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Tamponi rapidi a Varese grazie alla donazione MV Agusta

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La Casa di Schiranna, in sinergia con la Fondazione Circolo della Bontà, ha donato agli ospedali varesini una macchina per eseguire analisi di tamponi coronavirus in tempi rapidi.

 MV Agusta scende in campo nella gara di solidarietà con una donazione per aiutare gli ospedali varesini in emergenza coronavirus. L’azienda ha deciso di donare all’ASST dei Sette Laghi una sofisticata attrezzatura che consentirà in modo rapido di analizzare fino a 96 campioni con tempi di risposta di trenta minuti. Il sistema, utilizzabile anche in remoto,  sarà a disposizione del dipartimento diretto dal Professor Fausto Sessa.

Il macchinario, denominato QuantStudio 5 Real-Time PCR System è prodotto dall’inglese Thermo Fisher Scientific. Verrà affiancato a quello al momento operativo in ospedale per fare fronte alla pressante necessità di identificare i soggetti affetti o portatori di coronavirus. Anche il personale infermieristico e medico potrà accedere a questa importantissima diagnostica, così da tutelare gli operatori con le rispettive famiglie. Questa particolare macchina non è solamente dedicata al Covid-19, ma migliora, e migliorerà a fine emergenza le capacità diagnostiche nell’intero campo della virologia.

La donazione MV Agusta è stata fatta in sinergia con il Circolo della Bontà Onlus

L’iniziativa di MV Agusta avviene in sinergia con la Fondazione Circolo della Bontà Onlus. Che è titolare di una raccolta fondi partita l’8 marzo. Raccolta che è sfociata nella consegna, in questi giorni, di fondamentali apparecchiature a beneficio dei pazienti in terapia intensiva.

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Timur Sardarov, CEO di MV Agusta Motor S.p.A. ha dichiarato: «In questa situazione di emergenza è importante per noi fare la nostra parte e sostenere chi opera per la protezione della nostra comunità. La Fondazione Circolo della Bontà ci ha permesso di individuare quali fossero in questo momento le necessità critiche. Consentendoci quindi di agire in modo efficace e mirato. Siamo inoltre in contatto con l’ospedale per identificare ulteriori esigenze».

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