Abarth e Yamaha ancora a braccetto, si sono ritrovate per presentare la nuova Yamaha XSR 900 Abarth. Per l’occasione la Casa dello Scorpione mostra la Abarth 595 Tributo XS, una concept car unica.
Due facce della stessa medaglia, una a due ruote l’altra a quattro. La prima è una Yamaha cafè racer su base XSR 900 mentre la seconda è un esemplare unico di concept car: l’ultima interpretazione di Abarth 595 Tributo XS caratterizzata da una livrea grigia, con finiture rosse e svariati componenti in fibra di carbonio.
I due mezzi, inoltre, condividono un impianto di scarico Akrapovic in titanio ultraleggero, componente proveniente dal mondo delle corse e finalizzato a moltiplicare la personalità, la sonorità e le prestazioni dei due veicoli. Il logo XSR sul portellone posteriore è poi la firma apposta sulla concept car.
La Yamaha XSR 900 Abarth sarà realizzata in sole 695 unità e ogni esemplare sarà contraddistinto da una placca di alluminio che ne indicherà il numero di produzione progressivo. La Yamaha XSR900 Abarth è spinta dal collaudato motore tricilindrico Yamaha CP3 da 850 cc che offre una coppia corposa e lineare per consentire a chi è in sella di saggiare un’accelerazione da brividi ed eccezionali prestazioni in tutti i regimi di giri.
La posizione di guida è da vera racer, con i semimanubri clip-on swallow che esaltano agilità e compattezza. Questa Yamaha si potrà prenotare online a partire dalle ore 14 del 17 gennaio 2017.
I primi 95 prenotati avranno accesso a uno speciale programma VIP Abarth, mentre le restanti 600 unità saranno disponibili nei concessionari a partire da marzo 2017. Per celebrare la presentazione della nuova Yamaha XSR 900 Abarth, la prima moto nata dalla collaborazione di due fra i marchi più dinamici dell’intero panorama motoristico mondiale, la Casa dello Scorpione ha presentato anche un nuovo prototipo dedicato alla Yamaha.
La Tributo XSR che è una concept car dalla livrea grigia e dalle finiture rosse, in puro stile Yamaha XSR, ed è dotata di svariati componenti in fibra di carbonio a testimoniare l’affinità con la carena, il paraurti anteriore e il coprisedile tipici delle due ruote.