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ALL’OMBRA DEL GRAN SASSO…E NON SOLO Strade ampie che invitano al piacere della guida e percorsi secondari tutti da scoprire

gran sasso

Tappa per tappa, alla scoperta del Gran Sasso

Si parte da Mantova con destinazione Grotte di Frasassi (Autostrada A14 – uscita Ancona Nord – SS76 Ancona/Roma – uscita Genga). I biglietti si possono acquistare online o direttamente presso la biglietteria delle Grotte in Località Cuna. Il parcheggio gratuito è molto ampio, dotato di negozietti, servizi igienici e chioschi di street food, da qui si può proseguire a piedi fino all’entrata delle grotte (1,3 km). Altra possibilità per parcheggiare gratuitamente la propria moto è presso il parcheggio San Vittore (in questo caso è necessario avere già acquistato il biglietto) e poi proseguire a piedi.

Nei pressi delle grotte si può visitare il Santuario della Madonna di Frasassi e il Tempio di Valadier (parcheggio gratuito adiacente la strada), sono 700 mt di salita piuttosto intensa che valgono comunque la fatica.

Prossima destinazione Castelluccio di Norcia: il sogno di ogni motociclista, montagne incombenti, pievi e paesini arroccati, km di pieghe ed allunghi che sfruttano tutti i CV a disposizione e freni pronti, quasi ad inchiodare per lo stupore, quando ci si affaccia sul Piano Grande con Castelluccio in cima al colle.

E’ inevitabile percorrere con lentezza la vallata colorata dai fiori delle lenticchie e fermarsi con la propria moto ai bordi della strada per effettuare scatti fotografici memorabili.

 

 

A circa 70 km da Castelluccio di Norcia si può visitare Rasiglia (detta anche la Venezia Umbra) per via dei suoi corsi d’acqua, mulini e piccole cascatelle che attraversano il borgo.

Strade immerse nei boschi, tortuose ma larghe che esaltano il piacere della guida, ci portano a Civitella del Tronto, paese inserito nei “borghi più belli d’Italia” e famoso per la “Ruetta” che con i suoi 40 cm di larghezza vanta la nomina di vicolo più stretto d’Italia.

Il viaggio prosegue in direzione Campo Imperatore percorrendo il valico di Vado di Sole, tra tornanti, boschi fitti e asfalto sconnesso. Qui la prudenza fa da padrona, non si piega e non si accelera, il manto stradale non lo consente, ma appena superato il passo ci si trova improvvisamente davanti ad uno scenario fantastico: il vasto altopiano di Campo Imperatore.

Una striscia di asfalto scende nella silenziosa vallata sferzata dal vento, non c’è nessuno, solo le nostre moto ed ai lati della strada gruppi di cavalli che pascolano nei verdi prati. Si prosegue quasi a passo d’uomo per ammirare questo spettacolo della natura fino a Fonte Vetica dove Bud Spencer e Terence Hill girarono i classici “spaghetti western” della fortunata serie Trinità.

Una doverosa sosta va fatta in uno dei ristori presenti sulla strada per cucinare i rinomati arrosticini sui bracieri messi a disposizione degli ospiti. Si macinano ancora km in lentezza, su questa unica via contornata da scenari magnifici, curve sinuose e tornati, fino in cima al grande terrazzo dell’albergo Imperatore (ora chiuso) che domina sulle montagne appenniniche circostanti.

 

Si scende, altri km divertenti su bellissime strade ricche di curve ci portano a Rocca Calascio dove si può visitare gratuitamente il castello, famoso per aver ospitato alcune scene di Ladyhawke e il Nome della Rosa. Ci sono numerosi posteggi all’inizio del paese ma con le moto è possibile proseguire e parcheggiare prima dell’inizio della strada pedonale che conduce al castello.

Ancora curve su un ottimo asfalto fino a Santo Stefano di Sessanio, altro borgo inserito nei “borghi più belli d’Italia”, gioiello architettonico di età medievale che, grazie all’iniziativa di un giovane imprenditore svedese, ha acquistato parte delle abitazioni del centro storico e le ha trasformate nel progetto di “albergo diffuso”.

 

Interessante deviazione del percorso “Gran Sasso” sono le Gole del Sagittario, una delle riserve naturali più belle dell’Abruzzo. L’erosione delle acque del fiume Sagittario ha dato vita ad un canyon spettacolare esplorabile a piedi sui diversi sentieri tracciati dal CAI. Con le moto invece percorriamo lentamente tutto il nastro di asfalto che taglia le strette gole per gustarci lo spettacolo suggestivo ed affascinante che la natura ci offre.

Ancora qualche km di strada serpeggiante e si arriva al Lago di Scanno, una delle principali attrazioni turistiche di questa regione.  Per osservare la sua caratteristica forma a cuore bisogna seguire il cosiddetto “sentiero del cuore” che parte dalla riva del lago (vicino al noleggio biciclette) e sale attraverso il bosco fino all’Eremo di Sant’Egidio; si prosegue sempre seguendo la segnaletica (con doverosa sosta a metà strada alla sorgente di acqua freschissima) fino al punto panoramico dove è possibile ammirare il lago nella sua bellissima forma a cuore.

 

Ritorniamo all’ombra del Gran Sasso per portare le nostre moto sul Valico delle Capannelle, noto a tanti motociclisti del centro Italia. Strada molto bella con un ottimo manto stradale, un entusiasmante misto stretto che si percorre con facilità. Divertimento assicurato e bellezza del paesaggio ci accompagnano fino a Campotosto con il suo lago artificiale, il secondo più grande d’Europa.

Lasciamo questa parte di Italia caratterizzata da luoghi e natura meravigliosi, ma anche gravemente segnata dai terremoti disastrosi degli ultimi anni. Attraversiamo paesi fantasma dominati da cumuli di macerie, mentre le poche abitazioni che hanno resistito sono ingabbiate o puntellate. Parliamo con gli abitanti che risiedono tuttora nei container o nelle casette prefabbricate, nei loro occhi ancora la paura e la disperazione ma la forza di combattere e la speranza di un futuro migliore non li hanno mai abbandonati.

“All’ombra del Gran Sasso …e non solo …”, questo “non solo” ci porta ad risalire l’Italia fino alla Liguria per visitare il borgo medievale di Dolceacqua, situato tra Ventimiglia e Bordighera. Girovagando tra carrugi, negozietti e botteghe di artisti si arriva alla sommità del paese all’imponente Castello dei Doria, visitabile senza obbligo di prenotazione. Della scenografia naturale di Dolceacqua rimase ammaliato il pittore francese Claude Monet che lo raffigurò in un’opera durante il suo viaggio in Riviera alla fine del 1800.

 

Tappa finale di questo “vagabondaggio” è Triora, bellissimo borgo medievale situato nella Riviera Ligure di Ponente nella splendida valle Argentina, tristemente conosciuto con il soprannome di “paese delle streghe” a causa del suo oscuro passato; attorno al 1500 alcune donne del posto vennero accusate di stregoneria subendo uno dei più celebri processi tenuti nel nostro paese, talmente feroce che fu denominato la Salem d’Italia.

Stretti vicoli, piccole piazze, portoni nei quali vengono raffigurate delle streghe, la cabotina, il poggio della croce, il museo della stregoneria e tanti altri angoli nascosti caratterizzano questo suggestivo ed ammaliante borgo silenzioso dove il tempo sembra essersi fermato.

 

Per info:

www.frasassi.com

www.castellucciodinorcia.it

www.umbriatourism.it

www.abruzzoturismo.it

www.dolceacqua.it

www.trioradascoprire.it

 

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