Claudio Corsetti
Il nuovo Tricity 300 è stato svelato a Tokyo in forma di prototipo. Ne sapremo di più a Milano. Ma intanto questo nuovo scooter si presenta con la altisonante carica di “The Best Move in Town” assegnatagli d’ufficio dai suoi progettisti. L’obiettivo dei 3 ruote Yamaha è infatti quello di rivolgersi al segmento premium dell’Urban Mobility.
Yamaha si dichiara tra i leader della tecnologia delle motociclette a 3 ruote,e ha Tokyo ha dimostrato di essere pronta a dare nuova vita nel presente al segmento Urban Mobility con il nuovo Tricity 300, e nel futuro con l’altra stella del suo stand, il prototipo MV Vision.
Basandosi sulla conoscenza acquisita con lo sviluppo e la produzione del Tricity 125 e della NIKEN, due modelli già dotati del sistema Leaning Multi Wheel (LMW), con il Tricity 300 i progettisti Yamaha hanno creato un nuovo modello a 3 ruote pensato per la fascia alta del mercato.
Derivato direttamente dal prototipo 3CT esposto nel 2018, Tricity 300 è pronto per entrare in produzione. Ma al momento Yamaha non rilascia alcun dato tecnico. Rimandando al Salone di Milano (5 novembre prossimo) per fornire maggiori informazioni, prezzo compreso.
In Italia si potrà guidare anche con la patente B* per chi ha più di 21 anni.
Il nuovo 3 ruote Urban Mobility è equipaggiato con un motore “BLUE CORE” (la linea di motori a combustione più efficienti e “puliti” prodotti da Yamaha) e con un sistema di sterzo Leaning Multi Wheel specifico per il modello. Le due ruote anteriori di Tricity 300 si piegano in curva e offrono maggiore confidenza nelle curve, e anche maggiore stabilità, rispetto ad una ruota singola tradizionale, anche su fondi bagnati o scivolosi.
Una delle attrattive principali del nuovo Tricity 300 è che può essere guidato in Italia con la patente “B” da parte di chi abbia compiuto 21 anni di età, in conformità alle normative vigenti. Questo lo rende uno dei modelli Urban Mobility Yamaha più accessibili, con il potenziale per attrarre un pubblico completamente nuovo.
Il nuovo Tricity 300, come detto, punta decisamente alla fascia alta del segmento Urban Mobility. Yamaha prevede che la maggior parte della domanda di simili veicoli verrà da urban commuter che cercano stile e tecnologia e vogliono un’alternativa all’auto pratica e accessibile e anche innovativa.
Cesare Sasso
