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Sharing. Anche Zig Zag si converte all’elettrico

La mentalità cambia, prima abbiamo iniziato ad abbandonare il concetto di proprietà per passare allo sharing ed ora abbandoniamo il carburante fossile in favore dell’elettrico. Anche Zig Zag scooter si sposta verso questa “seconda rivoluzione”.

Sharing. Ci siamo ormai abituati a vedere i simpatici Yamaha Tricity logati Zig Zag nelle città di Roma e Milano, sempre pronti ad accompagnarci al prossimo appuntamento della nostra vita frenetica.

Sharing, il servizio

Brevemente: gli scooter proposti in sharing possono essere prenotati da sito o da app, e rimangono a noi riservati per 30 minuti. In questo lasso di tempo basta raggiungerli ed inserire il pin per sbloccare la sella, dove troviamo due caschi ed i sottocaschi monouso. Tutto questo per 0,29€ al minuto (per noleggi inferiori all’ora), 14,90€ all’ora (noleggi da una a quattro ore) o 59,00€ al giorno (per chi lo utilizza più di quattro ore). Il tutto automatizzato e calcolato in automatico dal momento dell’accensione del quadro.

Sahring, i nuovi scooter

Dove sta questa “seconda rivoluzione”? Ai 100 Tricity già schierati a Milano si aggiungono 350 CUX, scooter con una autonomia di 70 km, motore Bosch da 1.300 Watt, pacco batterie removibile al litio 60 V-32 Ah. Una scheda tecnica di tutto rispetto per dei veicoli pensati per la mobilità urbana del singolo, per tratte brevi. Maneggevoli, leggeri, adatti al pubblico femminile e nel completo rispetto dell’ambiente, indossano la classica livrea gialla e nera del servizio chè già conosciamo. Unica differenza rispetto ai “fratelli” termici già in circolazione, i caschi ed i sottocaschi monouso sono alloggiati nel bauletto anziché nel sottosella.

Sharing

Contrariamente ad altri esempi illustri nel mondo dello sharing i due ideatori e titolari del servizio sono italianissimi: si chiamano Emanuele Grazioli e Diego Rocca e descrivono così l’innovazione che hanno presentato nei giorni scorsi: “Siamo sempre stati convinti che far muovere liberamente e in completa autonomia i singoli, così come affiancare un servizio alla mobilità garantita dal trasporto pubblico, sia fondamentale. Per questo abbiamo varato la flotta elettrica”.

Il prezzo di noleggio degli scooter elettrici è pari ad 0,26€ al minuto, addirittura meno della versione “meno evoluta” che abbiamo visto circolare fino ad oggi.

Resta da capire quanto questi servizi di car sharing siano destinati a perdurare nel tempo. Le esperienze collezionate finora non sono state delle migliori sul fronte delle due ruote nè tantomeno quello delle 4 ruote.

Il costante assottigliarsi delle voci “sharing” nei bilanci delle società finora hanno portato qualche operatore a fondere più servizi, altri ad abbandonare territori poco ospitali, altri ancora ad interrompere del tutto il servizio.

Probabilmente parte di questo flop si deve alla flotta finora proposta, equivalente ai veicoli già a disposizione del singolo senza particolari spese. L’introduzione dei veicoli elettrici potrebbe dare nuova linfa a questo settore, dando oltretutto una mano all’ambiente grazie alle emissioni zero di questi veicoli.

Perché chiamarli “veicoli del futuro”, quando sono una soluzione a portata di mano già oggi?

 

 

 

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