Motospia

Harley-Davidson LiveWire

Il suono più forte che sentirai sarà il battito del tuo cuore.

Citazione tratta dal sito HD e che, effettivamente, potrebbe essere vero data l’anima elettrica di questa due ruote.

I costi

A partire da 34.200 €

Estetica

Strana. A vederla, sembra davvero strana. Massiccia nel corpo centrale, ma non per dimensioni, bensì per la sua struttura. Nel leggerissimo telaio è inserito un “muro” compatto che termina, verso il basso, con quello che potrebbe sembrare uno scarico ma, in realtà, è il motore.

La Livewire di Harley-Davidson
La Livewire di Harley-Davidson

Il telaio stesso è molto diverso dai soliti: a guardarlo sembra un veloce tocco di glassa su un piatto gourmet. Quasi uno schizzo.

Il look tuttavia è ricercato e ricorda le HD originali, vecchie.

I colori:

  • Vivid  black
  • Orange fuse
  • Yellow fuse

Motore & Ciclistica

Scompare, ovviamente, il famosissimo motore a V, e non potrebbe essere altrimenti.

Il motore elettrico a magneti permanenti si posiziona in basso per abbassare ulteriormente il baricentro, cercando la stabilità.

Il telaio è in alluminio pressofuso: quasi evanescente, per garantire maneggevolezza.

Fanale tondo, sella ben imbottita e sellino posteriore per un eventuale passeggero.

La guida è un po’ meno arretrata rispetto alle Harley classiche e, a prima vista, rimanda tanto all’omologa di Borgo: il Diavel.

Niente frizione, niente marcia. Poco più di uno scooter, ma di gran lunga più potente? Non solo, perché la LiveWire stupisce comunque per prestazioni.

Harley Davidson LiweWire orange
Harley Davidson LiweWire
nella sua livrea “orange”

Autonomia e ricarica

La Harley-Davidson LiveWire gode di un’autonomia dichiarata di circa 158 km in uso urbano e 152 km di autonomia nel misto, con frequenti arresti e ripartenze e lunghi tratti rettilinei.

Due i metodi di ricarica:

  • con un caricabatterie di livello 1 e il cavo di alimentazione a bordo, è possibile utilizzare una qualsiasi presa di casa e parcheggiare la moto assieme al telefonino e al pc, durante la notte
  • altrimenti, si può utilizzare una qualsiasi stazione pubblica – le famose “colonnine” – con un fast charger per ottenere una ricarica dell’80% in 40′ o, addirittura, fare il pieno in un’ora.

Questo significa, inevitabilmente, che il rabbocco dell’ultimo minuto quando si è in ritardo per il giro con gli amici non è possibile, nemmeno nel tempo di una sigaretta e un caffè.

Insomma, per non restare a piedi con questa moto è necessario essere previdenti.

Dotazione elettronica e sistema tecnologico

Questa moto appartiene palesemente a un mondo nuovo.

Tra i gingilli di nuova generazione, progettati per la sicurezza del pilota, una serie di acronimi e di nomi, quali il sistema Reflex™ per la protezione del pilota (RDRS):

  • ABS
  • C-ABS: sistema di frenata combinata per bilanciare frenata e carico in curva
  • ELB: electronic linked braking
  • C-ELB: sistema di frenata elettronica ottimizzato in curva che tiene conto dell’angolo di inclinazione della moto
  • C-TCS: controllo trazione ottimizzato in curva
  • DSCS: sistema di controllo dello slittamento con trascinamento della coppia
  • C-DSCS: sistema di controllo dello slittamento con trascinamento della coppia
  • VHC: vehicle hold control per le partenze in salita
  • TPMS: per essere sempre informati sulla pressione degli pneumatici

Non stupisce che poi ad accostarsi alla LW siano i biker più attempati, ingolositi forse da tutte queste facilities.

Un altra chicca è il sistema HD connect: con una semplice connessione internet è possibile “agganciare” la moto attraverso il telefono – e con l’app Harley-Davidson, ca va sans dire -.

È così possibile controllare le funzioni del mezzo o, addirittura, come un “trova il mio smartphone” ricevere segnali in caso di furto o manomissione.

Peccato che dopo il primo anno, questa funzionalità sia a pagamento.

A raccogliere tutte queste informazioni, uno schermo touch da 4,9 pollici a colori, che funge anche da quadro.

In conclusione…

Costa tanto. Troppo e non solo per la bolletta della luce.

I 30.000 e passa euro da sborsare per un prototipo, ben diverso dallo stereotipo della classica HD, potrebbe non convincere e, soprattutto, non attirare i giovani (né i giovanissimi, dato che per guidare questa bestia è necessaria la patente A).

Anche l’H-D Connect Service, dopo il primo anno, è a pagamento e si può dire che sia quasi indispensabile all’uso.

E, infine, il sound. Croce e delizia, gli scarichi Harley sono sempre stati rumorosi, tanto divenirne forse il simbolo – perlomeno auditivo -. Per quanto ci si possa sforzare a creare un motore elettrico rumoroso, gli scarichi di una moto old style non sono replicabili in alcun modo.

Insomma… Cosa è rimasto della vera Harley Davidson? Quindi…

Cui prodest?

Se, invece, da ragazza guardavi “I pronipoti” e non “I Flinstones”, allora la LiveWire è la moto che fa per te.

© 2022, MBEditore - TPFF srl. Riproduzione riservata.


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