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OBBLIGO ASSICURAZIONE CON MOTO FERMA: AUMENTA LA SPESA Il blocco alla sospensione dell' assicurazione peserà sulle tasche dei motociclisti

assicurazione moto ferma

Dal 2023 sarà obbligatoria l’ assicurazione sulla moto anche se ferma e posteggiata in area privata.

E’ notizia di pochi giorni fa, ma molte sono le domande che automobilisti, ma soprattutto motociclisti, si stanno facendo.

Il settore motociclistico è quello più abituato alla sospensione della polizza assicurativa, in particolar modo nelle regioni settentrionali. Il clima invernale rigido e con numerosi eventi atmosferici limitano notevolmente la guida della propria due ruote, convincendo molti motociclisti a fermare il mezzo. E quindi sospendere l’ assicurazione.

Secondo il parere della Corte di Giustizia UE, oggetto dell’ RC è l’ utilizzo del veicolo per il trasporto di cose e persone. E poco importa se è fermo, indistintamente su suolo pubblico o privato.

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Quanto spenderemo in più?

Il portale Facile.it ha calcolato che la nuova norma comporterà un aumento di circa 65€ medi a semestre per il motociclista. La mancata sospensione, infatti, si tradurrà in mancato risparmio. E questi soldi peseranno agli appassionati delle due ruote.

Considerando che il premio medio dell’ assicurazione moto è di circa 194,62 euro (senza garanzia accessorie quali tutela legale, assistenza stradale, ecc.), sospendere la polizza comportava un risparmio di circa 15 euro per ogni mese di sospensione.

Come dicevamo molti motociclisti fermano il proprio mezzo in inverno per almeno 4 mesi, con un risparmio di 60€ circa. Potendo poi riattivare la RC e utilizzare i mesi “congelati” sul nuovo anno, capirete come la nuova norma incida non poco sulle tasche dei motociclisti.

Dalle prima valutazioni pare che la spesa salirà in particolare per Campania, Lazio e Calabria, fino a toccare punte di mancato risparmio oltre i 100€ all’ anno.

Chi potrà non pagare l’ assicurazione?

Saranno esenti esente dall’obbligo di copertura assicurativa quei veicoli che risulteranno “ufficialmente” ritirati. Ossia radiati o demoliti con restituzione delle targhe.  Per assurdo, mezzi in attesa di demolizione, saranno comunque soggetti all’ obbligo di assicurazione.

Grandi perplessità anche per i possessori di moto e mezzi storici, che solitamente gli appassionati conservano per passione o valori affettivi ma che non vengono utilizzati se non sporadicamente.

Nebuloso anche come ci si dovrà comportare per chi avrà moto ferma per guasto o in riparazione o manutenzione.

Grandi incognite dunque che si spera verranno dipanate entro il 2023, anno di attuazione della normativa europea.

Nel mentre, dopo aver appreso quasi in sordina di questa notizia, ci prepariamo ad una nuova stangata: dal 1° novembre 2021 saranno operativi gli aumenti delle tariffe nazionali per le revisioni dei mezzi, con un rincaro tra il 18 ed il 22% circa della tariffa base.

Come se gli aumenti della benzina non bastassero a pesare sul nostro portafogli. Mala (et pretiosa)  tempora currunt.

 

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