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Tasse sulle Harley al 56% rimandata a fine 2021 L’aumento previsto dalla UE è stato sospeso

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Dopo l’annuncio della UE che a giugno 2021 le tasse sulle Harley Davidson in Europa sarebbe passato dal 6% al 56%, ci sono state molte reazioni fra aziende e associazioni di imprese USA ed europee. UE e governo USA annunciano ora di voler discutere della cosa e l’aumento viene quindi rimandato a fine anno.

Nell’aprile 2021, l’Unione Europea (UE) ha chiesto al Ministero dell’Economia belga di revocare ad Harley-Davidson lo status di “Binding Origin Information” (BOI). Le credenziali BOI hanno consentito finora al produttore americano di aggirare la tariffa del 31% dell’UE sulle motociclette oltre i 500 cm3 provenienti dagli Stati Uniti. Lo poteva fare importando modelli UE dalle fabbriche asiatiche della società. E pagando una imposta di solo il 6%.

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Al contempo  l’UE aveva anche annunciato che avrebbe aumentato  quelle stesse tasse di importazione di Harley al 56% entro giugno 2021, con un aumento quindi del 50% per la Casa di Milwaukee. A quel punto molte imprese e associazioni europee e americane si sono schierate al fianco di Harley. E hanno chiesto la sospensione dell’aumento delle tariffe e il ritorno a amichevoli relazioni commerciali tra i due paesi.

L’aumento è sospeso in attesa dei risultati dei negoziati fra UE e USA.

Ora, proprio sul filo di lana l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno rilasciato una dichiarazione congiunta. Si annuncia che “l’inizio delle discussioni per affrontare la capacità in eccesso di acciaio e alluminio a livello mondiale”. Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis, il rappresentante per il commercio degli Stati Uniti Katherine Tai e il segretario al commercio degli Stati Uniti Gina M. Raimondo condurranno i colloqui commerciali. Rimandando la potenziale scadenza per l’aumento delle tariffe del 56% alla fine del 2021.

«Siamo incoraggiati dall’annuncio di oggi che le tariffe che interessano i nostri prodotti non aumenteranno dal 31% al 56% — ha affermato Jochen Zeitz, CEO di Harley-Davidson —. Questo è il primo passo nella giusta direzione in una controversia che non è nostra. I dipendenti, i concessionari, le parti interessate e le motociclette Harley-Davidson non c’entrano in questa guerra commerciale».

Mentre i negoziati commerciali continuano, anche lAssociazione dei costruttori moto europei(ACEM) ha chiesto ai funzionari di rimuovere le motociclette dai negoziati commerciali sull’acciaio e sull’alluminio.

«Queste tariffe forniscono ad altri produttori di motociclette un vantaggio competitivo sleale nell’UE. Le motociclette europee pagano solo fino al 2,4% di tasse negli Stati Uniti», ha aggiunto Jochen Zeitz.

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