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Motoelettrica Italian Volt Lacama: per motociclisti esigenti

La motoelettrica, ancora ben lontana da essere fonte di soddisfazione economica per i costruttori, sta conquistando anche il mercato italiano. L’ultima arrivata, Lacama della milanese Italian Volt, sferra l’attacco partendo dal segmento più complicato: quello delle motociclette tailor-made. Svelata a Milano, sarà ordinabile a fine 2017.

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Inutile negarlo, la moto elettrica è ormai una realtà e non può essere ignorata. Una realtà tecnologica, non certo numerica. Nel 2016 le moto elettriche immatricolate in Europa sono state poco più di 3.500, un’inezia. Peraltro si tratta di oggetti che costano come una vettura di segmento medio o come una moto supertop di gamma, quindi non per tutti. Tuttavia il popolo dei cosiddetti early adopters è visto crescente nel prossimo quinquennio e di conseguenza alcune realtà indipendenti si stanno affacciando con molto entusiasmo a questa nascente nicchia.

Lacama vista di tre quarti

Tra queste, un’azienda giovanissima: Italian Volt. Basata a Milano, mostra un approccio leggermente diverso rispetto ai competitor (focalizzati quasi esclusivamente sull’aspetto tecnologico / prestazionale): l’idea è costruire una motocicletta ad alte prestazioni ma al contempo versatile e che possa essere declinata in tanti modi diversi grazie alle molte opzioni estetiche. In poche parole, delle special di serie cucite addosso al proprietario e proiettate verso il futuro, capaci di uno 0-100 km/h in 4,6 secondi e di oltre 180 km/h di velocità massima. Da questa idea nasce Lacama, una e-motorcycle presentata a Marzo 2017 durante una cerimonia di unveiling a Milano.

Il progetto Lacama nasce da interessanti basi romantiche. Uno dei fondatori ha infatti registrato un Guinness World Record per aver percorso la tratta Shanghai-Milano (12.379 km) con una motoelettrica. Sicuramente un ottimo brand ambassador (e diremmo pure con un fiuto eccezionale per i punti di ricarica…).

Tre sono gli aspetti molto convincenti del progetto. Il primo, già anticipato, è che ogni esemplare sarà unico grazie ai componenti di design stampati in 3D e disponibili in diverse varianti. Il veicolo è completamente modificabile e sarà configurato insieme al cliente nell’atelier dal Design Specialist di Italian Volt, che vanta trascorsi in Lamborghini e Bertone. Cafe racer, scrambler o altro, si decide all’ordine.

Il secondo tema meritevole di menzione è che da un punto di vista tecnico questa moto elettrica ha un ottimo pedigree. Colpiscono sicuramente gli aspetti più futuristici come la ricarica fino all’80% in 40 minuti (in modalità Fast Charge, altrimenti 3 ore per un ciclo di ricarica completo) o il controllo remoto via APP, tuttavia anche per gli aspetti più tradizionali di meccanica e ciclistica Italian Volt si è rivolta a partner di grande esperienza (Brembo ed Öhlins, ad esempio).

In 40 minuti si ricaricano le batterie fino all’80% della capacità

L’ultimo punto di attenzione non riguarda il prodotto in sé, ma l’iniziativa imprenditoriale di Italian Volt. In un periodo in cui l’industria motociclistica tricolore ha perso molto di quel patrimonio tecnico che l’ha resa primo attore nel panorama internazionale, fa piacere vedere realtà che, seppur più simili alle start-up di Silicon Valley che non alle manifatture meccaniche del miracolo economico italiano, cercano di innovare e rompere gli schemi anziché vivacchiare su rendite di posizione di corto respiro.

Una sola caratteristica tecnica di questa motoelettrica non ci ha “elettrizzato”: pesa come una HD Forty-Eight (250 kg), ci aspettavamo che i pezzi stampati in 3D fossero più leggeri.

Sul prezzo, circa 35.000 euro, non ci esprimiamo. Essere un pioniere ha il suo fascino ed il suo costo. In ogni caso è un problema di pochi, gli esemplari prodotti saranno 200.

Il fanale anteriore della Lacama

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