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Assetto variabile: Ducati continua ad innovare in MotoGP

assetto variabile

Dopo le ali, il mass damper, il cucchiaio, le ruote carenate e il sistema Holeshot per la partenza, Ducati prosegue con la sperimentazione di novità tecniche in MotoGP. Nei test precampionato ha continuato a sviluppare il sistema di assetto variabile. Quello già provato da Miller già sul finire del 2019. Permette ai pilota di abbassare la moto in accelerazione. Prima o poi useranno anche lo scarico con terminale a sezione variabile brevettato nel 2017?

Nelle foto degli ultimi test in Qatar è apparso chiaro a tutti quanto alcuni piloti avevano già notato nelle ultime gare 2019 sulla moto di Jack Miller: la Ducati può abbassarsi, a scelta del pilota, in accelerazione. Questo dispositivo meccanico di assetto variabile, comandato dai nuovi pulsanti montati sul semimanubrio sinistro delle Desmosedici, possiamo considerarlo come una naturale evoluzione del sistema Holeshot che tiene bassa la moto nella fase di partenza, sempre introdotto da Ducati e di derivazione crossistica.

Sul finire del 2019 il sistema di assetto variabile (che nel suo funzionamento pare mutuato dalle bici da downhill), era sulla moto di Miller per la prima fase di sperimentazione. E alcuni piloti concorrenti si erano già accorti di quanto tenesse basso il retrotreno della Desmosedici in accelerazione. Teoricamente questo sistema permette alla moto di avere più trazione, quindi una migliore accelerazione.

Nei test 2020 di Sepang e Doha il sistema è stato provato da tutti i piloti, ma il più attivo è stato senza dubbio Miller. Sarà per questo che è l’unico ad aver occupato le posizioni alte della classifica dei tempi?

Fra le tante innovazioni ancora nel cassetto, Ducati ha anche un brevetto depositato ad inizio 2017 che riguarda lo scarico della Desmosedici. In quel brevetto Ducati ipotizza l’uso di terminali di scarico con alette mobili che ne rendono variabile la sezione finale. Proprio come succede nei jet a reazione. I vantaggi ipotizzati dall’uso di questo sistema sono legati ad una ricerca di una migliore accelerazione. lavorando sulla spinta dei gas in uscita. Sarà questa la prossima innovazione o il brevetto non avrà più seguito?

Il brevetto dello scarico a sezione variabile.

 

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