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Nuova Guzzi V7: carattere e autenticità

La nuova Guzzi V7 è una moto in cui tradizione e innovazione, carattere e autenticità si fondono in un’anima nobile.

Moto Guzzi V7
International Launch V7

Piaggio celebra i cento anni di Moto Guzzi lanciando sul mercato una nuova moto dalla solida tradizione. La nuova Guzzi V7 ha una sua storia da raccontare, nata col suo primo esemplare nel lontano 1967. Questa moto è una nuova e importante tappa evolutiva nella storia della V7, incarnando oggi l’anima della motocicletta classica italiana nel mondo. Il suo rinnovamento è così profondo che scompare la numerazione progressiva in numeri romani che aveva caratterizzato le varie evoluzione del modello dal suo ritorno sul mercato nel 2007.

IL PRIMO SGUARDO

E’ il primo giorno dell’International Launch. Di buon mattino con i colleghi giornalisti venuti da mezza Europa si esce sul patio, subito dopo la prima colazione a Villa Grazioli , location scelta da Piaggio  ai castelli romani per presentare la nuova nata in casa Guzzi.  L’obiettivo è guardare da vicino le caratteristiche dei diversi modelli e fotografarne i particolari prima di iniziare il tour della giornata.

La osservi e te ne innamori per quel mix di modernità e classicità che scorgi nei particolari. 

Guzzi V7 Stone

La conformazione della sella,  il nuovo design dei due tubi di scarico bassi, il faro anteriore full led che delinea la sagoma dell’aquila di Moto Guzzi, gli ammortizzatori sotto la sella sono lì a suggerirti quanto l’esperienza di mezzo secolo si sia concentrata in un modello così intrigante e curato.

TRADIZIONE NELLE FORME E INNOVAZIONE NELLA SOSTANZA

Mi colpisce la nuova strumentazione che coniuga tradizione nelle forme e l’innovazione nella sostanza. La piattaforma multimediale Moto Guzzi MIA  consente anche di collegare lo smartphone alla motocicletta per riprodurre musica e inviare/ricevere telefonate tramite l’interfono nel casco e per l’accesso a molte informazioni utili al viaggio.

Il baricentro basso, la sella alta 78 centimetri e il peso a secco di 198 chili fanno di questa moto un must per le ragazze che vogliono affidarsi alla solida tradizione meccanica, ergonomica e tecnica della Casa Madre Guzzi, senza rinunciare all’innovatività anche tecnologica.

Continuo ad osservarla anche se fremo per saltare in sella. Una moto con così tanta tradizione racchiude anche nello stile e nell’eleganza il meglio che Guzzi abbia finora ideato. Dal primo sguardo mi accorgo che il nuovo motore della “otto e mezzo” di Mandello non si contraddistingue solo per le sue prestazioni e per la classica forma a V, ma anche per la trasmissione a giunto cardanico (niente catena da ingrassare ragazze!) e per i suoi eleganti tubi di scarico che rendono la moto di  raffinatezza e classe superiori.

IN SELLA, SENSAZIONI

Monto in sella e sento già di essere più che padrona di questo gioiello di casa Guzzi. Con i piedi ben piantati in terra, ginocchia lievemente piegate, la faccio oscillare lentamente, muovendo il bacino. Docile, si muove leggera a destra e a sinistra e sento già che potrò cavalcarla senza nessuna difficoltà. Guardo dall’alto della mia posizione seduta in sella verso il basso: il bicilindrico trasversale a V – l’unico al mondo con questa configurazione – non è affatto ingombrante ed è armonico col tutto. Metto in moto, non accelero, e il sound del motore mi affascina. Un rombo morbido e pieno, non ingombrante, me la rende subito amica. Ingrano la prima, un filo di gas e lei va, tranquilla, pronta a portarmi in giro per farmi scoprire il suo carattere.

LA PARTENZA SU FONDO SCONNESSO

Il lungo vialetto d’uscita di Villa Grazioli, dal fondo abbastanza sconnesso, mi fa apprezzare immediatamente il sistema di sospensione posteriore e l’escursione della forcella telescopica idraulica anteriore. È notevole il comfort di marcia. Il sistema mostra subito un’alta capacità di assorbimento delle imperfezioni stradali, restituendo una risposta più progressiva e controllata in ogni situazione. Anche passando sui dissuasori di velocità e atterrando subito dopo dentro le buche del vecchio e asfalto del vialetto la moto si comporta benissimo. Carattere e autenticità della nuova Guzzi V7 sono già presenti, reali e pervasivi.

SU STRADA NOBILE, COMODA E INTRIGANTE

Seconda, terza, quarta, entra subito in coppia, il cambio è un gioiello di tecnologia: pulito, fluido non lo senti sotto il piede, né fa rumore. È un piacere guidare questa V7 su strada, comincio a salire tra le colline e mi accorgo di sorridere. Ha carattere questa piccola di Casa Guzzi: quando vuole (anzi, quando voglio) tira fuori il suo sprint appena apro un filo di gas e sguscia via, svicolando morbidamente ma con grinta tra le disconnessioni dell’asfalto, obbedendo docilmente ai minimi movimenti che faccio per guidarla. Il piacere di guida è al massimo, la sento affidabile e questo mi dà sicurezza e aumenta il mio divertimento. La nuova coppia di ammortizzatori sotto la sella lavora abbastanza bene, sono belli da vedere e soprattutto garantiscono un maggiore confort di guida anche al passeggero che può godere di una sella leggermente rialzata.

Con i suoi 65 cavalli questa “otto e mezzo” comincia da subito a mostre tutto il suo carattere e la sua grinta su per le salite tortuose tra le colline dei monti Albani.

Profumi di campagna, sole e la regina italiana delle motociclette classiche  mi regala sensazioni di guida che non mi aspettavo. Non vibra nemmeno quando la tiri al massimo dei giri, probabilmente anche grazie agli innovativi supporti per le pedane del pilota. Non si percepiscono vibrazioni e dopo una giornata di guida non hai nemmeno quella sensazione di “piedi e mani formicolanti”. La triangolazione sella-manubrio-pedane vanta quote e proporzioni ideali per le ragazze di qualsiasi statura.

La sella bassa, l’indovinato posizionamento delle pedane in alluminio, la giusta distanza e la lunghezza del manubrio  fanno infatti di questa entry level una moto comoda e maneggevole.

Anche le ragazze con meno esperienza possono tranquillamente guidare con il massimo del confort, della sicurezza e, quindi, del divertimento.

IL MOTORE

Su questa moto la potenza massima è accresciuta del 25%. La Guzzi V7 passa dai precedenti 52 CV agli attuali 65 CV. Notevolmente incrementata è anche la coppia massima che passa da 60 Nm a 4250 giri/min al valore di 73 Nm a 5000 giri/min, con più dell’80% della coppia disponibile già a 3000 giri/min.

Debutta un nuovo motore Guzzi, costruito a Mandello, che garantisce migliori prestazioni e una maggiore efficienza generale.

Nessuna vibrazione, marcia fluida a bassi come ad alti giri te la dicono lunga anche sulla lubrificazione del motore. Funziona a carter semi secco e utilizza due pompe coassiali (una di mandata e l’altra di recupero dell’olio) che garantiscono una lubrificazione ottimale. Questo motore è più potente e pulito rispetto al motore della precedente V7 e consuma anche meno. Permette infatti un’autonomia superiore ai 400 km con un pieno, grazie al serbatoio dalla capacità di 21 litri.

Per le neofite è sempre disponibile la versione depotenziata, in linea con le limitazioni della patente A2, ideale, appunto, per le nuove Guzziste che possono contare anche su peso e dimensioni ridotti e sulla generale facilità di guida di V7.

IL CAMBIO E LA TRASMISSIONE

Ho trovato il cambio fluido e preciso. La frizione a secco e un inedito sistema di sincronizzazione permettono di ridurre al minimo il rumore negli innesti ed il gioco della trasmissione, soprattutto della prima marcia. La trasmissione finale si affida a un albero cardanico che garantisce solidità e affidabilità nella gestione della gran coppia fornita dal bicilindrico.

SICUREZZA

La casa di Mandello garantisce di serie sulla V7 l’ABS. Per chi non è ancora molto pratica alla guida, l’ABS evita il bloccaggio improvviso delle ruote soprattutto quando si “pinza” utilizzando il freno davanti con la “pancia” e non con la “testa”. Di serie anche il controllo di trazione MGCT (Moto Guzzi Controllo Trazione). E’ un sistema che scongiura lo slittamento della ruota posteriore in accelerazione. Mi è piaciuta molto una caratteristica del MGCT: è regolabile su due livelli di intervento, uno più conservativo e ideale quando l’aderenza è precaria (ad esempio per via dell’asfalto bagnato o scivoloso) e l’altro studiato per assecondare la guida emozionante su asfalto asciutto in sicurezza.

Una moto è affidabile quando ti consente di viaggiare in sicurezza. Solo allora il carattere e l’autenticità di una moto la rendono davvero travolgente ed entusiasmante, come la nuova Guzzi V7.

CARATTERE E AUTENTICITÀ NELLE VERSIONI DELLA NUOVA V7

La V7 Special Blu Formale

Guzzi V7 Special

La versione Special, classica ed elegante, offre numerosi particolari cromati e grafiche decisamente lucide che l’avvicinano di più allo spirito del modello originario. Il nuovo maniglione d’appiglio in acciaio cromato per il passeggero e la coppia di tubi di scarico cromati danno alla Guzzi V7 Special quelle caratteristiche di eleganza e solidità, carattere e autenticità che difficilmente sono presenti in altre moto italiane. Il proiettore alogeno anteriore, come nelle versioni precedenti, è tondo e due tondi racchiudono la strumentazione analogica. Le varianti cromatiche Blu Formale e Grigio Casual sono comunque impreziosite da una sella marrone che completa la gradevolezza estetica di questo piccolo gioiello.

Guzzi V7 Centenario

Guzzi V7 Stone

La V7 Stone è particolarmente trendy grazie alla presenza di colorazioni satinate: nero ruvido, azzurro ghiaccio e arancione rame. Tutte le rifiniture della moto sostituiscono le cromature della Special col nero satinato. La speciale grafica del centenario, commemorativa dei primi cento anni di vita del marchio lariano nato nel 1921, customizza la V7 Stone Centenario rendendola davvero unica.

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