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Yamaha Supertenerè ZE 1200 instancabile crossover

Yamaha Supertenerè ZE 1200 dietro

Supertenerè ZE 1200, una grande incompresa. Crosstourer perfetta inadatta all’off road estremo, manca addirittura una protezione alla coppa dell’olio.

Prima di tutto la Supertenerè ZE 1200 è una bella moto, non c’e’ dubbio che il design sia azzeccato, anche con lei e’ stato come con tante delle ultime proposte del mercato, un quasi amore a prima vista, ma andiamo per gradi.

La provai appena uscita nel 2010 e il bicilindrico parallelo dava affidabilità, ma il peso e  i rapporti lunghi regalavano davvero poco brio…e quindi la scartai subito senza pero’ non far caso alla posizione di guida davvero ben centratata e all’ergonomia in generale, davvero azzeccata per uno alto come me ( 193 cm ).

Yamaha Supertenerè ZE 1200 dietro
Yamaha Supertenerè ZE 1200

Nel 2014 leggo poi in pompa magna la presentazione di un upgrade della Supertenerè ZE 1200 con sospensioni elettroniche e, più che altro incuriosito da queste, faccio la mia solita “follia”: la compro per provarla bene ( nella fattispecie farò 35.000km in 8 mesi..). Ritrovo l’ergonomia perfetta del primo test e diverse interessanti migliorie: un cupolino più protettivo che finalmente si può regolare in istanti, il cruscotto da anonimo diventa bello e oltretutto completissimo e dotato anche di comandi remoti al manubrio per fare quasi tutto (peccato che per staccare il tc bisogna allungare una mano al cruscotto..), comandi al manubrio decisamente affollati anche perché c’e’ l’utilissimo cruise control, manopole riscaldate di serie (tutte le maxienduro dovrebbero averle) sella molto comoda per tutti e due, e regolabile in altezza, ma solo quella del pilota.

Parliamo delle sospensioni elettroniche della Supertenerè ZE 1200, pur non raggiungendo la sofisticatezza di quelle della KTM 1290 sa ( semiattive) hanno efficacissime regolazioni passive e anche in movimento si puo’ passare in un attimo da una moto comodissima ad un assetto da vera sportiva: uno spasso;  ma il vero plus per uno come me che fa turismo e passa spessissimo dalla configurazione da solo a due persone o due persone piu’ bagaglio e’ il precarico modificabile.

L’abs non e’ disinseribile e nonostante la Supertenerè ZE 1200 sia molto pesante, ma anche molto valida nel fuoristrada turistico, non ho mai avvertito la necessità di scollegarlo.. perchè si comportava sempre in maniera sincera. Il Traction control avrei preferito poterlo staccare definitivamente, purtroppo sulla Supertenerè ZE 1200 ogni volta che riaccendi la moto devi ripetere l’operazione (come non dimenticare la pista f899 in Islanda con 43 guadi avanti e 43 all’indietro),  proprio prima di un guado mi sono fermato a fumare una sigaretta e ripartendo ho dimenticato di ristaccare il tc….risultato mi sono piantato in mezzo ad un guado lungo 30 mt con una bella corrente….solo le gambe lunghe e una certa prontezza di riflessi ( culo) mi hanno salvato dall’annegamento.

Il serbatoio ha una discreta capacità con 23 litri e complice il consumo davvero eccellente per un 1200 ( da 18 a 22 le medie che facevo) ho raramente rifornito prima dei 400 km, l’autonomia e’ notevole.

Yamaha Supertenerè ZE 1200 dietro
Yamaha Supertenerè ZE 1200 dietro

Cosa manca

Cosa manca per essere perfetta? Forse l’eccessiva giapponesita’ nel progetto che manca di personalità: mi spiego meglio il motore e’ eccellente ma non vibra non fa rumore, semplicemente va… ma  un qualsiasi v2 lo surclassa. Il cardano da parte sua e’ come non averlo, sembra una catena. Dove va in imbarazzo sono le manovre a bassissima velocità che sia fuoristrada o strada il peso si fa sentire, ma se cercate una GT che vi porti ovunque chiedendo poca benzina e poca manutenzione la Supertenerè ZE 1200 è la moto che fa per voi. Preparatevi a spendere per un paracoppa, se lo sono dimenticati. Basta uno sterrato, e un banale sasso appuntito che ti buca il filtro dell’olio, e son dolori… evitabili con una protezione in plastica dal costo industriale di 5 euro…

Le borse originali che avevo preso le ho cambiate subito, se da una parte le originali hanno un ingombro davvero buono dall’altro hanno una capienza insufficiente per il turismo a largo raggio, soprattutto in coppia. Ho preferito le Mytech, davvero un bel passo avanti.

Una nota sul comando del cambio con eccentrico a doppio snodo: dopo tanti km di sterrati in Islanda il cambio era diventato impreciso e duro… una breve ricerca in rete…. un po’ di WD40 sugli snodi e in un attimo e’ tornato l’ottimo cambio di burro.

 

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