Analizzando il calendario ufficiale dei tour promozionali di Suzuki, si scopre che l’Italia si ferma a Roma, per Honda si arriva fino a Reggio Calabria (passando per la Sardegna), mentre per includere la Sicilia, si può scegliere fra BMW Motorrad, Ducati, Kawasaki e Triumph.
Se per Aprilia e Yamaha, le moto in ballo (supersport) richiedono dei circuiti con delle caratteristiche specifiche, per Suzuki non si capisce come mai per la GSX-S1000GT la prova su strada sia stata fatta precedentemente da Nord e Sud, mentre per il GSX-S Tour, non ne sia prevista alcuna più a sud di Roma.
Dopo avere contattato qualche concessionaria, siamo venuti a conoscenza di alcune dinamiche che potrebbero spiegare, in parte, l’assenza del Sud Italia, dalle tappe previste per i tour promozionali di Suzuki.
Dal punto di vista della concessionaria
Per le moto “promozionate”, immatricolate e assicurate dalla casa madre, vengono creati dei “pacchetti” a pagamento che comprendono il noleggio e l’assicurazione della moto pubblicizzata per il periodo di tempo richiesto dai tour promozionali in quella specifica tappa.
Analizziamo alcune considerazioni di alcuni dei tanti dealer:
Ci vengono proposti 4 o 5 eventi/anno che hanno quasi sempre un costo, quindi, necessariamente, si deve vedere se c’è una convenienza e scegliere, di conseguenza, a quale aderire o meno. Per le giornate delle prove bisogna comunque togliere del personale dal ruolo abituale per seguire il cliente che effettua la prova, che può essere libera o su un percorso prestabilito, nel qual caso bisogna provvedere all’apertura/chiusura del percorso stesso.
Devo potere offrire un rinfresco ai visitatori e, se previsti, provvedere alla creazione di gadget laddove non mi vengono forniti dalla casa madre oltre, ovviamente, al costo del carburante consumato.
Inoltre:
La presa in carico ed il trasporto del mezzo (o dei mezzi) viene fatto a mie spese previo uno stato d’uso e un documento di trasporto dalla tappa precedente fino al mio esercizio. Se i tour promozionali sono brevi, ad esempio uno/due giorni, devo mettere in conto l’eventualità di condizioni meteo avverse che vanificherebbero gli sforzi”.
Non da ultimo, le prenotazioni avvengono direttamente con la casa madre, quindi è demandato a loro il compito di pubblicizzare al meglio l’evento che finisce per essere sostenuto anche con i fondi dei singoli negozianti i quali, non sempre e non per tutti gli eventi, hanno l’onere di finanziare la propria presenza nel novero delle concessionarie presenti nella roadmap generale.
Risulta evidente quindi come, a parità di evento, alcune case provvedano a sostenere i costi in toto (o quasi) mentre altre lascino che ricadano anche solo parzialmente sul titolare della concessionaria, finendo per limitare, de facto, la possibilità per gli appassionati di toccare con mano, la moto dei propri sogni.
Poiché è anche vero che, a volte, qualche “testa calda” cerchi questi eventi sentendosi pilota e provocando danni, è altrettanto vero che non c’è migliore pubblicità che quella di poter provare l’oggetto dei propri desideri.
Quello fin qui espresso è il parere dal punto di vista delle concessionarie, quindi, ovviamente, Motospia è sempre pronta a dare voce anche all’altra faccia della medaglia.
Se posso permettermi un’ultima considerazione personale, la decisione di acquistare l’auto che guido è stata presa immediatamente appena ho chiuso lo sportello dopo averla provata, mentre per la moto, la prova su strada fatta la porto ancora nel cuore, in attesa di poter salire, tutti i giorni, in sella a quell’emozione provata in un giorno di primavera pre-covid. Ed è stato proprio in Sicilia!
Stay Tuned !