Dopo gli autovelox, i tutor e i radar, altre tecnologie stanno prendendo piede in alcuni Paesi europei per controllare le violazioni al codice della strada. In Spagna sono già operativi i droni contro gli eccessi di velocità.
Il rispetto del codice della strada è un problema sempre più sentito in tutti i Paesi europei. Al crescere del traffico, aumentano i rischi causati da chi eccede con la velocità o commette altre infrazioni. Conosciamo già a tempo ogni tipo di autovelox e tutor. Ma questi sistemi sono fissi, e quindi facilmente riconoscibili da chi può avere “voglia” di commettere un’infrazione. In Spagna hanno escogitato un nuovo modo per monitorare il traffico senza dare nell’occhio. Utilizzando i droni! La Direccion General de Trafico (DGT) ha infatti schierato più di 39 droni di sorveglianza in tutta la Spagna.
Sebbene questi droni siano stati utilizzati principalmente dalla polizia locale per cercare e rilevare attività pericolose e/o illegali, questo non vuol dire che i droni non possano essere adottati anche per rilevare violazioni del traffico. Infatti, i droni attualmente utilizzati dalla Guardia Civile sono dotati di potenti telecamere in grado di visualizzare la targa. Questi droni, quindi possono essere facilmente configurati per monitorare e rilevare infrazioni stradali minori come eccesso di velocità e cinture di sicurezza non indossate.
Al fine di ottimizzare l’uso di questi droni di sorveglianza, la DGT ha formato un totale di 35 piloti di droni e 60 operatori di ripresa. A seconda del modello del drone, il pilota può anche fungere da operatore di ripresa.
Il modello di drone più popolare in uso dal DGT è il Thyra V109, che è persino dotato di una funzione di tracciamento automatico del veicolo. Lavora a un’altitudine di 120 metri. Quindi è praticamente invisibile a chi guida.