Motospia

Quando i glutei gridano vendetta… il Sellaio Matto (Giorgio Pisano) risponde. Rifare la propria sella o acquistarne una nuova? Zairo Ferrante ci racconta la sua scelta per Giorgio Pisano, fine sellaio bergamasco, maestro di un'arte che si pensava ormai perduta.

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La sella. La premessa: ho da poco acquistato un’Africa twin adventure sport 1000, per intenderci la versione anniversario; moto con la quale ho avuto sin da subito un buon feeling.

In sella, considerata la mia altezza di 189 cm, ho trovato fin dal primo momento un’ottima triangolazione, con una posizione di gambe, tronco e braccia – azzardo a dire – perfetta.

Tuttavia, proprio il confort della sella mi ha lasciato qualche perplessità; infatti, seppur molto più comoda di tante altre provate in passato, nell’ipotesi di percorrere più di 150 km di fila, a mio parere, risultava troppo dura.

Inoltre, la forma dei profili laterali, abbastanza squadrati e un po’ spigolosi, mi causava qualche fastidio nelle manovre da fermo, andando ad esercitare una sgradevole pressione nell’interno coscia che, a lungo andare, si trasformava in leggero dolore.

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Nessun problema, invece, mi è stato riferito dalla mia Compagna di viaggio (50 kg per 165 cm) che, al contrario, ha inserito la comodità di seduta del passeggero tra i pregi della moto (preciso che veniamo da una TDM 900 con sella comfort artigianale).

La decisione: considerato quanto detto sopra, mi metto alla ricerca di un prodotto in grado di risolvere tale inconveniente. Faccio diverse ricerche in rete e poi mi pongo la fatidica domanda: acquisto una sella comfort nuova oppure faccio imbottire e rifoderare la mia?

Valuto i prezzi, correlo questi ultimi alle mie esigenze e mi rispondo che spendere circa 500/600 euro per una nuova sella e lasciare impolverare l’originale in un cassetto (non sono un bravo venditore di usato online) proprio non mi va giù!

Quindi opto per il rifacimento di quella in mio possesso.

Chiarito questo punto, comincio a cercare qualche sellaio che mi ispirasse fiducia e, su Facebook, mi imbatto nella pagina di Giorgio Pisano.

Sbircio tra i suoi post, leggo diversi commenti di utenti soddisfatti e qualche rara critica (quasi tutte banalità, spesso prontamente risolte dal Sellaio), guardo diverse foto di selle rifatte da “Personalizzazioni GP” e mi convinco che lui è l’Uomo giusto per me.

I contatti: forte di questa mia decisione, cerco in rete un sito ufficiale e, con un certo stupore e un sottile piacere, scopro che, pur esistendo sito, i contatti con Pisano si prendono prevalentemente tramite la sua pagina Facebook ufficiale (Giorgio Pisano il Sellaio – Personalizzazioni GP), tanto che, qualcuno, l’ha definito il Sellaio di Facebook.

Sembra di trovarmi dinanzi ad un fenomeno mediatico nato dal passaparola, l’Artigiano vero che si disinteressa del marketing e lascia parlare i suoi clienti; la cosa mi incuriosisce ancor di più e quindi metto un “mi piace” sulla sua pagina e gli invio un messaggio.

In meno di dodici ore ricevo risposta proprio dal titolare che, oltre a ringraziarmi, mi lascia un recapito telefonico a cui telefonare o inviare un messaggio WhatsApp.

Tutto funziona come previsto, invio il messaggio e lui mi richiama; ci parliamo, ci annusiamo, io faccio domande e lui, con entusiasmo ed evidente competenza, mi regala risposte.

Mi spiega che il suo lavoro quotidiano nasce da una passione, mi racconta che – alle volte – non dorme la notte per studiare nuove grafiche e nuovi progetti; mi racconta di sua Moglie che lavora con lui e dei suoi sette Dipendenti.

Una realtà aziendale nata dal coraggio e dalle idee di un appassionato; la favola mi piace sempre di più!

Io e il Sellaio Matto (lui stesso si definisce matto al telefono) ci piacciamo sempre di più; gli chiedo se posso personalizzare qualche grafica o qualche logo e lui mi da risposta affermativa (ovviamente con un piccolissimo sovrapprezzo), poi mi dice che ( considerata la mia altezza, il mio peso e il modello di modo) lui ha in mente una sella più alta di 2 cm, che dovrò tenere in posizione bassa sulla moto e che mi permetterà di fare 1000 km (poi si corregge e mi dice 800 km) senza scendere dalla mia Teodora (ndr. nome di battesimo della mia Due Ruote).

Questa promessa mi fa brillare gli occhi.

Quindi, inizio a parlare di soldi e scopro che siamo ad un prezzo di poco superiore alla metà rispetto ad una sella comfort nuova, la cosa mi piace ancor di più e, dopo una mezz’ora abbondante di conversazione, concludiamo che l’affare si farà.

La programmazione: seguendo le indicazioni di Giorgio, l’indomani, smonto la mia sella dalla moto, la impacchetto e la invio all’indirizzo fornitomi (Telgate BG) tramite Poste Italiane; all’interno del pacco inserisco anche un foglio con tutti i miei recapiti, peso ed altezza del pilota e del copilota ed alcune indicazioni sul come vorrei la mia nuova sella (colori, eventuali personalizzazioni, etc… etc…).

Il pacco arriva a destinazione dopo tre giorni e prontamente vengo contattato da una Collaboratrice di Giorgio; una Donna gentilissima che, con estrema competenza e pazienza, mi fa un riassunto di tutte le mie richieste; concordiamo anche un logo personalizzato (scelgo un bulldog) che invio tramite WhatsApp e che poi verrà ampiamente migliorato dal servizio grafico offerto dallo stesso Sellaio.

Passano altri tre giorni e mi squilla il cellulare… è Giorgio Pisano che mi annuncia che la mia sella è pronta.

Apro WhatsApp e trovo le foto della mia nuova “compagna di chiappe”, con annesse quelle dei loghi e delle personalizzazioni.

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Tutto sembra in linea con quanto concordato, quindi procedo al pagamento tramite bonifico e attendo…

Il Risultato finale: dopo 15 giorni dal mio invio sento suonare il campanello di casa ed è il Corriere; apro il pacco e finalmente posso vedere e toccare la mia nuova sella.

Visivamente rispecchia assolutamente le mie aspettative.

Il prodotto si presenta ben fatto, sostenuto e rivestito con materiali che al tatto ed agli occhi appaiono di ottima qualità e risultano molto gradevoli.

Le cuciture appaiono robuste e precise.

Nella parte inferiore, quella – per intenderci – che non si vede, dove sono presenti i punti metallici della spillatrice, c’è qualche piccola “sbavatura” di poco conto ma il tutto è in linea con un prodotto artigianale, fatto a mano.

Noto fin da subito che il profilo della sella appare ben sagomato e sono spariti quei fastidiosi “spigoli”.

Monto la sella sulla mia moto, la regolo in posizione bassa in modo da pareggiare i 2 cm in più e ci salgo su, scoprendo che la pressione sull’interno coscia è sparita (primo risultato raggiunto!).

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Poi, non convinto, riempio un bicchiere con dell’acqua e lo verso sulla sella… risultato eccellente!

La sella si asciuga in un battibaleno (in dotazione viene data anche una boccettina di liquido impermeabilizzante, con le relative istruzioni, eventualmente da spennellare sui loghi, in modo da ravvivarli e mantenerli sempre impermeabilizzati).

Metto in moto e giro per un centinaio di km… sella comoda, triangolazione gambe-busto immutata e passeggera ancor più soddisfatta; ovviamente, come anticipatomi dallo stesso Pisano, occorreranno circa 1000 Km affinché i materiali si assestino e la sella raggiunga il massimo del confort possibile.

Pagelle: in conclusione posso affermare, senza paura di essere smentito, che Giorgio Pisano lavora davvero bene, fornendo un servizio di assoluta qualità ad un prezzo adeguato.

Competenza, professionalità e passione (anche del suo Staff) sono certamente i suoi punti di forza.

Sulla sella non è presenta alcuna etichetta… ma, come lui stesso ha affermato per telefono: “non ce n’è bisogno. Chi bazzica nel giro delle moto riconosce immediatamente una sella Pisano!” (io confermo queste parole).

Non so se riuscirò a percorrere davvero 800 km senza scendere dalla moto ma tanto voglio arrivare a 799 e credo che con questa sella ce la posso fare.

Unica pecca – che non dipende da Pisano ma da Honda– è che optando per il rifacimento della sella mi tocca conservare le due sedute separate (anziché avere un corpo unico) perdendo così la possibilità di sfruttare appieno il piccolo vano al di sotto della sella passeggero, perché quest’ultima è fissata alla moto con due scomodi bulloni da svitare ogni qualvolta che la si vuole rimuovere.

Un ultimo consiglio che mi sento di dare a tutti voi è quello di valutare bene il colore, perché la scelta è davvero ben nutrita e rischiate di sceglierne uno e subito dopo -sbirciando su fb- di dire: “forse era meglio quest’altro!”.

A me è successo e la colpa, ovviamente, è di Giorgio Pisano che ne ha per tutti i gusti.

AVVISO AI PASSANTI: questa recensione è stata scritta in totale assenza di conflitto di interessi (Leggi anche l’articolo di Massimo Ferrara).

Insomma, non conosco di persona Giorgio Pisano e la sella l’ho regolarmente acquistata, pagata (… non mi è stata regalata per parlarne bene) e ho la ricevuta che può dimostrarlo.

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