Motospia

CON L’USATO RIUSCIRANNO A DISTRUGGERE IL VALORE INTERNAZIONALE DEL MARCHIO EICMA

E’ arrivata la conferma ufficiale, rispetto all’edizione 2017, EICMA il Salone della moto perde un padiglione, saranno solo 6 quelli che ospiteranno la manifestazione da martedì 6 a domenica 11 novembre 2018 nei padiglioni di Fiera Milano a Rho-Pero.

Mentre è confermata la formula dei primi due giorni dedicati a stampa e operatori, ci auguriamo che il nuovo presidente di Eicma Andrea Dell’orto si faccia garante nel permettere l’ingresso solo a operatori (stampa, concessionari e tecnici delle aziende). Prenda esempio da Colonia dove le giornate esclusive di Intermot lo sono veramente e, la stampa e gli operatori possono lavorare indisturbati.

Nel tentativo di incrementare l’occupazione degli spazi, la novità dell’edizione 2018 è un’area dedicata ai concessionari che potranno vendere il proprio usato! Se pagano lo spazio i concessionari dovranno vendere l’usato a un prezzo spropositato, e poi … per vendere prodotti vecchi, più che le fiere sempre utili per vendere il nuovo, meglio le piazze di “strapaese” per non dimenticare che oggi le moto usate si vendono quasi esclusivamente tramite internet, capace di mettere in contatto i privati oppure amplificare in modo esponenziale l’offerta dei negozi e dei concessionari che hanno a disposizione una vetrina per milioni di potenziali clienti, numeri che una fiera non riuscirà mai a proporre.

Confermato lo spazio dedicato alle Ebike, le biciclette a pedalata assistita, nel comunicato stampa di EICMA vengono chiamate da Klaus Davi impropriamente bici elettriche. Le Ebike saranno il naturale sostituto del 50cc per il commuting urbano, e grazie alle nuove e sempre migliori batterie, saranno utilizzabili anche per spostamenti a più lungo raggio. Un veicolo d’accesso alla motorizzazione, che sarà capace di esprimere, come già avviene in alcuni paesi come l’Olanda, numeri da capogiro (nei Paesi Bassi si sono vendute 300.000 Eike su una popolazione di 17 milioni di abitanti, in Germania dove sono 82 milioni si vendono “solo” 700.000 Ebike). E sempre per stare in tema bici, un tempo il Salone le ospitava, ma per il momento sono rimaste solo nel nome, forse non tutti sanno che EICMA è l’acronimo di Esposizione Internazionale del ciclo, motociclo, accessori.

Sarà confermata l’area esterna, anche se ad oggi non è stato diramato alcun comunicato sui contenuti, mentre potrebbe essere la volta buona che gli organizzatori, invece di gestire spettacoli di finte corse/esibizioni, dedicassero gli spazi per test ride, che sono lo strumento preferito dalle Case per vendere le proprie moto, come testimoniano i mille e più eventi che durante l’anno si svolgono in ogni angolo d’Italia.

La campagna pubblicitaria, condivisibile, dice che il nostro Paese è l’unico in grado di sviluppare modelli innovativi di mobilità per il futuro.

Per quanto attiene ad ANCMA/EICMA dobbiamo rimarcare che il corpo dirigente non ha colto la grande occasione di “ripulirsi” con dimissioni di gruppo e contestuale rielezione con nuove regole e mandati dopo le forzate dimissioni dell’ex presidente Montante, a seguito del suo arresto dovuto a coinvolgimenti con la mafia.

Ci auguriamo infine che gli incassi generati dall’esposizione annuale Eicma, interesseranno gli industriali non per accantonarle ma perché vengano spesi per creare una differente e più positiva attenzione nei confronti di quell’opinione pubblica che non conosce i valori che il mezzo motorizzato a due ruote può trasferire nella società di oggi e, ancor di più lo potrà per sviluppare la mobilità di domani.

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