ADVENTURE RIDING SI ACCORGE DELLE DONNE Dal tacco al tassello

Adventure Riding si accorge delle donne. Ci voleva la sponsorizzazione di una selezionata squadra di aziende tra cui Honda Motor, Metzeler e Garmin per fare in modo che Adventure Riding prendesse in considerazione l’idea di aprire, finalmente,  un progetto motociclistico dedicato alle donne motocicliste.

L’intento del progetto “dal Tacco al Tassello” è di selezionare motocicliste per partecipare ad alcuni eventi definiti “più blasonati” dell’Adventouring italiano come “Sterrare è Umano Trophy”, “1000 Sassi”, “Sardegna Grand Tour”, “Hard Alpi Tour”, “Swank Rally di Sardegna”.

E se il progetto fosse stato per motociclisti di sesso maschile si sarebbe chiamato “Dal sigaro al tassello”? “Dal mocassino al tassello”?

Oppure avrebbe avuto un titolo più rispettoso, senza alcun riferimento di genere?

Motociclisti della domenica

Personalmente mi infastidirebbe molto, da motociclista, essere trattata da “donna”. Che le 20 prescelte abbiano seguito corsi al crossodromo della Malpensa per superare prove tipo “regolazione della pressione dei pneumatici”, “navigazione e ricerca dei waypoints con GPS” e test sul campo in sella alle moto … mi sembra davvero quasi offensivo.

Le donne che guidano moto, in genere, non hanno problemi a gestire gli aspetti tecnici della propria moto.

Se così non fosse sarebbero “motociliste della domenica”. Da quel che mi risulta la percentuale di motociclisti improvvisati  della domenica è più alta tra gli uomini.

Le donne motocicliste non improvvisano. Studiano, provano, si mettono in discussione spesso più degli uomini. Provano percorsi, sfidano se stesse alla ricerca del divertimento in off.

“Anche” tre grandi donne

Oltre a Renato Zocchi, Patron della manifestazione, “ANCHE” tre grandi donne quali Elisa Mazzucchelli, Francesca Nocera, e Francesca Gasperi hanno dato consigli alle partecipanti, e ne hanno giudicato le capacità tecniche. Quella particella aggiuntiva, così piccola e quasi trasparente così utilizzata la dice tutta su una mentalità di certo non al passo con i tempi, profondamente radicata nel DNA di chi ha scritto un comunicato stampa di tal genere.

Pubblicizzare un evento PRIMA  che avvenga

Peccato. Avrebbero potuto essere anche 200 o 300 le donne partecipanti se fosse stata fatta adeguata pubblicità PRIMA dell’evento e non ex post. Se fossero state invitate giornaliste motocicliste a vivere e registrare l’evento probabilmente avremmo letto emozioni, e stati d’animo delle partecipanti. Avremmo letto del clima che si respirava durante le selezioni. Sono piccole sfumature che non sfuggono alle nostre attente lettrici e alle motocicliste con un po’ di esperienza. Ci si chiede se l’obiettivo era davvero quello dichiarato di “avvicinare le donne al fuoristrada ed allargare così la partecipazione femminile agli eventi finora poco frequentati dal gentil sesso”, o un altro ben celato.

Le congratulazioni di tutta la redazione vanno alle 20 “prescelte” che su 60 si sono distinte ed hanno dato il meglio di se. Vi seguiremo!