Motospia

Esami patente: autoscuole bloccate dagli esaminatori

patente

Ecco un’altra storia di ordinaria burocrazia. Dal 20 maggio il Ministero ha autorizzato la riapertura degli uffici della Motorizzazione e delle autoscuole, dettando poche ore prime le linee guida da seguire per la ripresa delle attività. Ma tutto è ancora in alto mare in molte provincie per la mancanza di direttive precise e anche per l’ostruzionismo degli esaminatori.

Dal 20 maggio doveva riprendere l’attività delle Motorizzazioni Civili e delle autoscuole. Il Ministero ha comunicato le linee guida poche ore prima della riapertura. E naturalmente sono linee guida di massima… Ma ad oggi solo negli uffici provinciali più attivi il lavoro è ripreso in modo accettabile. L’idea iniziale del Ministero era quella di riattivare gli esami di teoria dalla settimana successiva al 20 maggio, e subito dopo almeno gli esami pratici per la patente moto. Per ultimi sarebbero stati lasciati gli esami pratici della patente auto, vista la necessità di avere più di 2 persone all’interno dell’automobile.

Ma ad oggi ci giunge notizia che pochissime autoscuole sono riuscite a programmare esami teorici e pratici per la patente moto.

Emilio Patella, segretario nazionale di UNASCA, ci spiega la situazione per gli esami patente.

Abbiamo chiesto lumi a Emilio Patella, segretario nazionale di UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole Studi Consulenza Automobilistica), il quale ci ha confermato la situazione molto difficile.

esami patente

«Dal 20 maggio — spiega Patella — avremmo dovuto riprendere l’attività, anche se gradualmente. Ma ad oggi posso confermare che stiamo vivendo situazioni difficili per gli esami in molte province. Anche se devo riconoscere che in alcune zone le cose procedono un po’ meglio. Come ad esempio a Sondrio, Bergamo e Torino, dove sono ripresi anche gli esami per la patente B».

«I problemi che riscontriamo — posegue Patella — sono di due tipi. Da un lato il fatto che il Ministero, dopo aver dettato le linee guida all’ultimo momento prima della riapertura del 20 maggio, non ha più sostenuto né con circolari né con direttive, gli uffici della Motorizzazione. Quindi ogni ufficio provinciale fa storia a sé, in base alla professionalità espressa dai singoli dirigenti e alla capacità e alla disponibilità di risorse umane del singolo ufficio». 

«Il secondo problema è quello degli esaminatori. Bisogna premettere che gli esami pratici si svolgono in due sedi: direttamente in motorizzazione negli orari di lavoro standard (10% dei casi) o presso le autoscuole e i campi moto (90% dei casi, in regime di trasferta e di lavoro straordinario per gli esaminatori). Ma gli esaminatori hanno l’obbligo di effettuare esami solo per quelli fatti in Motorizzazione. E in questo momento stiamo registrando, non ovunque, ma in diverse realtà, un certo livello di rifiuti ad effettuare esami fuori sede. Adducendo spesso la scusa della “sicurezza”. Questo atteggiamento ostruzionistico di molti esaminatori compromette ulteriormente una situazione che era già difficile prima del lockdown. Figuriamoci ora con tutto l’arretrato da smaltire… Nei prossimi giorni avremo un incontro al Ministero dove spero di poter far capire la grande quantità di problemi da risolvere per tornare ad una situazione di normalità».

© 2022, MBEditore - TPFF srl. Riproduzione riservata.


Vuoi saperne di più? Di' la tua!

<strong>SCRIVICI</strong>

    acconsento al trattamento dei dati presenti nel form di contatto