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QUANDO SI “CREA” NATALE… …LA MOTO INCONTRA IL MISTERO DELLA VITA

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E tu, Marco, come lo senti… come lo vivi, il Natale?” Questa sorprendente domanda, sparatami a bruciapelo per telefono dal nostro caro Amico e Direttore Matteo Bacchetti, mi ha così intimamente toccato che mi sono ritrovato a riflettere su questa Festa, sicuramente tra le più sentite del nostro Pianeta.

In effetti, il Natale (e non il “Santo Natale”!), bene o male coinvolge oramai così tanta gente che il buon Gesù Bambino è relegato per lo più nell’angolo più silenzioso delle eventuali capanne dei Presepi sparsi qua e là: a farla da padroni sono invece gli inesauribili Babbi Natale che ti conducono ai mega store e ai negozi, rigurgitanti di ogni “ben di Dio” (pare ironico…) nei loro reparti di alimentari e regali di ogni sorta.

Chi comanda ora, e ci rincretinisce, è dunque tutto un altro mondo: il Business, che tutto ci fa inghiottire col suo consumismo sempre più sfrenato, irriverente, ateo e sfacciato.

L’incanto sono diventate le luci, le musiche, i colori… mentre a stordire ci pensano gli “sconti” studiati per spolpare in questa ghiottissima occasione l’enorme massa di “capponi” che, inevitabilmente per ragioni di calendario, “incappano” nella super trappola creata ad hoc dai grandi Maestri dell’illusione: non per niente, del Natale oramai se ne inizia già a parlare a settembre, anticipando di gran lunga persino l’Avvento liturgico (quattro settimane non bastano per gli spot pubblicitari!).

Grazie a Dio (è il caso di dirlo) c’è però chi ancora al Natale, quello vero, ci crede per davvero; chi ancora sente che il Natale è e resta un Mistero nella Vita e per la Vita. Eccolo, allora, quel “Natale Santo” che è festa e speciale celebrazione di una “Presenza” che rende importante e dà valore alla vita e alla presenza di ognuno di noi.

Sì, perché, che si creda o meno in Dio, un Bimbo che nasce è sempre una gioia inestimabile: “Sono contento perché tu ci sei. Sono contento perché tu sei qui”!

Nel bel mezzo di questa intensa tensione riflessiva… la sera del 22 dicembre presso il Concessionario Yamaha “CREA” di Treviglio (BG), mi sono ritrovato a vivere un evento che mi ha toccato particolarmente per la gratuità e la semplice gioia della presenza di ognuno, confermando la mia posizione di pensiero. Non vuole essere “pubblicità” questa mia (cadrei nella contraddizione!), ma la condivisione di quello che dovrebbe sempre essere la vita.

Lo spunto? Un semplice invito giunto con WhatsApp: Ti aspettiamo in concessionaria per uno scambio di auguri. Nessun’altra finalità! Ecco ciò che – a me, cliente da pochi mesi – ha fatto ripensare al senso profondo di questa Festa e a come il nostro “mondo delle due ruote” si presti ad entrare nella logica più bella della vita.

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Ritrovarsi in tanti, accolti col sorriso, con una battuta per ognuno e un abbraccio forte e sincero…

Ritrovarsi con chi ti prepara il riso con formaggio e pere sotto un gazebo all’aperto, e scoprire che uno è il meccanico; l’altro è il pilota endurista che oltre a gareggiare, ti accompagna su percorsi specifici; il terzo è il titolare…

Ritrovarsi ad origliare i dialoghi delle persone, di chi ha già chiuso l’assicurazione e di chi la moto la usa tutto l’anno; di chi ha comprato quella moto e chi quell’altra; di chi sta programmando un viaggio e chi ne racconta un altro…

Ritrovarsi a… ritrovarsi un imbecille se, a quel punto, non ti lanci verso gli altri e non scambi almeno un contatto telefonico, sempre che non fissi già un’uscita assieme, appena il tempo lo permette!!

Ecco. Progetti, sogni, desideri serviti come i plateaux carichi di succulenti pizzette tartine e patatine, con la frizzante euforia che scorre nelle vene quanto nei bicchieri scorrono le frizzanti bollicine del buon vino servito in allegria!

Tutto concorre a tenere alto quel morale che sempre alto deve restare: sono contento perché tu ci sei! Non ti sto sfruttando con un’operazione commerciale! E… tranquillo: non ti farò nemmeno sconti sul tuo prossimo tagliando! Oggi qui non ci sono “clienti” ma “Amici”, invitati a gioire per l’essere insieme.

Ecco il “Natale”! Che lo si voglia o no, che lo si creda o no, è così che siamo programmati, è questo il download che si attiva ad ogni nascita: Sono contento che tu ci sei, perché possiamo partire assieme

Mi hanno raccontato che una coppia venezuelana, in Italia da qualche anno, ha confidato la tristezza dei nostri Natali: “Ma qui, non si fa festa! Da noi è tutto un… (e non gli veniva la parola)… un compartir!” In spagnolo credo significhi: ritrovarsi per condividere nella gioia. A noi basterebbe tradurlo con: la gioia di “partire con”, la gioia di partire assieme.

In entrambe i casi, non è quanto i motociclisti vivono, sperimentano e sognano sempre, quando si chiamano l’un l’altro per un giro o per un viaggio?! “Sono contento perché tu ci sei. E sono ancora più contento di viaggiare con te”!

Il Natale allora è Vita. E la Vita, quel viaggio da fare assieme, che inizia a Natale! Un sentito grazie agli amici della famiglia Crea di Treviglio che ce lo hanno ricordato!

Insomma: per rispondere alla tua domanda, io l’ho vissuto così il mio Santo Natale, incantato e con la gioia nel cuore anche per la Tua Presenza nella mia vita… carissimo Matteo, Amico mio e mio sublime Direttore! A te un abbraccio, e un Buon Natale per un Buon Viaggio a tutti quanti!

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