Motospia

Assessore, vada a scuola di viabilità e motori

assessore Marco Granelli

L’idea del primo cittadino di Milano è far pagare per l’accesso all’Area C del capoluogo lombardo anche moto e scooter. Unanime il coro di proteste dopo le dichiarazioni di Marco Granelli, assessore alla Mobilità.

Doveva essere la giunta del dialogo e del coinvolgimento dei cittadini quella milanese e invece … invece il primo intervento del Sindaco di Milano, Beppe Sala e dell’Assessore Granelli nei confronti dei cittadini automobilisti/motociclisti, che di certo non sono cittadini di serie B, si rivela sfacciatamente punitivo, dannoso per il lavoro di molta gente e pericoloso per la fiducia, già scarsa, nelle istituzioni.

Per dare voce al coro di proteste contro questa assurda iniziativa  in fatto di restrizioni alla viabilità  riportiamo uno scritto del collega Pier Luigi Bonora, Vice direttore del Giornale. “Qualcuno – scrive Bonora – faccia indossare all’assessore alla Mobilità di Milano, Marco Granelli, grembiulino nero e fiocchetto azzurro e lo mandi a scuola di viabilità e motori.

Sulla trasformazione dell’Area C nel 2017 Granelli fa infatti quasi rimpiangere (ahinoi) il “talebano” Pier Francesco Maran, che almeno sembrava essere informato sul rapporto tra emissioni e motorizzazioni. Ma ora si sta proprio toccando il fondo in fatto di “ignoranza” su certi temi e demagogia all’ennesima potenza. E stupisce che il sindaco della metropoli, Beppe Sala, parli di “scelte coraggiose”, quando si decide di lasciare fuori dalla Area C i veicoli bifuel, quelli a metano e a Gpl, e si ipotizza di punire anche le due ruote”.

Insomma, l’Assessore alla mobilità della giunta Sala fa di tutta l’erba un fascio. E considera inquinanti gli stessi mezzi che il ministero dell’Ambiente giudica al contrario, tanto che ben due ministri, Calenda (Sviluppo economico) e Delrio (Trasporti), hanno partecipato alla conferenza stampa pro metano con protagonisti Fca e Snam.

Per l’Assessore Marco Granelli tutto inquina, che sia Euro 6 o a gas o a due ruote, basta che ci sia un po’ di rumore. Ma l’Area C, come sottolinea giustamente la collega Maria Sorbi sul “il Giornale”, non era nata come provvedimento anti-traffico? La confusione generata e che si vuole creare nella testa dei cittadini è tanta, con il risultato che tutto fa buono per rimpinguare le casse del Comune. Anche il taglio delle strisce blu in centro è una fesseria.

Qualcuno (Aci sveglia!!!!) salga in cattedra e interroghi Granelli sulle emissioni. E se merita un bel 2 non si facciano sconti. Per la cronaca riporto una nota stampa di Codacons che sull’Area C sembra aver cambiato rotta, dopo un comunicato “gaffe” di qualche giorno fa: “Vedere amministrare la città da un assessore che afferma come le auto di nuova generazione Euro 6 inquinano come le auto a metano è avvilente.

Le auto a metano hanno una produzione di polveri sottili pari a zero. L’assessore Granelli afferma che lui ne farebbe il doppio nonostante gli sia stato fatto notaredopo avergli fatto notare che Milano è al primo posto in Italia per contravvenzioni date al cittadino. “La città è amministrata da una persona, nel delicato tema della mobilità, che non sa che le automobili a metano non emettono polveri sottili pm10, prima causa del blocco delle auto”.

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