L’appuntamento di novembre della Mostra Scambio di Novegro ha un posto d’onore nel diario dei cacciatori di auto, moto, bici e ricambi d’epoca, con le due ruote tradizionalmente padrone della scena. Boom di partecipazione per l’edizione numero 81 della grande classica, tra moto bellissime, rottamoni da salvare e prezzi – ahimè – folli.
La Mostra Scambio di Novegro, appuntamento con la A maiuscola.
Sicuramente tra le più apprezzate manifestazioni italiane del mondo motoristico d’epoca, la Mostra Scambio di Novegro è arrivata all’edizione numero 81 e non mostra alcun segno di cedimento. Anzi, il round di novembre (si tratta di due edizioni per anno solare, l’altra è a febbraio) quest’anno ha stupito per la partecipazione di visitatori (probabilmente anno record) e per la qualità e quantità di quanto esposto.
Rilevanza nazionale ed europea.
Come oramai consueto, anche in questa edizione la Mostra Scambio di Novegro ha attirato visitatori provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa, con i paesi del nord sempre più rappresentati sia come pubblico sia come espositori. Una vasta esposizione di auto, moto, biciclette, ricambi ed accessori d’epoca e molto altro. Le due ruote la fanno da padrona, e i più fortunati hanno potuto portare a casa uno scrambler, una vecchietta anteguerra bisognosa di cure o una sportiva anni ottanta che vuole tornare a ruggire, senza dimenticare ceste e ceste di ricambi, pneumatici, carene in vetroresina e tutto quello che alimenta serate e pomeriggi domenicali nel freddo del garage, a inseguire i propri sogni meccanici.
Espositori in crescita, con qualche ricambio generazionale.
Nonostante sia un appuntamento ultratrentennale, la Mostra Scambio di Novegro ha saputo mantenere vivo l’interesse del pubblico, che premia stagione dopo stagione gli espositori della kermesse. Che infatti crescono sempre di più, e dopo pochi anni dalla costruzione del nuovo padiglione D lo vedono già interamente saturato di stand, così come ormai gli spazi vuoti nelle piazzole esterne sono diventati una rarità. Ed è così che gli oltre 75.000 metri quadri del Parco Esposizioni vengono sfruttati al massimo, anche la parte all’aperto che in caso di pioggia diventa letteralmente un pantano. Un successo che attira anche operatori nuovi, ed è così che già da diverse edizioni trovi l’abbigliamento di tendenza e tecnico, i ricambisti Harley-Davidson e i Club Auto e Moto. Sempre più rilevanti poi le mostre monografiche organizzate in concomitanza con l’appuntamento: questa volta sono andati in scena i mitici Motom.
Un solo neo: i prezzi.
Vogliamo trovare un difetto alla Mostra Scambio di Novegro? Sì, e senza scomodare l’ente organizzatore. Si tratta dei prezzi di molti degli espositori, che provano in tanti casi a fare cassetto sulla pelle dei clienti oltre quanto è ragionevole aspettarsi. Prezzi di ciclomotori e moto sono spesso fuori dalla logica e molto più alti di quelli che, per articoli equivalenti, trovi sui siti di annunci.
Ed è così che per una Vespa senza documenti ti possono chiedere migliaia di euro mentre una Gilera anteguerra da ricostruire o lo scheletro di un Mivalino possono costare come un uovo Fabergé. Strategie che funzionano sempre meno: nonostante la partecipazione stellare di questa edizione sono stati tanti gli espositori “furbetti” che domenica sera hanno ricaricato quasi tutta la mercanzia sul furgone e sono tornati a casa con la coda tra le gambe.