Nella verde Germania metà dell’elettricità è prodotta da carbone!
Il recente studio pubblicato dal CESifo Group di Monaco di Baviera è una fotografia esatta dell’evoluzione dei veicoli elettrici. E del variare dell’inquinamento a seconda di come li si utilizza. Le notizie che si leggono al riguardo però non sono sempre esatte.
C’è chi si informa, conosce la realtà dello stato dei fatti ed è in grado di modificare il proprio punto di vista a seconda dell’attendibilità delle fonti e delle notizie riportate. Poi però c’è anche chi è influenzabile da qualsiasi “discorso da bar”, subito pronto a parlar male di qualcosa di non conosciuto ma su cui sono state gettate ombre. Questo tipo di persona è esattamente quello a cui punta chi in questi giorni scrive articoli con titoli come “Le automobili elettriche sono più inquinanti dei motori diesel moderni“.
Lo studio

Nonostante i risultati siano chiari e ben circostanziati la diffusione dello stesso è, in molti casi, tendenziosa. Il risultato ottenuto dallo studio rivela che la Tesla ha prodotto fra i 155 e i 188 g/kg di CO2 mentre la Mercedes C 220 d massimo 141 g/km. Lo studio ha considerato non solo l’utilizzo delle due auto, ma anche la fase di produzione e distribuzione del carburante per la berlina di Affalterbach e delle batterie per la Tesla Model 3. Fino a qui il risultato parrebbe dar ragione agli allarmisti.
La postilla
I più dimenticano però di specificare che questi dati sono validi per la Germania, e possono variare da paese a paese e a seconda di come viene prodotta l’energia elettrica. Difatti questi valori sono dovuti al fatto che ad oggi in Germania il 45,6% dell’energia elettrica viene prodotta tramite centrali a carbone mentre un’altra parte tramite pannelli fotovoltaici (7,2%) e pale eoliche (17,6%).
Spirito critico, prima di quello denigratorio
La domanda che c’è dunque bisogno di porsi prima di parlare per sentito dire è la seguente: “Cosa succede utilizzando energia composta da un mix energetico più green, magari con la maggior parte delle fonti rinnovabili?”. L’Italia è un paese molto soleggiato, con correnti d’aria e corsi d’acqua ben distribuiti. L’obiettivo è raggiungibile senza troppi sforzi. Per non parlare delle casistiche di chi ha il fotovoltaico a casa, per i quali è giusto stimare un mix energetico composto al 90% da fonti rinnovabili.
Ma soprattutto, anche considerando un valore globale di inquinamento di poco inferiore agli omologhi termici… preferite portare a scuola i vostri figli stando dietro a 10 scooter che bruciano olio e benzina o a 10 scooter elettrici?
Forse non sarà la soluzione definitiva, ma quella dei veicoli elettrici è senza dubbio un’evoluzione rispetto al passato.
