cari amici di Motospia.it
eccoci al terzo round del trofeo motoestate categoria Race attack 1000, dove a sfidarsi sono i due caschi racing top di gamma Arai RX -7V e X-lite X-803Ultra Carbon.
Il teatro della Sfida Arai e X-Lite è il circuito Tazio Nuvolari di Cervesina, dove il lungo rettilineo di arrivo mi permetterà di analizzare l’efficacia aerodinamica dei due caschi; inoltre vedremo se i sistemi di chiusura iniziano a presentare segni di usura; oltre a capire quale dei due caschi offre la miglior visibilità.
Domenica 17 giugno- Circuito Tazio Nuvolari – Sfida Arai e X-Lite
Mi presento in circuito al mattino presto; il sabato, come ormai – e aggiungerei purtroppo – di consueto, non posso girare per motivi lavorativi. Devo così sfruttare i due turni di qualifiche di circa 15 minuti l’uno, per sistemare il setting della moto e posizionarmi più avanti possibile in griglia di partenza.
Q1 – ore 9,23 – Sfida Arai e X-Lite
Ad aprire le danze è X-Lite X-803U.C. Lo indosso e il sistema di chiusura è come nuovo. Il comfort elevato e la calzata eccezionale mi permettono di concentrarmi in un lampo. La consapevolezza di un estetica assai accattivante mi da quel pizzico di carica in più che male non fa. Parto, do subito il massimo per cercare il giro migliore; sul rettilineo lungo ben 800 metri, la velocità di punta supera i 260km/h.
L’aerodinamica dell’X-803 U.C. è buona ma siamo ancora lontani dalla perfezione; alcune vibrazioni di troppo dovute alla turbolenza compromettono la piena visibilità; peccato perché invece l’apertura della visiera è ampia e offre una visione larga anche piegato in “carena”. Meglio del predecessore X-802RR è comunque perfettibile. Probabilmente la parte posteriore dovrebbe essere più allungata o con uno spoiler più efficace. Riesco a compiere un buon giro e mi ritrovo settimo assoluto.
Q2 – ore 11,23 – Sfida Arai e X-Lite
Dopo qualche minuto di ritardo dovuto ad una piccola serie di incidenti nelle altre categorie, è il turno di Arai RX-7V. Lo indosso e anche in questo caso il sistema di allacciatura è come nuovo. Il comfort è ai massimi livelli, disturbato solo dal peso elevato. Il miglior sistema di aereazione mi permette di respirare bene nonostante il gran caldo di giornata.
Entro in pista e sul rettilineo noto una stabilità buona, ma anche in questo caso non perfetta; le turbolenze generano qualche vibrazione di troppo e non ho una visibilità nitida come vorrei. Apprezzo invece la miglior apertura della visuale data dalla conformazione della calotta. Non riesco a migliorare il mio crono e rimango in settima posizione; speravo di fare meglio.
Gara 1 – X-Lite X-803 U.C.
Sulla griglia di partenza il caldo è torrido; X-803 U.C. è meno efficace in termini di aereazione interna, ma sono concentrato. Il semaforo rosso si spegne; parto benissimo e alla prima curva sono in seconda posizione. Il pilota che mi precede cade alla terza curva e quasi lo investo! Perdo così il piccolo vantaggio che avevo sul pilota in terza posizione che mi passa; alla fine del primo giro sono terzo. Sul rettilineo fatico; avrei bisogno di più stabilità sul casco. La visibilità ottima mi permette comunque di tenere la situazione sotto controllo e riesco così a concludere la gara in terza posizione. Non male considerando la partenza dalla settima casella. Il Carbon fitting ancora una volta svolge il proprio compito in maniera egregia. A fine gara il casco è ricoperto di moscerini; mi basta un panno e dell’acqua e tutto torna come nuovo: la vernice trasparente è perfetta, e lo stesso vale per la visiera che sembra non essere nemmeno stata usata. Noto infine che delle due prese d’aria superiori, una si è chiusa. Il sistema di apertura, infatti, è lo stesso del precedente X-802RR; e anche lo scorso anno, su questo circuito, mi si chiudevano in rettilineo a causa della velocità elevata; e della logica di funzionamento, che a testa abbassata soffre la spinta dell’aria.
il video di gara 1
Parentesi paddock – Sfida Arai e X-Lite
Dei tantissimi tifosi presenti in circuito, in molti hanno dimostrato di preferire l’estetica di X-Lite. Arai ancora una volta viene etichettato come “più vecchio”. In tanti però hanno notato le prese d’aria della visiera di Arai, commentando positivamente la scelta tecnica, che pure a mio avviso è da prendere d’esempio. Un altro episodio curioso è successo quando ho chiesto ad un tifoso arrivato con la sua moto in circuito cosa ne pensava del mio casco rispetto al suo: lui possedeva il medesimo modello ma con grafica Kenny Roberts replica; e mi ha detto che il suo era il modello Top di gamma(quindi più bello), rispetto al mio, di categoria inferiore….incredibile come anche la livrea possa influenzare le preferenze degli utenti.
Gara 2 – ore 18,30 Arai RX – 7V
Dopo una lunga attesa dovuta a numerosi incidenti di giornata, sono sulla griglia di partenza per la seconda manche. Il semaforo rosso si spegne; parto benissimo e alla prima curva sono secondo, all’attacco del pilota in prima posizione. Alla quarta curva lo passo e mi porto in testa. Sento che ho un passo migliore rispetto alla prima gara e tento la fuga; sul rettilineo il casco soffre la velocità elevata e le vibrazioni mi infastidiscono (come succedeva con X-Lite). Riesco però ad esserne assuefatto e prendo margine su tutto il gruppo. Passano quattro degli otto giri e una nuvola di fumo blu invade la pista…bandiera rossa! Un pilota ha rotto il motore e la pista è piena d’olio. Gara sospesa e….sorpresa, manche annullata! Come se non fossimo partiti. Considerando solo la prima gara, mi classifico terzo assoluto. Peccato perché con la media dei piazzamenti avrei ottenuto anche la vittoria assoluta. Rientro al box e apprezzo l’ottimo sistema di aereazione di RX-7V che mi ha tenuto al fresco. Gli interni hanno assorbito alla perfezione il sudore e anche per Arai, la notevole qualità della verniciatura, non soffre i moscerini che ne ricoprono la livrea. Basta acqua e un panno che anche la visiera è come nuova. Un piccolo appunto invece lo faccio al porta casco, non all’altezza di un prodotto top di gamma come RX-7V.
il video di gara 2
In conclusione, posso essere soddisfatto dei due caschi racing top di gamma, che si contendono la leadership sul filo della perfezione; ma che mostrano ancora dei limiti che lasciano spazio all’innovazione. L’aerodinamica è buona ma non eccelsa. I materiali impiegati invece non mostrano segni di usura. Per un futuro magari non troppo lontano, sarebbe bello disporre di un casco che oltre all’ampia visuale a disposizione, offra di serie un dispositivi tipo Head-up display che proietti tutte le informazioni utili al pilota e perché no una microcamera posteriore per vedere chi segue…fantascienza? Forse no….
Il prossimo appuntamento sarà sul circuito di Franciacorta il 22 luglio….l’occasione sarà perfetta per testare il comfort e la stabilità interna dei due caschi grazie ad un circuito con numerose curve che lasciano poco respiro al pilota. Inoltre pubblicheremo a breve un articolo che prova a spiegare il perché di alcune scelte tecniche dei due produttori; che ne influenzano le caratteristiche tipo, come ad esempio il peso, la forma della calotta, i sistemi di chiusura delle visiere. Un articolo basato su test di laboratorio legate alle omologazioni e agli enti che ne certificano il grado di sicurezza.