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X-Lite e ARAI: lotta con la sfortuna

X-Lite e ARAI: lotta con la sfortuna, cari Amici di Motospia.it, in questo nostro long test, il bello è che può succedere di tutto, senza un copione scritto, con le gare che dettano le regole del gioco; e con tutti gli imprevisti annessi e connessi allo sport su due ruote. Dico questo perché oggi è successo davvero di tutto! Ciononostante analizzerò la praticità dei meccanismi delle visiere e la relativa sicurezza; i pinlock, e i sistemi di aereazione interna dei due caschi protagonisti della sfida, ovvero X-Lite X-803 Ultra Carbon e Arai RX-7V.

X-Lite e ARAI, la sfida. Domenica 27 maggio 2018 – circuito di Varano de Melegari

Arrivo in circuito la mattina presto, perché come al solito il sabato – causa impegni lavorativi – non mi è permesso di girare. Le qualifiche iniziano alle 9,23 del mattino e ho giusto il tempo di dedicarmi alla sostituzione delle visiere utilizzate nella gara precedente. Inizio con X-Lite. Le istruzioni sono relativamente chiare (meriterebbero però un’attenzione migliore) ma riesco a capire come agire. Avrei apprezzato un manuale più completo con passaggi illustrati – che mancano – grandi. Mi trovo a dover montare i Pinlock e anche in questo caso l’assenza di immagini su carta mi costringe ad aguzzare l’ingegno; poco male, riesco a sistemare il tutto; ma mi accorgo che la guarnizione del Pinlock non è perfettamente aderente e devo agire per sistemarla.

Ci riesco; rimonto la visiera senza difficoltà; Questo perché il meccanismo è davvero ben studiato. Inoltre la superfice rimane liscissima a vantaggio della sicurezza. Mi preparo ed entro in pista. Giro subito forte (Varano mi piace) ma sento la gomma posteriore che scivola molto. Finite le qualifiche ci rendiamo conto che il battistrada è lucido; come già capitato lo scorso anno lo pneumatico sembra difettoso (Dunlop ci dirà che rientra nella norma..). Pazienza; vado a ritirare i tempi e, sorpresa! il mio trasponder non funzionava; di conseguenza non ho riferimenti sugli intertempi e i miei “best” sono stati presi con cronometro dal commissario di gara.

X-Lite e ARAI, la sfida. Q2 ore 11,20 La seconda sessione di qualifiche tocca ad ARAI. Anche in questo caso sostituisco la visiera con una nuova. Subito la qualità appare più elevata: la cura nella costruzione è maniacale; sono presenti due prese d’aria superiori (comode da azionare anche con i guanti) e il Pinlock ha uno svaso ricavato all’interno che consente un’installazione senza margine d’errore; in questo caso anche la superfice interna risulta liscia e sicuramente il rischio di appannamento è scongiurato. Il meccanismo di sostituzione della visiera è facile e intuitivo ma devo ammettere che mi sono dovuto servire di un video in internet per capirne bene i passaggi (e per evitare di rompere le plastiche che sembrano delicate). Anche per ARAI sarebbe utile in manuale illustrato per semplificare ulteriormente la vita del pilota. Entro in pista e spingo subito. Dopo pochi giri ho il terzo crono e decido di fermarmi per evitare di consumare la gomma posteriore in vista della prima gara. Vado come di consueto a ritirare i tempi e con mia sorpresa sono sesto in griglia; il motivo è una penalità che ha di fatto cancellato il mio giro migliore. Mi reco in direzione gara per chiedere spiegazioni; ottengo un ripensamento e mi ritrovo terzo. La giornata è iniziata con troppi imprevisti e rimango nervoso.

La prima gara è alle 13,55; nel frattempo incontro diversi piloti che corrono nella mia categoria, e altri che invece sono passati ad altre. Alcuni mi chiedono della comparativa dato che è stata utile per la scelta del casco che utilizzano quest’anno. Noto con stupore che nessuno usa i Pinlock! Considerati strumento invernale, sono invece ottimi alleati in pista: questo perché durante le gare il respiro affannoso può generare appannamenti che compromettono la visibilità.

X-Lite e ARAI, la sfida. GARA 1 X-Lite X-803 Ultra Carbon:

Parto dalla terza casella; il caldo è torrido, le prese d’aria completamente aperte. Il semaforo rosso si spegne. Parto bene e alla prima curva sono primo; il mio compagno di squadra partito davanti a me va lungo; riesce però a chiudere la curva e me lo ritrovo di fronte! Intraverso la moto e spingo sul manubrio per sollevarla altrimenti ci saremmo scontrati; per un soffio lo schivo e finisco nella via di fuga! Da primo mi ritrovo ultimo….la rabbia è tale che inizio una rimonta (probabilmente la più bella e difficile della mia carriera) e in sei giri sono alle spalle del pilota in quinta posizione. Bandiera rossa! Un pilota che è caduto ha costretto la direzione a sospendere la competizione. Oggi sta veramente succedendo di tutto; Si opta per una ripartenza e una gara sprint di due giri e si riparte con le posizioni del giro precedente all’interruzione. Da sesto che ero, parto ottavo…Sono sorpreso dalla buona aereazione interna di X-Lite perché nonostante la fatica mi ha permesso di rimanere lucido e fresco. Si riparte; alla prima curva sono già settimo e in due giri mi ritrovo attaccato al terzo pilota; ci ritroviamo fianco a fianco sul traguardo. Chiudo in quarta posizione. Non male considerando tutte le sfortune di oggi.

Parentesi paddock: Come al solito chiedo agli appassionati presenti (tifosi, piloti, amici) quale dei due caschi piace di più. Il design di X-Lite ha la meglio su ARAI e alcuni commenti sono stati influenzati dal prezzo. I piloti soprattutto mi dicono che 1000€ sono una cifra sicuramente giusta per la qualità di ARAI RX-7V ma troppi per i budget sempre più ridotti a disposizione; Un pilota mi dice: “se cado e rovino un X-Lite, con lo stesso budget che ho utilizzato per ARAI me ne compro un altro senza esborsi ulteriori….se dovessi rovinare un Arai invece…”

X-Lite e ARAI, la sfida. GARA 2 ARAI RX-7V

La seconda manche è caratterizzata da caldo afoso e gocce di pioggia con cielo scuro. Arai è comodissimo, la calzata sembra essere stata studiata su misura. Le prese d’aria aperte già da fermo lasciano trasparire un miglior sistema di aerazione. Si spengono i semafori e parto; sono primo e detengo il comando della gara. Sono concentrato e spingo per prendere margine dagli inseguitori. L’ottima aerazione interna mi permette di respirare e mantengo concentrazione. Apprezzo le due prese d’aria sulla visiera che davvero sono un valore aggiunto notevole. Al terzo giro, entro in curva con il mio compagno di squadra alle spalle; e senza il tempo di reagire, la gomma anteriore decide di mollarmi in mezzo alla chicane e mi ritrovo nella via di fuga….ennesima svolta sfortunata di una giornata cominciata in salita e finita peggio…Nella caduta ho apprezzato la stabilità di RX-7V che non si è spostato di un millimetro dal mio viso dandomi una sensazione di sicurezza davvero ai massimi livelli.

In conclusione, per quanto riguarda gli aspetti analizzati oggi, posso dire che X-LITE X-803 Ultra Carbon è vicino alla perfezione, ma un passo indietro ad ARAI RX-7V in termini di aereazione interna e costruzione della visiera. Lo svaso interno per alloggiare alla perfezione il pinlock è da prendere d’esempio; così come le due piccole prese d’aria superiori. A questo punto mi chiedo se non sarebbe più utile – per i produttori – costruire visiere dotate di camera d’aria già all’origine; senza bisogno di montare un Pinlock; ovvero, una visiera per ogni esigenza.

Il prossimo appuntamento della sfida  X-Lite e ARAI è previsto per il 17 giugno a Cervesina sul circuito Tazio Nuvolari; dove analizzerò l’efficacia aerodinamica dei due caschi protagonisti del nostro long test (data la presenza di un rettilineo di quasi 1km di lunghezza); i sistemi di chiusura, e la visibilità offerta.

To Be Continued….

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