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Moto connessa: prossima frontiera Honda sono i sentimenti del pilota

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L’uso di dispositivi “connessi” sta entrando sempre più nella nostra vita quotidiana. La loro diffusione ha preso il via dalle nostre case, dove sono già presenti già molti “assistenti domestici”. Ora una domanda di brevetto Honda ci fa capire che è solo questione di tempo prima che questo nuovo stile di vita entri in azione anche sulle due ruote…

Sebbene possa sembrare un discorso prematuro, Honda sta già pensando e lavorando alla realizzazione della Moto connessa. La prova è in una domanda di brevetto recentemente depositata dal colosso di Tokyo. In questo brevetto si ipotizza come gli elettrodomestici e tutti i dispositivi casalinghi già connessi potrebbero trasferire alla nostra moto  informazioni sul nostro stato emotivo. E se il nostro stato, in base ai dati elaborati dagli algoritmi del sistema, dovesse risultare “pericoloso” la moto potrebbe agire in autonomia per evitarci qualche pericolo. Potrebbe, in teoria, limitare le prestazioni se, ad esempio, il nostro televisore o il nostro frigorifero hanno comunicato uno stato di rabbia o frustrazione.

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LO schema delle possibili azioni che la moto potrebbe effettuare in autonomia in base ai dati elaborati dagli altri dispositivi.

Secondo la domanda di brevetto di Honda — intitolata “Dispositivo di induzione delle emozioni e sistema di induzione delle emozioni” —,  l’idea è che la motocicletta del futuro avrà una Intelligenza Artificiale incorporata. Il sistema è descritto come una “personalità di servizio”. Sembra Insomma che Honda stia parlando di qualcosa di simile al maggiordomo del computer “Jarvis” di Iron Man. Il documento dice “Una motocicletta include una personalità individuale che è configurata sulla base di informazioni su un utente da una pluralità di prodotti associati all’utente, collegati a una rete di comunicazione …”

La nuova sfida è creare algoritmi che possano interpretare le emozioni mentre guidi la moto connessa.

Continua spiegando che la rete potrebbe includere un’auto, una TV, un aspirapolvere, un frigorifero e persino una cuociriso (…non dimentichiamoci che Honda è giapponese ). L’idea del dispositivo collegato che aiuta la vita di tutti i giorni non è uno nuova. Sentiamo parlare da tempo di frigoriferi che ci diranno quando fare la spesa o ci daranno ricette basate su ciò che contengono. Ma l’idea di provare a valutare il nostro stato emotivo è un altro step.

Non è facile capire come un frigorifero o una TV saranno in grado di giudicare se sei felice o triste. Magari dal modo in cui apri il primo o dai programmi che guardi nella seconda? Più facile è capire che un’auto (o una moto) potrebbero interpretare l’uso aggressivo dei comandi come “rabbia”. Allo stesso modo, un assistente a comando vocale (si pensi ad Amazon Alexa, Google Assistant o Siri di Apple) potrebbe essere in grado di giudicare il nostro umore in futuro dalla nostra voce.

Secondo la domanda di brevetto Honda, tutti questi dispositivi collegati potrebbero creare un quadro del nostro comportamento standard ed essere quindi in grado di valutare le emozioni in base anche a lievi deviazioni dalla norma.

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