La Brixton Crossfire 500, del gruppo austriaco KSR, si candida a sicura protagonista della prossima stagione. Bella, ben fatta ed economica. Un’ottima proposta per chi vuole distinguersi e divertirsi senza spendere troppo.
Già da diversi anni in tutti i principali mercati europei abbiamo imparato ad apprezzare le doti delle moto del gruppo austriaco KSR. Che soprattutto con il marchio Brixton si è fatto apprezzare con le sue piccole monocilindriche di stampo “retrò”. Ma ora, con l’arrivo della Crossfire 500, le cose cambiano.
Con questa moto infatti KSR abbandona la nicchia in cui si è costruita una solida posizione, per entrare nel mondo delle “medie”. E lo fa con un prodotto tutto nuovo, nella dotazione tecnica e nel design. La Crossfire 500.
Quello delle moto di media cilindrata è il segmento che nel 2020 è cresciuto di più. Il “segreto” di questo successo è facile da spiegare. Si tratta delle moto più facili ed economiche che si possano trovare. E se a questo si aggiungono elementi fondamentali come un design accattivante e una buona affidabilità, il gioco è fatto. E anche se nel 2020, essendo arrivata a metà stagione, la Crossfire 500 non ha potuto beneficiare di grandi risultati sul mercato, dopo averla provata siamo sicuri che sarà una protagonista assoluta nel 2021.
Bella, economica e ricca di contenuti.
Già, guardatela bene. Non esiste motociclista, esperto o alle prime armi, che non venga attirato dal suo design decisamente azzeccato. Linee tese e moderne (caratterizzate dalla “X” plasmata sullo spigoloso serbatoio), che però si fondono in modo equilibrato e piacevolissimo con il tocco di “classicità” che riconosciamo nel telaio tubolare, nel faro tondo, nella essenziale strumentazione circolare e nei cerchi a raggi.
Bella, lo è la Crossfire. E anche tanto. Ed è anche economica. Per la versione normale, (quella che abbiamo provato noi), il concessionario chiede 5.999 Euro. Per la versione X, che con qualche piccolo ritocco strizza l’occhio alla iconografia scrambler, servono 300 euro in più.
Quindi, riassumento: bella, economica e… ciliegina sulla torta, la Crossfire 500 è anche ben dotata. Il motore bicilindrico in linea quattro tempi è completamente nuovo nella gamma Brixton. Si tratta del primo motore “importante” per il marchio austriaco, e per questo hanno voluto fare le cose per bene. Pur trattandosi di un Euro 4 al momento, vanta il raffreddamento a liquido, 35 kW (47 CV) di potenza massima, l’impianto ABS Bosch, i pneumatici Pirelli Angel ST, la forcella Kayaba a steli rovesciati, l’illuminazione a LED, e un impianto frenante a disco certamente ben dimensionato rispetto alle sue prestazioni.
Quando sali in sella scopri altri pregi.
E quando sali in sella scopri tante altre particolarità che i progettisti austriaci hanno voluto su questa moto per renderla molto accattivante anche nell’uso. Non solo allo sguardo. I comandi al manubrio, ad esempio sono di qualità decisamente migliore rispetto alle sorelle minori che già conosciamo. E le leve del freno anteriore e della frizione sono regolabili nella distanza dalla manopola. Le pedane sono imbottite e in generale si ha netta la sensazione di avere fra le mani un prodotto di qualità superiore ai 6.000 Euro richiesti.
In movimento questa sensazione viene accentuata dal comportamento sincero e divertente della Crossfire. Il motore è docile, garbato e lineare nell’erogazione. Riprende bene con l’ultima marcia inserita già da poco oltre i 2.000 giri indicati e allunga con decisione fino a circa 9.000 giri al bisogno. Anche se le cambiate ottimali in città sono consigliabili attorno ai 7.000 giri. Il bello è che anche ai regimi superiori non abbiamo annotato alcuna vibrazione fastidiosa. Davvero un bel motore, che quando c’è bisogno di spingere per cercare il divertimento non si tira mia indietro.
In azione, così come nelle manovre da fermo, la Crossifire è reattiva e facilmente gestibile come le sue ridotte dimensioni fanno supporre. Tanto che si è portati a pensare che il peso dichiarato di 180 kg sia addirittura superiore alla realtà.
Nel traffico la Crossfire 500 si guida con estrema facilità.
In città si guida come una bicicletta, anche per la corretta disposizione di manubrio e pedane. Se non fosse per gli specchi retrovisori abbastanza larghi che a volte impongono un po’ di attenzione, ci si può disimpegnare nel traffico con estrema semplicità, anche in virtù della dolcezza di erogazione del motore che non mette mai in difficoltà il pilota.
Buona pure la funzionalità del cambio e ottimo il lavoro della forcella, che assorbe bene le asperità ma regala sempre la sensazione di un avantreno solido e preciso fra le mani. Anche quando si aumenta il ritmo sui percorsi extraurbani. Un pelo meno efficace ed efficiente invece l’ammortizzatore posteriore, che sulle asperità (buche, sconnessioni dell’asfalto) a volte ha una risposta un po’ secca.
Lo strumento di piccole dimensioni richiede un po’ di apprendistato prima di poter cogliere al volo le informazioni mostrate. E la frenata offre potenza e modulabilità più che buoni per l’uso cui questa moto è destinata.
Insomma, nel nostro breve test abbiamo appuntato un solo “difetto” per la Crossfire 500: la forma della sella, che è troppo larga nella zona di raccordo con il serbatoio e poco imbottita. Quindi potrebbe limitare i piloti di statura più bassa che non arriveranno a toccare bene terra con entrambi i piedi e comunque non risulta fra le più comode anche per chi non ha questo problema.