TUAREG 660 10.000 KM: chiedimi se sono felice è la prima domanda che mi faccio ogni volta che scendo da questa moto. La risposta è nella mia faccia da ebete soddisfatto e sereno.
Non è imponente non ha i cv di una maxi non ha le dimensioni di una maxi ma fa e bene il lavoro di una maxi.
Tuareg 660 10.000 km. Intanto sono arrivati alcuni accessori che aspettavo con ansia: sella Comfort rialzata, tubolari proteggi serbatoio\motore cavalletto centrale (accessori originali) e un paracoppa rinforzato, davvero un prodotto molto robusto.
Va detto che a differenza del Tenere 700 dove in caso di scivolata il radiatore resta protetto dalla carena sul Tuareg si rischia anche un danno a questo e quindi consiglio caldamente questi tubolari, come suggerisco ad Aprilia di fare una versione pronto viaggio come con la V85tt Moto Guzzi Travel, ovvero una versione già completa di un kit da viaggio.
Il traguardo dei 10.000 è stato raggiunto senza aver annotato niente sul libro degli inconvenienti. (per la verità al tagliando è arrivata con 11.200km sull’odometro).
Non ho rabboccato Olio e il consumo passati i 5000km si è stabilizzato su medie tra i 20 e i 25 km litro in base al tipo di andatura e all’utilizzo con o senza passeggero un risultato davvero eccellente che porta l’autonomia reale tra i 330 e i 420km davvero un buon range.
Consumare poca benzina vuol dire anche consumare poco le gomme e i freni infatti sia gli pneumatici di serie che le guarnizioni frenanti alla soglia dei 10.000km erano ancora poco usurati.
Personalmente questa moto con un motore cosi elastico mi porta ad una guida sempre molto rotonda con poco utilizzo dei freni e sfruttando la scorrevolezza in percorrenza.
La sella rialzata in 3d si è rilevata davvero un ottimo upgrade in primis perché la triangolazione con la mia altezza (194cm circa) è migliorata e in seconda battuta perché ha una consistenza e caratteristiche che la rendono confortevole anche dopo tante ore in sella. L’unico inconveniente che era prevedibile ho perso un pelo di protezione aereodinamica nella parte alta. È in arrivo il caldo quindi per ora credo che lascerò tutto cosi ma potrei in futuro pensare ad un cupolino ancora più alto.
Con il passare dei km il motore è diventato ancora più fluido, le vibrazioni diventate ancora più impercettibili e anche la mia confidenza con questa eccellente ciclistica è andata migliorando.
Continuo ad usare il Tuareg come una moto totale quindi da solo in coppia in strada e in fuoristrada e devo ammettere che questa moto sa sorprendermi in ogni ambito: da solo utilizzata come commuter per andare al lavoro è facile intuitiva e trasmette sempre una sensazione di grande leggerezza. In due con le valige montate è incredibilmente valida per macinare km senza però essere mai impacciata.
Ovvio che sia più leggera di una Maxi, ma l’ambito dove l’ho notato di più è quando la carico per un viaggio. Moto come il Superténéré quando sono cariche sono impegnative da spostare anche in piano mentre questa anche stracaricatata resta leggera e facile. In fuoristrada dà una incredibile confidenza. Con le sospensioni ho messo l’assetto come da libretto per uso in due carico. L’unica modifica che faccio è scaricare 7\8 click di precarico dietro quando vado da solo per il resto lascio tutto così. Con questo setting posso aggredire il misto senza grandi trasferimenti di carico e non ho il rischio di andare a pacco nemmeno su buche o salti, il tutto sempre rapportato alla mia andatura che è sempre mediamente bassa.
Non sono ancora riuscito a trovare il modo di non attaccare inutilmente gli abbaglianti per errore e spero di risolvere facendo ruotare leggermente il blocchetto sinistro al tagliando.
Nell’utilizzo ho scoperto che le mappe personalizzabili sono ben due, la Individual ma anche la Off Road. Su entrambe si può scegliere di non avere un reset automatico in altre parole la configurazione data (compreso ad esempio la disattivazione dell’ABS dietro o dell’ATC -Aprilia Traction Control-) resta valida anche dopo aver spento e riacceso la moto.
Sembra una cosa da poco ma è davvero comodo quando fai del turismo On Off road. Basta toccare un tasto e la moto è configurata come meglio credi per il percorso che incontri.
Una cosa che non è minimamente stata pensata e presa in considerazione è la borsa da serbatoio. Per me è un accessorio indispensabile per potermi godere la moto e alla fine cercando ho trovato una vecchia Kappa con attacco universale con base a sgancio rapido e l’ho adatta allo scopo. Non è bella… funzionalità decente ma con poco più di 80 euro ho risolto il problema.
Senza questo accessorio quando caricavo la moto la sbilanciavo sempre troppo verso il posteriore.
Metto tutti gli attrezzi e le cose pesanti sulla borsa da serbatoio in modo da far gravare questo peso proprio sopra al motore.
A Pasqua ho programmato un bel viaggio passando per Matera e poi parco del Pollino e Castropignano…tutte strade secondarie…anche qui il Tuareg ha percorso i 500 e passa chilometri di trasferimento in due bello carico senza problemi.
Perdendo una stella rispetto ad una maxi. Di contro in tutto il resto del viaggio strade secondarie città varie soste una moto cosi leggera e maneggevole guadagna 3 stelle rispetto ad una maxi. Il motore poi ha cv e grinta in abbondanza per essere divertente anche a pieno carico ma lo fa sempre con dolcezza senza strappare le braccia e senza far andare come con il mare mosso il vostro passeggero… le mogli ringraziano!! Durante il viaggio ho tolto il baule e montato la piastra a sgancio rapido con anelli per borsa morbida così da poter caricare dietro una sacca da 60 che era piena diciamo al 60%.
Non ci sono problemi cosi a caricare anche il bagaglio necessario per un lungo raid. Si apprezza molto anche a pieno carico l’elasticità e dolcezza del motore. Mi ricorda le prime Africa Twin o la Transalp solo che queste due poi non allungavano per niente mentre questa ha una buonissima schiena a metà regime e un allungo che sembra non finire mai.
Condividendo alcune foto del mio viaggio su Instagram e Facebook ho ricevuto alcuni commenti ironici di non viaggiatori riguardo alla quantità di roba che mi porto dietro per 4 soli giorni. Mi fa sorridere questo in primis perché’ a me le foto delle moto nude e crude mi potrebbero far scaturire commenti ironici del tipo: dove vai senza attrezzi o altro? Ma sinceramente io penso che la moto abbia infinite sfaccettatura e se qualcuno è felice con il Tuareg senza avere un posto per portare niente sono contento per lui, ma la mia visione della moto è diversa. Ho un set fisso che porto con me su qualsiasi moto che comprende attrezzi aggiuntivi in questo caso attrezzi perché’ la moto ne è sprovvista, nastro americano, fusibili, vari connettori carica cellulare e vivavoce etc., 4 paia di guanti quelli che indosso + uno più leggero e 2 antipioggia, 3 tipi di goletta, una antipioggia, leve per smontare le gomme e una camera di emergenza in caso di piegatura di un cerchio, compressore, kit pronto soccorso salviette kit riparazione tubeless e altro… se non serve? Pazienza ma per me avventura è anche avere più possibilità di cavarmela da solo. So per certo che nella mia “carriera” di mototurista ho aiutato più volte questi maniaci dell’essenzialità a risolvere i problemi che avevano loro è a cui non potevano porre rimedio per mancanza di attrezzatura.
Il consumo: se in autostrada a velocità codice è buono (circa 18-18.5 kml) e fare realisticamente 300 e passa km in queste condizioni non è utopistico, fuori dall’autostrada si fa commovente (nel viaggio 24\25 a litro) e questo è un gran bel punto a favore con i costi dei carburanti di questo periodo ma anche un bel vantaggio di autonomia sempre oltre i 400km con un pieno.
Una nota sul cambio. A me è sembrato perfetto da subito mentre ho letto in giro di alcuni che lo trovano troppo contrastato. Allora ho fatto un esperimento facendo un giretto con scarpe normali. Ed effettivamente è diventato duro di colpo. Il cambio come è giusto che sia è concepito per essere usato con gli stivali e avendo anche l’opzionale Quick Shifter è normale che richieda un colpo deciso, non esiste un problema cambio ma secondo me un problema di alcuni che approcciano alla moto con le scarpe da passeggio.
La frizione continua ad essere molto morbida e molto modulabile e non prende gioco, stessa cosa per la catena dal tagliando dei 1000 ai 10.000km nessuna registrazione.
Le gomme originali le Pirelli Scorpions Rally STR si sono rilevate eccellenti gomme da strada ma ai 10.000 in occasione del viaggio verso Savona per partecipare alla Alps Tourit Tropy Liguria ho montato le Anlas Capra X una mia vecchia conoscenza che non mi ha mai deluso e che anche in questa occasione si sono rilevate ottime compagne di viaggio. Va detto che le Pirelli con 10.000km le ho tenute perché’ sono meno del 50% della loro usura: questa moto consuma poco anche le gomme.
Le Pirelli si sono dimostrate ottime su strada ma ovviamente in off road sono molto limitate e non può essere altrimenti considerando che sono omologate anche per l’alta velocità. Ottime anche sul bagnato e lo sporco insieme alle Tkc 70 Continental e le Capra R della Anlas sono le gomme che consiglio a tutti quelli che usano le Maxi enduro prevalentemente su strada. Oltretutto hanno una durata eccellente.
Va’ fatta una citazione pure per le valige prodotte dalla Mytech: sono una mia vecchia conoscenza in pratica la versione specifica per il Tuareg delle loro Model X con un attacco rapido molto efficiente e preciso e una robustezza più volte testata in Norvegia come in Islanda. Costano più della media valgono molto più della media. Oltretutto va’ ricordato sono le uniche omologate per il Tuareg come larghezza e sono cosi strette e compatte che anche nel traffico o nelle file non mettono apprensione. Non entra acqua nemmeno sotto il diluvio e si tolgono e mettono in un istante…come sempre promosse!!!
Cosa mi sento di suggerire ad Aprilia? In primis come dico sempre di far provare moto con almeno 3\4000km e non nuove…ma so di predicare nel deserto (nessuna casa lo fa) e in seconda battuta per me ci sono i presupposti per fare una gamma di moto. Con questa base un Pegaso con il 19 avanti non sarebbe affatto male come una versione Tuareg Rally con un bel serbatoio da 25 litri e 600km di autonomia e un allestimento completo potrebbe essere la maxi enduro definitiva…ovviamente per me…
Proprio in prossimità del tagliando ho partecipato come ospite all’evento ATT in Liguria con base di partenza dalle parti di Spotorno. Al Tuareg di nuovo ho chiesto di tutto. 600km di trasferimento e poi trasformazione togliendo il bagaglio lasciando solo gli attrezzi in moto da “enduro”. Anche qui è andato tutto bene escluso il meteo. Tanta pioggia e quindi anche molto fango. Siamo riusciti a fare tutto il percorso.
Una nota sulla paracoppa, ho sentito botte clamorose su questo accessorio e me lo aspettavo ammaccato invece non ha fatto un plissé. Ho avuto anche un appoggio con il terreno simile a quello avuto all’inizio dell’avventura Tuareg. Solo che questa volta tra tubi paramotore, paracoppa e paramani Acerbis rally III la moto ne è uscita senza un graffio.
Una nota a margine sul cruscotto. Ottima l’idea di far partire un contatore (trip fuel) quando si entra in riserva, meno buona l’idea di farlo resettare se poco dopo spegni il motore. Se per esempio hai fatto 30km in riserva. E quindi sei diciamo già abbastanza in urgenza di far benzina…la riaccendi e dopo un attimo si accende la spia ma il trip fuel riparte da zero…se ti sei magari distratto dopo altri 30…rimani a secco sbalordito di aver fatto solo 30km in riserva. Non è un difetto gravissimo ma secondo me è auspicabile un aggiornamento del firmware del cruscotto lasciando fisso questo conteggio finche’ il galleggiante non rileva che sia stata fatta benzina.
Ora non mi resta che puntare dritto verso i 20.000 nella speranza di trovare belle strade conoscere persone interessanti e continuare a godermi questa camaleontica moto.
Ci vediamo per strada!