterebbero per Tecnica una estensione di gamma ideale. Che sia questo il prossimo capitolo nella storia di SIDI? Vedremo. Per il momento possiamo solo applaudire al fatto che un marchio storico del mondo moto Italiano rimanga in Italia. SIDI ha infatti trovato una casa prestigiosa e con visione un po’ più a lungo termine rispetto ai soliti 3-5 anni da investitore finanziario.