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La francese UTAC CERAM lavora per la nostra sicurezza Allo studio sistemi di aiuto alla guida sempre più evoluti

UTAC CERAM

I sistemi di assistenza alla guida hanno raggiunto giù un grande livello di sofisticazione. E cominciano a diffondersi anche sulle moto. In Francia la UTAC CERAM studia i sistemi ADAS (Advanced Driving Support System) – AD (Autonomous Driving) per creare maggiore integrazione fra auto e moto.

I sistemi di assistenza alla guida, come ad esempio il rilevamento dei punti ciechi, sono ormai abbastanza diffusi nel settore automobilistico. Ed ora comincia a diffondersi anche fra le moto. Come ad esempio nella Ducati Multistrada V4 S, la prima motocicletta a implementare questa tecnologia nel 2021. Ma mentre i dispositivi di monitoraggio avvisano i conducenti delle auto e i motociclisti dei potenziali pericoli, gli stessi sistemi lasciano ancora spazio all’errore umano. Le nuove tecnologie veicolo-veicolo (le cosiddette V2V) e veicolo-tutto (siglate V2X) mirano a colmare questa mancanza e quindi ad aumentare la sicurezza stradale. L’Unione tecnica francese per i test e la ricerca sulla mobilità di automobili, motocicli e biciclette (UTAC CERAM) ha recentemente acquisito la società britannica di test sui veicoli Millbrook, ed entrambe le aziende lavoreranno sul nuovo sistema ADAS-AD di tipo V2X dando priorità alla sicurezza delle motociclette.

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«Il V2X ha un grande potenziale in termini di sicurezza stradale per i motociclisti», ha osservato Théo Charbonneau, Project Activity Manager di UTAC CERAM Millbrook. «La particolarità dei sistemi V2X sta nella sua capacità di percepire le moto nel flusso del traffico in modo da informare i veicoli circostanti».

L’ADAS-AD allo studio  non si limita a informare gli utenti e lasciarli liberi di reagire, ma prende il sopravvento se il conducente non presta attenzione agli avvisi del sistema. In scenari di incidente comuni, come un’auto che svolta davanti a una motocicletta, il sistema invia un avviso e aziona i freni se il guidatore dell’auto non interviene.

Al contrario, una moto equipaggiata con lo stesso sistema V2X non interviene automaticamente nella stessa situazione. Questo perché le moto non sono veicoli autobilancianti e l’azionamento automatico dei freni potrebbe causare più problemi al pilota di quelli che eventualmente risolverebbe.

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