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CAST CM5 CLASSIC LONG TEST: ALL SUMMER TEST

CAST CM5 CLASSIC. Dopo due mesi di uso più o meno quotidiano, possiamo dire la nostra su un prodotto tanto semplice quanto efficace.

I long test prendono tempo e per testare alcuni prodotti è necessario molto tempo, soprattutto se si vedono fare delle comparazioni con altri, che vengono riconosciuti dalla massa come “top di gamma”. Abbiamo cercato di diversificare il più possibile il range di utilizzo del casco, passando dalla città all’autostrada, passando per le campagne: tutti ambienti dove la visibilità laterale è un aspetto fondamentale. Sotto questo punto di vista, Cast CM5 Classic spicca particolarmente, anche confrontandolo con caschi integrali racing che con caschi più turistici. Anche la calzata e la prima impressione che si ha indossando il casco è la stessa che si può avere indossando caschi ben più costosi e blasonati: imbottitura morbida, cuciture non ruvide e buon bilanciamento (la cervicale ringrazia).
L’assenza di protuberanze ed appendici aerodinamiche fa sì che sia con passeggero che da soli, indipendentemente dal mezzo che si guidi, non crei strani fruscii o altrettanti fastidi per udito e per il confort generale. Non si può parlare altrettanto bene della ventilazione interna, che in estate ha mostrato la sua declinazione più racing: poche prese d’aria, a tutto vantaggio dell’aerodinamicità, la cui mancanza si è fatta sentire specialmente a bassa velocità in città.

Cast CM5 Classic
Il Cast CM5 Classic oggetto della prova

Dopo un uso così frequente del Cast CM5 Classic (con conseguente sudata, specialmente in estate e sotto al sole), è sempre consigliabile dare una rinfrescata agli interni, aspetto che è stato oggetto di un nostro piccolo test al fine di verificare la qualità dei materiali interni. I guanciali interni si rimuovono con estrema facilità e si lavano senza problemi. Abbiamo deciso di fare un lavaggio di fino, utilizzando sapone neutro e acqua tiepida: il risultato è stato ottimo e abbiamo notato come i tessuti e l’imbottitura non hanno in alcun modo perso la forma o la loro morbidezza. Anche il rimontaggio è stato un gioco da ragazzi, a conferma dell’ottima qualità anche delle componenti interne.
L’uso intenso del Cast CM5 Classic ci ha permesso di trovare (finalmente) un paio di difetti che lo allontanano dal titolo di “Casco Definitivo”, tra cui l’eccessivo spazio tra la bocca e la parte interna della calotta (qualche insetto piò entrare facilmente anche con visiera abbassata) e il non poter installare un interfono, in quanto la calotta non ha superfici abbastanza lineari per poter incollare la base di appoggio. Il primo difetto è risolvibile installando il pratico sottogola (presente nella scatola), mentre il secondo per alcuni non è affatto un difetto.
Riassumendo il test fino ad ora, abbiamo tra le mani un prodotto veramente valido, semplice ed adatto a quasi tutti i possibili scenari. Il long test continua spedito, nella speranza di un bel temporale estivo, dove potremo capire se anche in condizioni così estreme (alta temperatura e acqua improvvisa possono mettere a dura prova la ventilazione e le guarnizioni del Cast CM5 Classic) il casco orgogliosamente prodotto in Italia saprà portare a casa risultati di tutto rispetto.

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