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Vendite moto nel mondo a -21,5% nei primi otto mesi Da gennaio ad agosto venduti 32,8 milioni di veicoli

vendite moto

Dopo aver toccato il fondo nel primo semestre, chiuso a -29,7%, il mercato mondiale della moto è in fase di recupero. Anche se l’anno si chiuderà senza dubbio con il segno negativo. L’India e il Sud Est Asiatico sono le aree in maggiore difficoltà in questo momento.

L’industria mondiale della moto ha perso 9 milioni di unità nei primi otto mesi dell’anno. Le vendite moto totali sono infatti a quota 32,8 milioni (-21,5%). Sono numeri impressionanti, ma non dimentichiamoci che nei primi sei mesi della stagione 2020 le cose stavano ancora peggio! La prima metà del 2020 è stata tragica per quasi tutte le industrie manifatturiere del mondo, incluse quelle motociclistiche. da gennaio a giugno compresi, le vendite totali si sono attestate su 21,9 milioni di veicoli. Quindi, in calo del 29,7% sul 2019. Nello specifico, a causa dei vari lockdown (con conseguenti blocchi della produzione, delle spedizioni e della commercializzazione) abbiamo perso il 15,9% nel primo trimestre e il 42,2% nel secondo trimestre. Ma appena la rete dei blocchi si è allentata, in tutto il mondo si sono registrarte vendite in recupero.  A luglio le vendite hanno toccato i 5,2 milioni di unità (-3,8%) e ad agosto i 5,7 milioni, tornando finalmente in positivo rispetto al 2019 (+ 9,0%).

In ogni area si registrano situazioni diverse nelle vendite moto. L’India è quella che soffre di più. L’Europa forse chiuderà in pari con il 2019.

Guardando i dati delle varie regioni quella indiana è quella più in difficoltà con vendite in calo del 37,4%. Il resto dell’Asia (Cina, Giappone, Taiwan, Corea) ha perso il 4,1% e potrebbe chiudere l’anno in linea con il 2019. L’ASEAN (Indonesia, Filippine, Vietnam, Thailandia, Malesia, Cambogia e Singapore) ha perso il 23,5% e il trend nel terzo trimestre è in peggioramento.

La quarta regione più grande, il Latam (mercati latino americani), ha perso il 19,6% nei primi otto mesi dell’anno mentre la quinta regione, il Nord America, ha perso solo il 9,6% e l’Europa ha perso finora “soltanto” il 4,7%. Per la nostra area si prevede quindi una piena ripresa già a fine 2020.

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