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Nico Cereghini e il suo Valentino Rossi… perché “l’importante è divertirsi!”. Zairo Ferrante ha letto per voi l'ultimo libro di Nico Cereghini: “Valentino Rossi. L’importante è divertirsi!”

Neil Richard Gaiman, scrittore e fumettista britannico, sostiene che “i miti gli piacevano perché non erano storie da adulti e non erano storie per bambini. Erano molto meglio. Erano, e basta”.

Ed in effetti credo che quest’affermazione sia perfetta per descrivere, in una sola frase, l’ultimo libro pubblicato dall’amatissimo Nico Cereghini: “Valentino Rossi.

“Valentino Rossi. L’importante è divertirsi!” non è un libro per adulti e non è un libro per bambini ma è molto di più; è un attento lavoro che canta le gesta di un Mito – tutto italiano – del motociclismo mondiale, restituendocelo nella sua forma più amata o odiata di sempre (a seconda delle simpatie personali di chi legge); ossia nel suo essere Uomo prima ancora che pilota e Mito.

Come si legge nella quarta di copertina: “Il filo narrativo del volume sono proprio le vignette umoristiche che Nico Cereghini, ex pilota e giornalista della moto, ha realizzato e pubblicato a partire dal ‘96: quelle che ironizzavano su Valentino e i compagni di avventura, da Biaggi fino a Màrquez. Quaranta in tutto a corredo di altrettanti capitoli scritti dallo stesso autore per contestualizzare gli eventi che le hanno ispirate e svolgere il nastro della storia di Rossi. Il focus di questo libro è posto in particolare proprio sulla prima parte della lunga carriera di Valentino, quella che fece intravvedere e poi consacrò la sua straordinaria leggenda.”

Il volume, inoltre, è impreziosito dalla prefazione di Carlo Pernat – storico dirigente sportivo di Gilera, Cagiva e Aprilia – che rimarca in modo davvero chiaro come il lato umano e “mortale” del Doctor sia il reale valore aggiunto in grado di trasformare il Campione in Leggenda: “Valentino è dei nostri, anche noi facciamo parte della sua cosiddetta tribù, ci accomuna il fatto di prendere spesso la vita con leggerezza, “senza tante pugnette” come dicono saggiamente gli abitanti della repubblica romagnola. Ci piace, quando è il caso, prenderci gioco degli altri, sempre con il sorriso sulle labbra e in modo scanzonato. Noi non apparteniamo al gruppo di quelli che si prendono troppo sul serio […]”

Un’opera, questa di Cereghini, che trasuda passione; pagine che si leggono con trasporto e con “leggerezza” (da non confondere con superficialità), capaci di riportarci indietro negli anni, di sbloccare ricordi e regalarci sorrisi e vibrazioni di un tempo (bellissimo) che fu e che non può essere dimenticato.

Vignetta tratta da “Valentino Rossi. L’importante è divertirsi!”.

Nico Cereghini: “Valentino Rossi”. Vignette e aneddoti (mai banali) che si susseguono, si assaporano e si digeriscono velocemente, un po’ come i pop-corn al cinema durante un film di fantascienza.

Si parte con “l’Aprilia che aspetta Valentino” fino ad arrivare “all’addio di Valencia”, passando per storie indimenticabili come “la sfida in Yamaha” o la mitica scenetta della “Shiffer” gonfiabile.

Insomma, un libro da leggere e che non può non essere presente nella libreria personale di tutti coloro che amano le moto e il motociclismo.

Un piccolo dono che sono sicuro resisterà anche al tempo; un po’ come quella frase che fortunatamente ancora riecheggia nella testa di molti di noi e che recitava più o meno così: “Casco in testa ben allacciato, luci accese anche di giorno, e prudenza, sempre!”.

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