Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera ricevuta da Davide Rota, Presidente del CER Lombardia
Questi i protagonisti di della vicenda che sta scaldando gli animi sui social, dove molti si indignano, ma tanti altri, gridano entusiasti della performance dell’abile crossista.
Molte realtà stanno combattendo contro il mal costume di girare con moto non omologate, ma questa abitudine è sempre più dura a morire, e se troviamo anche molti incoscienti ed irresponsabili che difendono questi atti, non abbiamo molto da stare tranquilli.
Le associazioni anti moto, non aspettano altro che intercettare questi blog o questi video, per poi ricamarci sopra qualsiasi accusa contro di noi. Se poi addirittura i MC, che dovrebbero essere sorvegliati speciali, e avamposti della legalità, si permettono di diffondere queste bravate, ci chiediamo, ma dove e’ la Federazione?
Forse è troppo impegnata nelle competizioni per osservare e tenere a bada i suoi affiliati, sempre che questo sia tra i loro, ma ricordo che la Federazione, dovrebbe avere il compito di riunire tutte queste realtà.
Ricordiamo che i vari CER regionali, combattono questa tipologia di comportamenti, e cercando di diffondere un messaggio di legalità e di rispetto delle norme del Codice della della Strada.
Ed è la stessa norma che regolamenta la circolazione a offrirci la possibilità di endurare. Paragonando i sentieri alle strade, è quindi lecita la circolazione, se non espressamente vietata con appositi segnali di prescrizione, emessi e installati dal proprietario della strada.
E non è forse il caso, di richiedere un collaudo anche di chi le guida le moto, se i veicoli ogni 4 anni dalla prima immatricolazione e poi da due, sono da collaudare presso Officine autorizzate per verificarne il corretto funzionamento?
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