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Erika Formisano: passione per il rischio

Erika Formisano – appena 24 anni – ha una smisurata passione per il rischio. Incontriamo Erika a Siracusa, in Via Cavour, vicino al suo garage dove tiene la una Ducati Monster 620. Diplomata al Liceo Scientifico, studia Design Industriale all’Università di Roma.

Erika, cosa ci dici della tua passione per il rischio?

È nata solo da due anni. Dopo il liceo avevo aperto un’enoteca/ristorante. Il lavoro era molto impegnativo. 14 ore al giorno di duro lavoro hanno esaurito nel giro di tre anni tutte le mie energie. Mi sono quindi iscritta all’università, ho comprato una moto e ho iniziato a vivere una “vita spericolata” come dice Vasco. Il pericolo per me assume un significato un po’ particolare: davanti ad una nuova impresa non riesco a pensare alle cose negative o ad avere paura. Mi dico – perché no? Andiamo! E mi lancio in una nuova avventura”.

Da quanto tempo guidi la moto?

La passione per la moto dura già da un po’. Appena due anni fa ho deciso di comprare una moto tutta mia”. Ho fatto appena in tempo a comparare una Ducati Monster 620 ed è arrivato il Covid.

Ma nel tuo garage ho intravisto anche una Triumph Boneville 1200…

“È di mio padre. Sono “figlia d’arte” anche lui è motociclista”.

Chi ti ha insegnato a guidare la motocicletta? Tuo padre un fidanzato?

“Nessuno dei due. Ho imparato contro la volontà di tutti, anche di mia mamma. Mi sono iscritta ad una scuola guida. All’inizio l’istruttore mi ha insegnato i rudimenti all’interno di un parco, in una situazione protetta. Poi ho continuato la scuola guida su strada. Ho imparato presto e, presa la patente, ho comprato subito la moto.

Usi spesso la tua Ducati?

La uso tutti i giorni per venire qui al lavoro in via Cavour per dare una mano nel supermercato dei miei genitori. Purtroppo il Covid ha fermato tutti noi motociclisti, ma spero di ripartire al più presto, ho una gran voglia di viaggiare.

Girare in moto mi pare che non sia l’unico sport che pratichi…

In effetti faccio qualche lancio col paracadute. Prima del lancio a molta gente viene il terrore e smette di respirare. Io non sento la paura: mi dico -sono qui e me la godo- e mi viene il coraggio! È un’esperienza stupenda, precipitare in sicurezza.

Si sfida se stessi e vincere la sfida è a cosa più bella che possa accaderti. Un altro sport che adoro è lo sci alpino, è una passione che ho da anni.

Da bruna a biondo platino… ami il rischio

In effetti si, mi piace cambiare. Mi rendo conto che a volte anche un drastico cambio di colore dei capelli può essere un rischio, ma io ho affrontato anche questo con tranquillità e determinazione.

Altri sport?

Adoro surfare. È uno sport che mi appassiona tantissimo, anche se a volte devo fare molta strada per trovare il mare giusto e le onde più alte….

Progetti sportivi per il post Covid?

Beh non vedo l’ora di non sentirmi più in gabbia. Appena “ci libereranno” comperò il modello più nuovo della Ducati Monster: voglio iniziare a fare viaggi più impegnativi. Prima meta importante per me sarà partire da Siracusa, la punta estrema dell’Italia, per raggiungere il Friuli, dalla parte opposta della nostra splendida penisola.

Progetti di studio e di lavoro. Che strada pensi di intraprendere nel prossimo futuro?

“Mi ero iscritta alla facoltà di Design Industriale attratta dall’idea di lavorare nel campo del design di interni. Man mano che mi sono addentrata in questo interessante campo ho scoperto che il design del marketing mi piace di più”.

L’attività economica dei tuoi genitori allora non ti interessa?

“Loro sono ancora giovani, per ora ho voglia di studiare e di realizzarmi per la mia strada. Sicuramente mi occuperò delle aziende di famiglia, ma non subito. Prima voglio tentare di guardare dritto davanti a me e pilotare da sola il mio futuro.”

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