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Indian: richiamo per la Challenger 2020 dopo una campagna anti Harley

richiamo challenger

Ricordate la “simpatica” iniziativa della Indian, che poco prima del blocco mondiale per il coronavirus aveva lanciato una sfida diretta alla Harley Davidson consentendo agli utenti di confrontare direttamente su strada la sua nuova Challenger alla Harley Road Glide? Ebbene, per ironia della sorte, ora ha emesso un richiamo per problemi tecnici proprio sulla Challenger!

Indian Motorcycle ha emesso negli USA un richiamo su un certo numero di nuove Challenger a causa di un possibile problema del  motore.

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Secondo le informazioni pubblicate dall’NHTSA, circa l’1% delle 616 unità della nuova Indian Challenger 2020 potrebbe essere interessato dal problema. Ecco i dettagli di questo richiamo.

Nel richiamo la Indian dichiara che su alcune Challenger il cuscinetto dell’albero di uscita del motore potrebbe non essere stato lubrificato durante il montaggio. Ciò potrebbe comportare un malfunzionamento del cuscinetto e una improvvisa decelerazione che, nei casi più estremi, potrebbe causare un incidente. 

Secondo la Indian, se il veicolo dovesse presentare il difetto, lo farà a un chilometraggio molto basso. Il produttore spiega che le motociclette interessate non sono state sottoposte a un controllo di qualità e sono state prodotte prima che il problema fosse segnalato e sistemato a livello di produzione.

Indian consiglia ai possessori di una Challenger del 2020 con meno di 50 miglia sul contachilometri di non usare la propria moto. Dovrebbero prendere accordi con un concessionario locale che lubrificherà adeguatamente il cuscinetto e farà tutte le riparazioni necessarie. Sia il servizio che il trasporto del veicolo saranno eseguiti gratuitamente per il proprietario.

I proprietari di veicoli con più di 50 miglia sul contachilometri possono invece inviare una segnalazione online tramite un portale dedicato. Oppure possono contattare il proprio rivenditore. Non sarà richiesta alcuna ulteriore azione da parte loro. Il richiamo è iniziato il 3 aprile 2020.

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