Mostra Scambio di Novegro, buona l’ottantacinquesima

Consueto pienone per la ottantacinquesima edizione della Mostra Scambio di Novegro. Clima mite e aree esterne in grande spolvero, mentre all’interno la manifestazione cresce sempre di più in qualità.

Solito successo. Ennesimo trionfo per la Mostra Scambio invernale, che si è svolta dal 16 al 18 febbraio al Parco Esposizioni di Novegro. Manifestazione imperdibile che, come di consueto, non delude gli habitué e riesce a solleticare anche chi si avvicina per la prima volta. Per i primi la grande attrattiva resta sempre il bazar delle aree esterne, dove soprattutto per noi appassionati di moto bisognose di cure amorevoli c’è l’imbarazzo della scelta. Certo, l’onda lunga dei ciclomotori continua e questa volta in particolare c’è stata una invasione di Ciao che non si vedeva da parecchio tempo. Però se si sa cosa cercare e ci mette a ravanare di buon grado tra i pezzi in offerta si può fare trovare sempre qualcosa di appetitoso, anche nelle cilindrate più grandi. Che non sarà, però, a buon mercato. I prezzi, si sa, a Novegro non sono bassi.

Rinnovamento, da dentro. Ma se all’esterno ci sono grandi conferme, sono i padiglioni coperti che stanno dando un forte stimolo alla manifestazione. Nuovi espositori si affacciano, così come anche ASI e FMI ora si danno da fare per essere sempre più visibili. Visibilità che certamente merita l’area delle mostre tematiche, curata dal decano di Novegro Silvano Piacentini, che ogni edizione offre qualcosa di nuovo – pardon, di vecchio! – e molto curato.
In questa edizione sono state ospiti d’eccezione sedici tra le più belle motociclette Benelli e Motobi. Una ricchissima esposizione di moto e scooter che hanno ripercorso l’epoca che va dagli albori della produzione motoristica fino ai tempi più moderni. Modelli legati indissolubilmente all’industrializzazione italiana e, nella fattispecie, alla motorizzazione su due ruote. I visitatori hanno potuto ammirare, tra le altre, Benelli 750 Sei Cilindri del 1975 e Tornado 650 S2 del 1973, oltre alle più rare Benelli 250 Monotubo modello Zanzani del 1938 e Motobi Sei Tiranti del 1967. Spazio anche alle moto con pedigree sportivo, come la Benelli REC 250 TT3 ex Burlando telaio Bimota e molte altre. Un bel tributo alla produzione motociclistica italiana, che è stata fra le più fulgide della nostra storia industriale e che tanto ha contribuito sia alla motorizzazione di massa.

Sempre in crescita. Un applauso anche stavolta quindi alla Mostra Scambio di Novegro, capace con la sua vivacità di avvicinare il pubblico all’ammirazione di esemplari conservati in ogni dettaglio ma anche alla possibilità di intervenire nel restauro e nel recupero di motociclette, biciclette, auto e automezzi da lavoro che costituiscono testimonianze importanti della nostra storia industriale. L’appuntamento con la Mostra Scambio è per il prossimo novembre, ma se non sapete resistere al fascino dei vecchi motori c’è anche Auto Collection a Marzo, con un format leggermente diverso e dedicato alle quattro ruote (ma altrettanto valido).