Luca Ledda
Triumph e Bajaj avevano annunciato da tempo di lavorare assieme su progetti da lanciare nel corso del 2022. Ma la pandemia da COVID-19 ha costretto le due Case a rimandare tutto al 2023.
Triumph e Bajaj avevano annunciato già a giugno 2019 la loro intenzione di collaborare alla progettazione e al lancio di modelli a marchio Triumph da costruire in India e destinati principalmente ai mercati asiatici (e non solo). Con il brand premium di Hinckley e i processi di produzione a prezzi “orientali” di Bajaj, la collaborazione sembrava la soluzione ideale per sfondare nel mercato indiano per Triumph.
I due marchi miravano a lanciare il progetto nel 2022 e hanno predisposto un modello basato sulla Avenger 400 come prima uscita della partnership. Secondo il sito indiano Rushlane.com, la moto avrebbe dovuto essere presentata il prossimo agosto. Ma ora, il COVID-19 sta provocando grossi ritardi nelle tempistiche. Con l’emergente variante Delta che ha fatto sospendere i viaggi tra il Regno Unito e l’India, lo sviluppo del primo modello Triumph-Bajaj si è fermato. Tuttavia, il progetto è attualmente in fase di prototipo di pre-produzione.
«Siamo nella fase di sviluppo del prodotto, in cui abbiamo realizzato prototipi e questi richiedono la presenza fisica degli ingegneri Triumph per apportare correzioni, se necessario —, ha detto agli analisti il direttore esecutivo di Bajaj Auto, Rakesh Sharma—.
Molti anticipano che Bajaj produrrà le motociclette targate Triumph nella sua nuova fabbrica di Chakan. L’impianto, che aprirà nel 2023, produrrà anche i modelli Bajaj’s KTM e Husqvarna.
«Ci aspettiamo di arrivare sul mercato con questo nuovo prodotto verso la fine del 2023 —, ha aggiunto Sharma —. «Ci sarà un ritardo di 6-9 mesi rispetto a quanto avevamo indicato in precedenza».
Cesare Sasso
Redazione
Maurizio La Rosa
