Arriva la moto che non cade mai e che rimane sempre in piedi grazie ad un sistema Self Balancing che la tiene in equilibrio, sia durante la guida sia quando è ferma. Si chiama Vision Next 100 ed è un’idea di Bmw.
Lo disse Marco Lucchinelli: le moto sono pericolose perché, avendo due ruote, non stanno in piedi da sole. Invece la moto che non cade mai sta arrivando, il prototipo presentato da Bmw potrebbe essere la moto del futuro. Il suo nome è Vision Next 100. Il progetto della casa tedesca prevede che questa avveniristica due ruote non cada mai. Come mai? Il tutto grazie ad un sistema di Self Balancing che la tiene sempre in equilibrio, sia durante la guida che quando è ferma.
Nel video di lancio non è utilizzato il casco dalla bella test driver ma la sicurezza è garantita dalla tuta da supereroe, un elemento di moda ma anche un capo protettivo contro il vento e le intemperie e, qualora necessario, ha una funzione climatica che, a comando, rinfresca o riscalda il guidatore.
La struttura flessibile a nastri della tuta e delle calzature è ispirata ai fasci muscolari ed è in grado di supportare e rilassare attivamente il guidatore, a seconda della situazione di guida. È una tuta intelligente che scambia le informazioni, tra guidatore e veicolo, attraverso il visore, un occhiale per la lettura di dati che copre il campo visivo del pilota e funge inoltre da parabrezza.
Nella guida, a velocità superiore, la zona della nuca dell’abbigliamento del guidatore può essere gonfiata d’aria, così da sostenere la colonna vertebrale cervicale e aumentare il comfort.
Il propulsore è alloggiato al centro del telaio nero. Esso rappresenta un elemento stilistico e, al contempo, una reminiscenza storica: la sua forma ed esecuzione ricorda il tradizionale motore boxer Bmw, ma adesso è la sede dell’unità di propulsione a emissioni zero. La forma del “boxer” varia a seconda della situazione di guida. Allo stato di riposo l’unità aderisce al telaio. Non appena il guidatore parte, il blocco motore fuoriesce lateralmente. Durante la guida esso ottimizza così l’aerodinamica e la protezione della motocicletta contro il maltempo. L’alluminio lucidato mette in scena con raffinatezza la zona del propulsore.
“La Vision Next 100 simbolizza l‘interpretazione di Bmw Group del motociclismo in un mondo interconnesso: un’esperienza analogica in un’era digitale che permetterà di fuggire dalla routine giornaliera. A partire dal momento in cui si sale in moto, si potrà vivere la libertà assoluta .The Great Escape“. Così Edgar Heinrich, responsabile Bmw Motorrad Design, illustra il concetto alla base del veicolo visionario di Bmw Motorrad.
Il telaio triangolare nero della Vision Next 100 si riallaccia intenzionalmente a livello stilistico alla prima motocicletta Bmw, la R32 del 1923, interpretandola però in una chiave nuova, come una scultura funzionale: il telaio unisce la ruota posteriore e la ruota anteriore, descrivendo un’onda dinamica. Non sono visibili né cuscinetti né snodi, la moto appare colata in un pezzo unico.
Chiunque va in moto sa che i motociclisti più vicini alla caduta sono quelli che gareggiano in pista: forse il fascino delle gare sta nel fatto che vince colui che si avvicina di più al limite estremo, oltre il quale si cade. Al contrario, il motociclista di tutti i giorni guida in maniera molto più conservativa: sa che il pericolo di cadere c’è sempre, ma cerca di guidare in modo da allontanare, scongiurare questo rischio, ma nel futuro è previsto l’arrivo di BMW Vision Next 100.