Nuova CBR600RR: pronta la versione HRC da corsa

Come avevamo intuito, la nuova CBR600RR, che qualcuno considera troppo poco nuova, ha le modifiche necessarie per provare a tornare competitiva in Supersport. Ed è sostanzialmente a questo che puntava Honda. A dimostrazione della tesi, ecco infatti spuntare la versione HRC “pronto corsa”.

La nuova Honda CBR600RR non sarà probabilmente venduta in Europa per gli utenti stradali, anche perché sembra non rispetti la normativa Euro-5. Ma per correre basta che sia disponibile sul mercato (ed infatti sarà venduta in Giappone, Australia e nel sud est asiatico) e che abbia le giuste caratteristiche tecniche. Quelle che ci sono tutte nella versione HRC presentata in Giappone insieme al modello standard.

Qualche giorno fa, quando Honda ha dichiarato le modifiche tecniche, abbiamo scoperto che la nuova CBR600RR ha l’acceleratore “fly-by-wire”. Ed era questo il componente tecnico più importante da possedere per poter tornare competitiva in Supersport e in generale nelle gare riservate alle moto derivate dalla serie.

Quindi il piano della Honda, come avevamo già capito, era proprio questo: sfornare un nuovo modello soprattutto per poter tornare in pista. D’altro canto, sui mercati cosiddetti “maturi” (Europa ed USA in primo piano) le 600 sportive non le compra più nessuno. E anche Yamaha, la cui “nuova” R6 domina in Supersport perché fino ad oggi è stata l’unica moto ad avere l’acceleratore comandato elettronicamente, ha fatto nel 2016 una operazione molto simile. Ha cambiato pochissimi componenti e l’estetica (al 90% la nuova R6 è identica alla vecchia) e continua a vincere.

Che il piano di Honda sia quello di tornare nelle corse in modo importante ce lo svela oggi definitivamente la presentazione effettuata in Giappone della nuova CBR600RR in versione HRC, cioè “racing”.

Ha tutto quello che serve che correre in Supersport.

Questa versione HRC ha un cablaggio racing alleggerito, dischi dei freni anteriori di maggior spessore, sospensioni racing, un nuovo impianto di scarico, un radiatore più grande, una valvola a farfalla diversa e la possibilità di cambiare la mappatura dell’iniezione del carburante. Dal punto di vista della gestione elettronica, che, sfrutta una centralina inerziale IMU, è stato eliminato l’ABS cornering. Naturalmente è racing anche la carenatura, con le alette che rimangono in primo piano.

HRC afferma che costruirà un numero limitato di CBR600RR pronto corsa. Ma non ha annunciato il prezzo. Noi presumiamo che verrà proposto anche un kit con i componenti sopra elencati per chi vorrà trasformare la sua CBR600RR standard.