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PIÙ MOTO. DAL MERCATO, UN MESSAGGIO CHIARO, PER INDUSTRIALI NON PIÙ INNOVATIVI In Italia, nel primo trimestre di quest'anno, si sono vendute più moto che scooter. Un cambio di tendenza significativo, proviamo ad analizzarne le ragioni.

PIÙ MOTO VENDUTE! Il mercato continua a essere effervescente, soprattutto per le motociclette, che, nell’ultimo trimestre, hanno venduto molto più degli scooter, parliamo di un più 20%, un numero che dovrebbe fare riflettere noi addetti ai lavori, e dare spunti e indirizzi agli industriali che negli ultimi anni hanno preferito, per comodità e lassismo, continuare a inseguire un mercato facile e remunerativo come quello degli scooter, poco impegnativo e tecnologico, e con veicoli tutti facilmente costruibili a poco prezzo nel sud est asiatico.

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Honda SH125, il best seller del mercato

Da gennaio a marzo 2022 sono state immatricolate 32.748 motociclette con cilindrata superiore ai 124cc contro 27.378 scooter di pari cilindrata, un cambio di tendenza che merita una analisi approfondita e particolare che ci spingerà a fare riflessioni sulla accettazione di prodotti datati e non più attuali come ormai sono quasi tutti i modelli di tutte le marche in vendita.

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La Benelli TRK 502 X

 

Prima di entrare nel dettaglio dei numeri di vendita proviamo ad analizzare le ragioni del sorpasso moto su scooter.

Le Moto! Si divide sempre di più, come avviene nella società, il divario tra ricchi molto ricchi (basta vedere cosa costa oggi una Ducati o una BMW oppure una Harley) e quelli che lo sono di meno (poveri no, un povero va a piedi) con moto che spesso costano all’incirca 4.000 Euro. Quelle che si vendono costano molto meno oggi di 5 anni fa. La più venduta, la Benelli TRK costa poco meno di 7.000 Euro con diversi accessori, mentre la più venduta del 2018, la BMW GS costava non meno di 20.000 Euro pressochè “nuda”. Aumentano i pezzi ma diminuiscono i volumi di fatturato, rimanendo invariati secondo una sommaria analisi i margini percentuali delle case e dei distributori, perchè le moto che si vendono oggi sono piuttosto semplici, poca elettronica sofisticata e prive di componentistica di marca che sappiamo fanno la differenza sul prezzo di listino (freni Brembo.. ammortizzatori Ohlins…. solo per citarne alcuni).

Le moto purtroppo sono di difficile utilizzo, con le moto attuali si fanno sempre pochi chilometri, quindi, per mancanza di utilità e per uno sfizio, il consumatore che, con il Covid non ha avuto anni sereni, sta vivendo la guerra in Ucraina con grande apprensione ora è portato a indirizzarsi  “dove l’acqua è più bassa”. Una testimonianza delle percorrenze ridotte si evidenzia nelle ripetute campagne marketing di assistenza a prezzi stracciati con programmi di manutenzione completi per invogliare l’utenza media, che percorre cira 3/5 mila km all’anno, a cambiare olio e filtri.

Se vuoi conservare la garanzia, soprattutto Ducati, BMW o Triumph ti impongono di utilizzare la loro struttura di assistenza a 60 Euro + iva all’ora della monodopera, un prezzo talmente esagerato, per cui esaurita la garanzia, il motociclista si reca da assistenza non ufficiale, indisposto dai prezzi spesso ingiustificati.

Gli Scooter! La flessione nei numeri del venduto degli scooter, è stato determinato dal blocco delle grandi aree produttive in Cina causa Covid, dove questi veicoli vengono prodotti. Meno penalizzato l’ SH prodotto ad Atessa, ma, con alcuni componenti che arrivano dall’estremo oriente, anche il best seller del nostro mercato soffre. Quindi a causa delle difficoltà di approvvigionamento ci sono meno veicoli sul mercato, con conseguente riduzione dell’offerta, e, relative minori vendite.

Una ulteriore considerazione su cui si basano le minori vendite è il perpetuarsi dello smart working, perché lo scooter è un veicolo che nasce per il commuting, anche quando è di grossa cilindrata, e se l’utente ha la necessità di muoversi acquista … altrimenti rimanda l’acquisto.

Più moto. Il mercato delle moto nel primo trimestre 2022.

Nelle moto, la Benelli TRK 502 nelle versioni base ed X totalizza 1.554 veicoli venduti, ma rallenta la sua corsa presumibilmente perchè i clienti della casa cinese, dal nome italiano, aspettano la bellissima versione 800 presentata a Eicma 2021; la BMW, per valutazioni della direzione marketing, si ostina a considerare diverse la GS e la GS Adventure, differenziate solo da un serbatoio e pochi altri dettagli, la BMW se sommasse i due veicoli supererebbe di gran lunga la TRK con 1822 moto vendute! Fa sempre piacere vedere in classifica moto italiane come le Guzzi con V7 e V85 e la Ducati con la Multi V4, poi Fantic e finalmente anche l’Aprilia che stando alla prova del nostro Massimo Ferrara con la Tuareg 660 ha centrato in pieno il bersaglio! Bravi i cino/pavesi di Moto Morini, un esordio con il botto quella della Xcape che sta andando fortissima nelle vendite, e noi, auguriamo che tenga il passo con le concorrenti più blasonate e radicate sul territorio.

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LA BMW R1250GS, nelle due versioni è la moto più venduta in Italia

 

Tra gli aspetti meno confortanti per le moto italiane è la Scrambler di Ducati che, lo avevamo anticipato, sta perdendo posizioni mese dopo mese, un progetto non riuscito e che va ripensato, ma a Claudio Domenicali, manager molto conservatore e poco innovativo non solo lo avevamo detto, ma soprattutto scritto sui nostri media.

Da padrone continua a farla la moto da turismo sia on che on/off e poi le naked sempre preferite in salsa vintage. Scomparse al radar del mercato le sportive, le custom molto amate in Ancma e l’off road puro.

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La TRK 800 di Benelli, senz’altro la moto più attesa del 2022. Ad oggi il prezzo non è ancora stato comunicato, se dovesse attestarsi sotto gli 8.000 Euro facile prevedere grandi promo sulle dirette concorrenti.

Per gli scooter il primo posto è un ex equo tra le versioni 125 e 150 di SH con Agility di Kymco al terzo posto. Nella classifica dei primi 30 tanti Honda, tanti Piaggio e Kymco. Stenta Yamaha, non va così forte la SYM mentre il maxi più venduto è l’Honda XADV che vende il doppio del “fuoriprezzo” Yamaha Tmax.

Gli Elettrici. Crescono bene i veicoli con motore elettrico (anche se è molto facile muovere i mercati con numeri così piccoli), venduti a marzo 1486 veicoli, registrando un incremento del 66,22% rispetto a marzo 2021. Nel primo trimestre 2022 sono 3.424 i veicoli registrati (+67,27%). Qui le ragioni secondo noi sono da ricercare nella conferma degli incentivi che rendono competitivo sul prezzo un veicolo di questo tipo rispetto ad un pari performance equipaggiato con motore termico e poi da una rinnovata offerta di veicoli con l’arrivo sul mercato di marchi nuovi come Yadea (oltre 14.000.000 di scooter prodotti ogni anno) che propone la sua gamma a prezzi molto competitivi anche senza l’aiutino statale. Ci aspettiamo a breve aumenti generalizzati dei listini di questi veicoli, la causa i maggiori costi sui componenti delle batterie, l’americana Zero ha già annunciato un primo adeguamento consistente.

In attesa che la stagione entri nel vivo aspettiamo le vostre considerazioni e soprattutto il vostro pensiero e ci auguriamo che almeno voi riusciate a stimolare gli industriali italiani e tutti quelli che nel mondo si sono sempre rifatti alle idee e alla cultura del nostro Paese per progettare e lanciare veicoli più utili, funzionali e innovativi anche in linea sportiva.

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