Motospia

SAPER FRENARE LA MOTOCICLETTA

Oggi la tecnologia “aiuta” a saper frenare la motocicletta in totale sicurezza anche se non si è grandi esperti. La mia prima motocicletta, acquistata già vecchia ma in buone condizioni, non aveva alcuna “tecnologia”. Niente ABS, niente frenata assistita, niente acceleratore elettronico.

Imparare a guidare con una moto “basica” è stata la scelta più corretta che io abbia potuto fare all’inizio della mia vita motociclistica.

Con la prima vera “pinzata” mi sono letteralmente “spalmata” a terra in pieno centro nella mia città. Poi, con la pratica, ho imparato a comprendere come dosare freno e acceleratore a seconda delle condizioni del terreno e delle manovre da portare a termine. Strade bagnate, fango, sterrati, richiedono attenzione: brusche accelerate e brusche frenate vanno messe in atto solo in determinate e ristrette condizioni, per raggiungere solo alcuni obiettivi di guida. Vediamo quali sono gli strumenti di base che ci aiutano a saper frenare correttamente la motocicletta.

L’errore più comune del neofita

È tipico dei motociclisti alle prime armi frenare con tutta la propria forza in caso di pericolo utilizzando la leva del freno anteriore. L’arresto improvviso della ruota anteriore blocca la moto immediatamente. Questo blocco può provocare la perdita del controllo del mezzo che, in molti casi scivola a terra. Si impara operare dolcemente sulla leva del freno e a gestirla “di testa” e non di pancia” soprattutto in caso di pericolo improvviso. Anche il motociclista meno esperto oggi può però contare su sui sistemi di frenata assistita per gestire delle frenate assolutamente “equilibrate”.

L’ABS

La sicurezza è importante nella guida delle motociclette. Oggi tutti nuovi modelli sono dotati di ABS e di sistemi che collegano i due circuiti frenanti per distribuire al meglio le forze frenanti tra le ruote anteriori e posteriori. L’ABS consente alle ruote, anche in presenza di una “pinzata”, di non bloccarsi, migliorando la stabilità della moto. Vi sarà capitato anche in auto: l’entrata in funzione dell’ABS dà al pilota la sensazione di “scivolamento” in avanti. L’ABS, evitando il blocco improvviso della ruota, rende la frenata certamente efficace ma progressiva, più morbida. Impedendo l’arresto improvviso della moto (che per inerzia potrebbe scivolare a terra), l’ABS allunga lo spazio di frenata quel tanto che basta per consentire a un pilota esperto di frenare la moto e di governarne la stabilità in frenata.

Saper frenare la motocicletta
Pinella Giuffrida con la sua prima moto in Tunisia

Frenata assistita

Alcuni modelli oggi migliorano il sistema ABS aggiungendo, appunto, un sistema frenante combinato. La “frenata assistita” del sistema di frenata combinato consente al motociclista di godere di una guida sicura e più confortevole distribuendo in modo efficiente la forza frenante tra la ruota anteriore e quella posteriore, indipendentemente dal freno attivato. Il sistema elettronico calcola la distribuzione ottimale della forza frenante in ogni situazione di frenata. È così che anche le motocicliste inesperte possono ottenere in sicurezza la massima decelerazione.

Controllo di trazione

È un sistema che limita lo slittamento della ruota posteriore della moto. È molto più sofisticato di quello delle auto perché specialmente quando la moto piega, in maniera naturale poiché in piega il diametro di rotolamento dei pneumatici varia per entrambe le ruote. La centralina della moto inoltre percepisce le situazioni in cui i copertoni hanno scarsa aderenza.  Registrando ad esempio una differenza di velocità tra la ruota anteriore e posteriore il sistema agisce sull’iniezione elettronica del motore evitando che in fase di accelerazione, ad esempio, la ruota motrice scivoli causando una possibile caduta. La correzione avviene attraverso un taglio dell’erogazione della potenza, e/o con una correzione dell’anticipo di accensione oppure, nelle versioni più evolute il controllo di stabilità è integrato con l’ABS e la correzione avviene sui freni, rallentando la ruota che gira più velocemente.

Pinella Giuffrida e la sua prima prova di una 1200

Se si entra in curva e la frenata viene eseguita solo con il freno anteriore, la parte posteriore delle moto tenderà ad uscire di traiettoria, portando anche alla possibile perdita di controllo del mezzo. In questa situazione è molto utile l’uso del freno posteriore perché genera una forza opposta alla forza inerziale, producendo un certo effetto stabilizzante della moto. È una tecnica molto comune: se capita di essere fuori traiettoria si utilizza il freno posteriore per chiudere la curva e rimettersi in carreggiata. Insistere invece sul freno anteriore accentuerebbe il problema, allargando la traiettoria.

Sistemi frenanti combinati

I sistemi frenanti combinati sono controllati meccanicamente o elettronicamente. Il sistema di controllo meccanico richiede componenti del freno appositamente progettati ed è ampiamente utilizzato soprattutto nelle moto piccole ed economiche, e negli scooter. I sistemi frenanti combinati elettronici, montati sulle moto più costose, utilizzano invece delle pinze convenzionali e sono in grado di ottimizzare le prestazioni dei freni in base alla particolare situazione di guida.

 

 

La tecnologia avanza ogni giorno per garantirci la massima sicurezza. Questo non ci esime, però, dal mettere in pratica le regole di base per saper frenare correttamente la nostra motocicletta!

 

© 2022, MBEditore - TPFF srl. Riproduzione riservata.


Vuoi saperne di più? Di' la tua!

<strong>SCRIVICI</strong>

    acconsento al trattamento dei dati presenti nel form di contatto