Il piano Hardwire che dovrebbe riportare a galla la Harley Davidson procede come previsto. L’ultimo annuncio riguardava la chiusura di tutte le filiali poco remunerative. E pare che fra queste ci sia l’India. Ma quel mercato è importante, quindi ora Harley Davidson cerca una partnership locale per non perdere tutte le opportunità.
Da anni Harley-Davidson sta cercando di rimanere a galla in un mondo che è rapidamente cambiato e che le ha fatto perdere gran parte delle certezze (e delle ricchezze) accumulate finora. Negli ultimi mesi la Casa di Milwaukee è stata letteralmente ribaltata. Cacciato Matt Levatich, si è installato Jochen Zeits come nuovo presidente e CEO. Che ha riscritto tutti i piani strategici. Stop alla Bronx, via tanti modelli dalla gamma, licenziamenti, tagli ai costi, e chiusura di tante filiali e basi operative nel mondo. Fra queste in India si vocifera che entro fine anno anche la fabbrica di Harley a Bawal inaugura nel 2011, dove vengono prodotte le Street 750, potrebbe presto chiudere.
L’azienda sposterebbe il suo centro nevralgico nell’Asia del Pacifico in Thailandia. Ma al tempo stesso si vocifera di colloqui serrati con tutti i maggiori produttori indiani. Mahindra, Hero e Bajaj fra questi. Harley starebbe puntando ad una partnership nello stesso stile di quella di KTM con Bajaj o di TVS con BMW.
Harley Davidson vuole cioè qualcuno che gli produca motociclette di medie dimensioni per il mercato indiano. I sondaggi di Harley includono anche il colosso dell’industria automobilistica Mahindra & Mahindra. In qualità di proprietari di Classic Legends, il marchio che ha rilanciato Jawa e anche attuali titolari del marchio BSA.
Dobbiamo notare che i portavoce di tutti i marchi coinvolti si rifiutano di commentare le potenziali partnership in questo momento, ma i colloqui sono certamente in linea con i piani di riduzione dei costi di Zeits. Mentre il marchio intende concentrarsi su segmenti e mercati ad alto potenziale, una presenza in India è la chiave per il successo globale. Harley sembra andare avanti con il suo modello 338R esclusivo per la Cina e una tattica simile potrebbe avvantaggiarla anche in India. Così infatti coprirebbe i due mercati più grandi del mondo.