Giulia Spagnuolo
Vanguard Clothing ha selezionato alcuni preparatori del nord Europa commissionando il progetto di una special su base Guzzi V85TT. Le moto proposte sono state votate dai clienti Vanguard. Ha vinto questa bella scrambler ideata da LM Creations.
Tutte le Moto Guzzi hanno un carattere stilistico già molto forte nel prodotto di serie. Difficile immaginare qualcosa di più anche volendole personalizzare. A maggior ragione questo è valido per l’ultima nata della Casa di Mandello, la V85TT. Eppure Luuc Muis, (LM Creations) è riuscito a fare un eccellente lavoro con la sua V85TT realizzata per il marchio di abbigliamento maschile olandese Vanguard Clothing.
Luuc ha ottenuto il progetto V85TT dopo aver vinto un concorso di design gestito da Vanguard. Avevano selezionato una manciata di customizzatori nella regione del Benelux. Ad ognuno hanno chiesto di proporre una personale interpretazione della V85TT che volevano utilizzare per la loro nuova campagna promozionale. Quindi hanno chiesto al pubblico di votare i loro preferiti. Luuc ha vinto questo contest con la sua proposta. che poi ha dovuto realizzare!
«Quando ho ricevuto la Moto Guzzi — spiega Luuc —, l’ho subito guidata fino alla prima strada sterrata che ho trovato (pioveva quel giorno) e l’ho provata. Volevo aggiungere anche un po’ più di divertimento alla moto. Era abbastanza docile e l’elettronica della moto prende il sopravvento un po’ troppo per i miei gusti quando cerchi di derapare in uscita di curva».
Luuc ha montato un set di Pirelli Scorpion STR Rally e un ammortizzatore posteriore personalizzato completamente regolabile di TFX Suspension. Successivamente, Luuc ha modificato l’elettronica per disattivare il controllo della trazione e l’ABS.
Poi è iniziato il lavoro pesante sulla carrozzeria
In realtà, Luuc non ha dovuto apportare grandi modifiche alla parte posteriore del telaio per realizzare le forme che stava cercando. «Il 95% del telaio è ancora di serie — afferma —. Ora il posteriore ha un aspetto simile a un paraurti, ed è anche un ottimo appiglio per tirarla fuori dal fango se necessario».
Ssopra il telaio ausiliario c’è una sella personalizzata. Ha un foro per inserire la chiave, in modo da poter accedere al serbatoio del carburante, che si trova sotto la sella. Luuc ha fabbricato da zero una serbatoio in acciaio, montandolo con inserti in gomma sul telaio e riutilizzando la pompa del carburante di serie.
Ciò gli ha lasciato spazio per le sue idee stilistiche sulla parte anteriore, dove due pannelli di plastica sul modello di serie coprivano il serbatoio del carburante e l’air box di serie. Prima di tutto, l’aspirazione è stata capovolta. E i corpi farfallati sono stati spostati tra i cilindri. Quindi Luuc ha costruito un telaietto con fili di metallo e un modello di carta, prima di dare forma definitiva alla nuova struttura del finto serbatoio.
La parte più caratterizzante è il nuovo finto serbatoio con intarsi in legno.
Il design di questo componente è sorprendente, con una sezione vuota nel mezzo per aggiungere più leggerezza visiva. La finitura ha un intarsio di trucioli di quercia e noce e pezzi di fibra di carbonio, incastonati in una resina.
«L’idea alla base del legno è che questo faceva parte della nuova linea di prodotti Vanguard — spiega Luuc —, e doveva essere integrato nella moto. Sugli intarsi ci sono anche due loghi Vanguard fatti a mano in bronzo, realizzati da Lisa Stolle, un’amica e artista di gioielli locale».
Il kit carrozzeria è rifinito con un portafaro e un parafango anteriore progettati per abbinarsi ai paramani originali della Guzzi. Luuc li ha realizzati in stampa 3D. Con la stessa tecnica ha anche realizzato i coperchi dei bilancieri sulla testa. Altri aggiornamenti includono il nuovo manubrio e relativi riser, le manopole, un tachimetro Motogadget e fari a LED. Lo scarico è un Akrapovič modificato. Infine ha costruito una piastra paramotore inferiore.
Piper
Cesare Sasso
