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CER Lombardia, un aiuto concreto per i motociclisti Iniziamo dagli amici del CER Lombardia, il Comitato Escursionisti su Ruote, il nostro viaggio per raccontarvi chi sta facendo qualcosa per noi, a favore dei motociclisti e del motociclismo.

Dopo avervi raccontato quello che non funziona in Federazione vogliamo dare spazio a quelle associazioni che invece, grazie alla passione ed all’impegno di molti, fanno qualcosa di concreto per il nostro mondo. L’occasione di raccontarvi del CER Lombardia viene dall’incontro con l’Assessore Regionale lombardo all’agricoltura Fabio Rolfi al quale Davide Rota, Presidente di CER Lombardia, ha presentato le attività del Comitato.

Il CER (Coordinamento Escursionisti su Ruote) Lombardia è un’associazione di appassionati di escursionismo su ruote che da anni si adopera per creare le condizioni più favorevoli possibili affinché gli amanti di questa pratica possano svolgerla nel modo migliore possibile e nel pieno rispetto del territorio e di tutti i soggetti coinvolti. Nato nel 2020, CER Lombardia si è subito fatto apprezzare per l’impegno e la serietà con cui porta avanti questa “missione”. E in questi giorni Davide Rota, presidente di CER Lombardia, è stato ricevuto dall’Assessore lombardo all’agricoltura Fabio Rolfi al quale ha presentato i programmi e le iniziative dell’associazione.

Fabio Rolfi si è detto particolarmente colpito dalla serietà di CER Lombardia, e ne condivide la volontà di collaborare con le istituzioni per creare un legame e un ambiente “positivo” fra motociclisti del CER e il territorio lombardo. Un progetto questo a cui tiene in modo particolare Davide Rota. E del quale si tornerà presto a discutere in Regione.

A destra l’Assessore all’Agricoltura di regione Lombardia Rolfi, al centro il Presidente di CER Lombardia e sinistra Ulisse Cecchin, istruttore federale FIF (la Federazione Italiana Fuoristrada 4×4)

Per raccontarvi il CER Lombardia condividiamo con voi il manifesto del Comitato.

Il CER LOMBARDIA – Coordinamento Escursionisti su Ruote Lombardia, nasce nel gennaio del 2020 nella regione patria dell’enduro italiano. È un gruppo di persone che hanno in comune la passione per l’escursionismo su ruote su strade a fondo naturale, e si impegnano a supportare ed aiutare tutti quelli che amano praticare questa attività nella natura con mountain bike, anche a pedalata assistita, oltre che con moto enduro, quad e 4×4, rigorosamente targati e in regola con il CODICE DELLA STRADA.

L’obiettivo della nostra associazione è inoltre quello di sensibilizzare le Istituzioni su alcune rilevanti tematiche che riguardano la pratica di queste discipline escursionistiche e di offrire un aiuto al territorio in cui si transita per migliorare la convivenza reciproca e dare un aiuto concreto alla zona che frequentiamo sia in termini economici sostenendo e frequentando le attività del luogo che in termini pratici con manutenzioni, pulizie e ripristini di strade bianche, mulattiere e sentieri.

Un tema importante dell’impegno del CER è l’educazione alla legalità e al rispetto per chi pratica escursionismo a due ruote.

Un tema importante e poco approfondito negli anni è l’educazione alla legalità e al rispetto per chi pratica escursionismo su ruote. Obiettivi che il CER Lombardia porta avanti promuovendo il corretto montaggio della targa e l’uso di mezzi regolarmente immatricolati (se previsto) e in regola con il Codice della Strada. Oltre che il rispetto degli altri fruitori dei territori montani e boschivi.
Non meno fondamentale sarà il compito dell’associazione di salvaguardare il diritto alla circolazione su strade a fondo naturale di tutti i mezzi su ruote in regola con il Codice della Strada.
Il nostro timore, infatti, è il pericolo di estinzione della pratica dell’enduro. E più in generale dell’escursionismo su ruote in Lombardia. Con la conseguente perdita di numerosi itinerari delle zone boschive lombarde.

Sono sempre più frequenti i divieti che non rispettano l’articolo 16 della Costituzione né l’articolo 3 del Codice della Strada.

Un timore fondato. Dato che sono sempre più frequenti divieti che non contemplano in nessun modo né l’articolo 16 della Costituzione Italiana, che parla della libera circolazione su tutto il territorio nazionale, né l’articolo 3 del Codice della Strada che considera strade, e quindi percorribili, anche le mulattiere e i sentieri.

A differenza di ciò che si pensa e di come, spesso, questo tipo di attività viene considerata, l’escursionismo su ruote è una pratica che non registra statistiche rilevanti in termini di pericolosità. Sia per chi lo pratica, sia per chi usufruisce degli stessi percorsi. Ha un impatto sull’ambiente irrisorio se eseguito in base a regole precise che il CER si propone di diffondere.

L’escursionismo su ruote alimenta anche l’economia. Oltre alle officine dove avviene la manutenzione dei mezzi, sono tanti, infatti, i produttori di ricambi, accessori, abbigliamento dedicati, molti dei quali lombardi.
Tali pratiche, inoltre, promuovono un turismo nella natura e nei piccoli centri abitati che spesso risentono dell’isolamento. Si favorisce così la riscoperta di questi tesori nascosti, sparsi nel nostro territorio soprattutto collinare e montano.
Oltre a questo il CER vuole offrire il suo aiuto a quelle piccole comunità difficilmente raggiungibili. Per poter sostenere la popolazione che sempre di più si sente isolata.

Se dovessimo riassumere in modo molto schematico i nostri obiettivi potremmo elencarli così:

1. Promuovere la pratica legale e riconosciuta, dell’Enduro in ogni sua forma.
2. Coinvolgere e sensibilizzare gli Enti Comunali, le istituzioni, i soggetti preposti ai controlli. Promuovendo così attività utili alle comunità come la manutenzione ordinaria e straordinaria di sentieri, mulattiere e tratturi. Con l’obiettivo di conservare il patrimonio sentieristico.
3. Presidiare il territorio e segnalare anomalie, rifiuti, incendi, situazioni di pericolo, ecc. Collaborare con la Regione Lombardia e le Province Lombarde nello sviluppo di una rete capillare di Volontari della Protezione Civile. Offrire memoria difensiva in caso di verbale in contrasto con il Codice delle Strada.

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