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LE SCUOLE MOTO UN VERO GRANDE AFFARE SOLO PER TEDESCHI

Scuole Moto. ACEM con i quattrini di tutti gli associati europei pubblicizza due progetti, due corsi per motociclisti elaborati da KTM (il presidente di Acem è il padrone di KTM); i due progetti del corso per 300 allievi motociclisti hanno ricevuto il riconoscimento del Label europeo (un organo, ovviamente tedescofono) per la qualità della formazione (European Training Quality Label) che si occupa della sicurezza della circolazione stradale (Deutscher Verkehrssicherheitsrat – DVR), una ONG tedesca attiva nell’ambito della sicurezza stradale.

scuole moto
Il comunicato ACEM, pagato dalle industrie europee, che glorifica i corsi KTM del presidente Pierer

 

Le ONG tedesche

Conosciamo la logica delle ONG tedesche, note da noi per il proficuo mercato dei salvataggi in mare, ma, se tanto mi dà tanto, anche nella sicurezza stradale (DVR) la tendenza al businness dell’asse franco-tedesco con l’ausilio compatto di paesi come Francia, Germania, Paesi Bassi e Austria, permette a questi paesi e solo a questi, con faziosità, di accedere ai finanziamenti europei da cui sono praticamente escluse nazioni come la Spagna e l’Italia che hanno schiere di motociclisti e nel caso spagnolo forgiano campioni dello sport come nessun altro.

Scuole moto.
In Italia abbiamo molti ottimi corsi per la formazione dei motociclisti, le scuole moto, ma si tratta di realtà che non hanno alcun peso politico, così come evidentemente non lo hanno le aziende italiane rappresentate da ANCMA. I corsi in Italia sono spesso affidati alla sola passione di chi ci si dedica, senza neppure riuscire a coprire le spese.
In Europa, non solo nelle scuole moto si parla rigorosamente tedesco e ACEM può essere considerata una dependance degli uffici stampa di KTM e BMW, e, siccome sono loro che comandano, concedono ad alcuni nostri rappresentanti poltrone, utili solo ad avere visibilità formale nelle occasioni ufficiali. Unica eccezione, e questo può solo farci piacere, il finanziamento ottenuto da Piaggio, ovviamente in concorso con KTM, sullo sviluppo di una piattaforma elettrica che ci auguriamo possa dare i suoi frutti a breve.

La soluzione. 

Per quanto riguarda i finanziamenti delle scuole moto, quelle che insegnano a guidare e ad acquisire sicurezza al manubrio, sarebbe importante l’intervento del direttore generale ANCMA perché possa far giungere risorse anche per le scuole moto italiane.

scuole moto
Corrado Capelli (ex presidente di Ancma e Eicma ) e Pierfrancesco Caliari, direttore generale di Ancma, non si sono interessati per far arrivare anche alle scuole guida italiane le attenzioni e i danari della Comunità Europea, lasciando spazio esclusivamente ai tedeschi e a qualche danese.

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