Finita l’EICMA della ripartenza è giunto il momento di dare la pagella ai protagonisti dell’edizione 2021 del salone. Tra grandi promossi, qualcuno che ha fatto solo il compitino e chi si becca invece una sonora bocciatura.
UNO: Il fuori EICMA di Dellorto
Dopo la burrascosa uscita di Andrea Dell’Orto dalle stanze del potere di EICMA era abbastanza scontato che l’azienda che porta il suo nome ufficialmente snobbasse l’edizione di EICMA della ripartenza. Tuttavia, invece di tenere il profilo basso nei giorni della kermesse il gruppo ha deciso di lanciarsi in un’iniziativa fuori salone, una specie di installazione da Design Week con prodotti di ieri e di oggi mischiati a opere d’arte, una Porsche da corsa e un paio di moto. Il tutto nel quartiere modaiolo di Brera, lontano dalla fiera e dagli appassionati. Avrebbe meritato un “senza voto”, ma l’azienda è comunque riuscita a far parlare di sé, obiettivo raggiunto. Ci chiediamo però cosa ci dobbiamo attendere per il futuro, il primo divano-letto griffato Dellorto?
DUE: Grandi assenti, furbata per i bilanci o poco rispetto per i clienti?
È inutile girarci intorno, qualcuno ha rinunciato all’EICMA della ripartenza a causa dell’assenza di alcuni pesi massimi del panorama motociclistico. Per alcuni senza Harley Davidson mancava l’anima custom, per gli amanti del tassello non c’è fiera senza KTM, Husqvarna o Beta mentre i motociclisti un po’ più pettinati non vedevano l’ora di salire sulle ultime Ducati e BMW, ma sono rimasti delusi. Così come mancavano i grandi nomi degli accessori e dell’abbigliamento come Dainese o Nolan. Sicuramente la pandemia è una buona scusa per rimanere a casa e contenere i costi, ci domandiamo solo se sia giusto nei confronti dei motociclisti che aspettano queste fiere come il passaggio della stella cometa. Non tutti hanno un concessionario sotto casa o abitano in una grande città, perché negar loro il diritto di toccare con mano la moto dei sogni?
TRE: Tucano Urbano, Natale con i Tuoi
Capiamo che essere originali in un mondo in cui si è visto quasi tutto è una vera sfida, però l’allestimento #EICMAISTHENEWCHRISTMAS di Tucano Urbano non ci ha fatto impazzire. Certamente il meteo ostile di Dicembre è un tema molto caro a chi ha fatto fortuna con la copertina Termoscud, però tirare in ballo il Natale con un mese di anticipo e vestendo hostess e steward con tutine da elfo e maglioni natalizi ci è sembrata una trovata stanca, utile solo per le influencer che avevano bisogno di un contenuto naïve per le stories dalla fiera. A questo punto abbiamo una curiosità: al Motor Bike Expo il tema sarà “Pasqua Con Chi Vuoi”?
QUATTRO: Benelli/Q.J., tutti insieme separatamente
EICMA 2021 ha visto una presenza diretta importante di Q.J. Motor che adesso si smarca dalla controllata Benelli ed entra anche in Europa con il proprio marchio. Una buona idea per conquistare chi vuole spendere ancora meno rispetto all’acquisto di una moto della casa di Pesaro o, più facilmente, una scelta obbligata in un mondo moto sempre più globale e interconnesso. La cosa curiosa però è la totale separazione, sia come spazi (due padiglioni diversi) sia come organizzazione (si dice che la delegazione Benelli dormisse anche in un albergo diverso rispetto alla pattuglia del marchio cinese) tra i due brand, che apparentemente non hanno punti di contatto neppure in termini di struttura commerciale, marketing, etc.. Cari amici di Benelli/Q.J. abbiamo un messaggio per voi: non vi affaticate, si vede lo stesso che le moto dei due brand arrivano dalla stessa parrocchia.
CINQUE: Valentino Rossi, quando la (giusta) celebrazione diventa sindrome di Stoccolma
Finale di carriera esagerato per un ex-ragazzo che è diventato leggenda. Si chiude a EICMA la storia in MotoGP del Valentino nazionale, che approda per la prima volta in Fiera per un saluto di fine corsa alla sua tribù. La marea gialla ha invaso tutti i padiglioni per ringraziare il campione di questi 26 anni da re indiscusso del circus. Il troppo stroppia però, e il risultato è che EICMA 2021 sarà ricordata soprattutto per una sovraesposizione esagerata di VR46: l’“evento nell’evento” One More Lap (a cui si accedeva con una registrazione a parte), gli stand ufficiali della VR 46, la nuova linea di abbigliamento moto VR Equipment (con uno stand tutto suo) e poi ancora i tanti negozi che vendevano merchandising giallo e blu fatto di gadget (cari) “final-limited edition-ora-o-mai-più”. Scene più da giubileo di diamanti della Regina Elisabetta che non da ritiro di uno sportivo professionista (anche se il migliore di sempre, ma non ditelo a Giacomo Agostini).
SEI: Royal Enfield, la più attenta al pubblico
Ormai annoverata anche in Italia tra i marchi moto di serie A, Royal Enfield ha approfittato dell’assenza di alcuni concorrenti fastidiosi dando spettacolo – nel vero senso della parola – anche nell’area esterna. Nelle giornate di Fiera tutti gli occhi erano fissi sul piazzalino accanto al padiglione 22 per vedere la collezione di moto storiche della casa e lo show dello stuntman professionista Lee Bowers, che oltre a spremere due bicilindriche preparate per l’esibizione non ha perso l’occasione di mettere alla frusta anche un paio di moto totalmente di serie. Nel vederlo impennare una Himalayan alcuni “manici” del giro milanese delle moto – che ci avevano provato in passato, senza riuscirci – hanno abbassato le orecchie. Uno spettacolo emozionante che ha compensato il minor entusiasmo per le novità di prodotto di quest’anno: la riedizione della Classic – ora 350 cc – e un concept di cruiser seiemmezzo (tanti si aspettavano il lancio della moto definitiva, e sono rimasti delusi).
SETTE: Pinasco, l’azienda con i rulli da allungo
Il gruppo guidato da Piergiorgio Bettella sa fare solo una cosa: lavorare sodo. Mentre la concorrenza punta su hostess scosciate o influencer-urlatori, il gruppo Pinasco-Bettella ha sempre lo stesso stand, gli stessi cataloghi e nessuna bellona turba-sogni. Però ogni anno sforna una novità per il mondo moped/Vespa/Lambretta e continua a raggiungere traguardi in un mercato che, secondo le stime di alcuni, nell’ultimo decennio si sarebbe dovuto quasi prosciugare. Anzi, il gruppo rilancia e ha pure comprato lo scorso anno la fiorentina Gori, regina nelle elaborazioni dello scooter di Lambrate. C’è chi punta sullo sprint, e chi invece mette tutto nell’allungo.
OTTO: EICMA, la Fiera vince anche sulle defezioni
L’anno di stop forzato ha certamente fatto bene alla Fiera e a chi se ne occupa in ANCMA. Nonostante defezioni molto importanti, un fuori salone inesistente e lo stress da green pass, l’EICMA della ripartenza ha tenuto. Certo, gli stand erano belli larghi e spaziati tra loro e l’assenza di qualche grande nome si è fatta sentire, però è stata sicuramente una manifestazione interessante. Non ricorderemo forse l’EICMA 2021 per l’ondata di novità o per le innovazioni che ci cambieranno la vita, però viviamo in un momento storico in cui anche un piccolo segnale di normalità ci entusiasma: quindi il voto alto ci sta.
NOVE: MV Agusta, la regina di EICMA 2021
In passato non è mancata occasione per essere critici verso la casa di Schiranna. Dalle colonne di questo Magazine abbiamo criticato la vecchia gestione targata Castiglioni ed espresso dubbi iniziali anche riguardo al nuovo padrone di casa. Questa volta bisogna ammetterlo però, sono stati bravissimi. Il marchio ha una visibilità che raramente ha avuto in passato mentre la Superveloce Ago ha vinto premi e ammagliato il pubblico. Il Progetto Lucky Explorer invece ha finalmente riportato in vita il mito delle Cagivone da Deserto (ma con l’aiuto di Q.J.). Timur Sardarov ci ha messo la faccia in ogni presentazione e in MV non hanno sbagliato nemmeno un colpo; anche il monopattino – sì, pure quello – ci ha conquistato.
DIECI: I MOTOCICLISTI, BENTORNATI!
Un salone più piccolo e con meno espositori non ha fermato la voglia di moto, di scooter e di e-bike del popolo delle due ruote. Più di 342 mila le presenze in EICMA, che testimoniamo l’entusiasmo e la fiducia degli appassionati. Nelle giornate di apertura al pubblico la manifestazione ha raggiunto il massimo di capienza previsto dalle normative. Una bella prova di forza che farà riflettere chi aveva già cantato il de profundis per le manifestazioni espositive old-school. Motociclisti, congratulatevi con voi stessi: la vostra pagella dell’EICMA della ripartenza è da 10!