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HARLEY DAVIDSON SPORT GLIDE, PLANARE SULL’ASFALTO

 

Una settimana in sella alla novità 2018 della Casa di Milwaukee, la Sport Glide, uno dei modelli più versatili e affascinanti della gamma H-D. Facile, immediata e nonostante la stazza di tutto rispetto, leggera!

Sport Glide

Nel 2017 Harley Davidson, spesso tacciata di essere troppo conservativa, ha dato un grande segnale di rinnovamento, un cambiamento radicale dando prova di saper stare al passo coi tempi, riuscendo a far sognare ancora di più gli appassionati del Brand. Così è stato dato il via ad una vera e propria rivoluzione dei modelli: le Dyna, profondamente rivisitate, sono state assorbite dalla famiglia Softail. Otto nuovi modelli sono stati lanciati sul mercato grazie ad un nuovo telaio, nuove forcelle, ammortizzatori e un motore V-Twin da capogiro. Parliamo di Fat Boy, Heritage Classic, Low Rider, Slim, Deluxe, Breakout, Fat Bob e Street Bob.
Il nono ed ultimo modello lanciato è la Sport Glide che presenta una combinazione davvero accattivante di tecnologia e stile. Come per tutta la famiglia il nuovo telaio, più leggero e rigido, migliora di molto l’esperienza di guida e mi ha permesso di guidarla fin da subito senza esitazioni, sia nei rettilinei a gas aperto che nei cambi di direzione, alternando le due anime di questa moto che sa essere sia docile che molto, molto aggressiva.

Sport Glide
Harley-Davidson Sport Glide

Mi è piaciuta moltissimo l’idea di donarle una doppia anima, infatti non è solo una moto touring perchè una volta sganciato il parabrezza (semplicemente azionando due leve che l’agganciano agli steli della forcella) e le borse laterali di serie a sgancio rapido, diventa un’aggressiva factory-custom cruiser.
Nuovo anche il motore, il nuovo Milwaukee-Eight 107 V-Twin da 1.745cc (più grande di quello di un auto, ma non fatevi intimorire dai numeri) offre una spinta in accelerazione veramente interessante, mai sentita prima su nessun modello touring HD.

IL MOTORE
Il nuovo Milwaukee-Eight 107 beneficia di un rinnovato sistema di fissaggio al telaio, e grazie a nuovi agganci, nuovi gommini ed un secondo contralbero di bilanciamento, diminuiscono le vibrazioni aumentando il comfort per il guidatore, certo non si tratta di un azzeramento ma rispetto ai modelli precedenti quasi non si avvertono più. Ma non temete amiche del sound H-D, nonostante tutte le modifiche la rombante colonna sonora Harley è stata perfettamente mantenuta!
I consumi si confermano prossimi a quelli dichiarati dalla Casa (5,3 litri per 100 chilometri) e grazie al serbatoio da 18,9 litri ci concede un’autonomia di tutto rispetto, oltre 330 Km, ma sempre a seconda di come si usa la “manetta”, perché quando apri il gas i consumi cambiano e il raggio d’azione si riduce sensibilmente.

STRUTTURA, TELAIO E SOSPENSIONE
Cerco sempre una parola che racchiuda il primo pensiero che faccio appena ritiro una moto per un test ride. Nel caso della Sport Glide è stata: “leggera!”.
Eh si, perché nonostante la sua fiera presenza da Softail (317 kg dichiarati in ordine di marcia), grazie anche al nuovo telaio studiato per aumentarne le prestazioni, la Sport Glide si lascia guidare con estrema facilità, risultando agile nel traffico cittadino e, nonostante le dimensioni importanti, è lunga 2.325 mm e l’interasse è di 1.625mm, fluida anche nelle strade di montagna.
Le nuove sospensioni sono ottime e riescono ad assorbire le asperità anche dell’asfalto più dissestato senza problemi, un plus non indifferente per chi come me ama cercare le stradine secondarie, meglio se in montagna.
Il reparto sospensioni presenta la sportiveggiante forcella a steli rovesciati con steli da 43 mm e un singolo ammortizzatore posteriore regolabile in precarico tramite un dispositivo di regolazione remoto azionato idraulicamente, visibile sul lato destro della moto.

Sport Glide
Il dispositivo di regolazione dell’ammortizzatore

Questo può essere regolato in modo molto facile ruotando il cilindro: viaggio da sola e voglio godermi delle belle pieghe (si! Si possono fare, meglio se nella configurazione senza borse) regolerò le sospensioni più dure per avere maggior controllo della ruota posteriore in caso di curve particolarmente impegnative oppure semplicemente per portare un secondo passeggero, limitando la sensazione di ondeggiamento in caso di asfalto non particolarmente liscio.
Meritano una menzione particolare i cerchi “Mantis”, da 18” all’anteriore e 16” al posteriore, a 5 razze sdoppiate in alluminio dall’originalissimo disegno che aggiungono un tocco aggressivo all’insieme e lo scarico due in uno con il terminale total black: la Sport Glide rispecchia la libertà e il fascino della casa di Milwaukee, senza ombra di dubbio.

COMODITA’ DI GUIDA
Personalmente trovo tutte le Harley Davidson molto comode. Soprattutto grazie alle selle particolarmente ribassate ed ergonomiche. La Sport Glide ha una altezza sella pari a 673 mm quindi data la mia altezza (1.70 cm) tocco agevolmente con tutta la pianta dei piedi a terra.

Sport Glide
Comoda e facile, la sella è alta soli 670mm

Nei trasferimenti soprattutto autostradali si è rivelata utilissima la presenza del cruise-control. Mi ha permesso di staccare e rilassare la mano destra senza pensieri, e poi ci mette al riparo da eventuali velocità oltre il limite e sapete quanto possa essere costoso distrarsi. Vorrei solo che le autostrade fossero più scorrevoli perché, nonostante la comodità del sistema di impostazione della velocità, spesso sono stata obbligata a toglierlo anche solo dopo qualche centinaia di metri a causa dell’intenso traffico.
Il piccolo parabrezza è molto caratteristico e svolge bene il suo ruolo deviando in parte l’aria e aumentando l’aerodinamicità. Personalmente però preferisco sentire l’aria in corsa, mi dà una maggior sensazione di libertà. E poi preferisco la Sport Glide in versione custom, senza parabrezza e borse laterali, e sappiamo care amiche, quanto conta l’estetica per molte di noi, tanto da accettare un po’ d’aria in più. Questo però è da tenere in considerazione quando si affonda con l’acceleratore, magari indossando un casco jet. Perché il vento può diventare un problema senza un integrale o modulare e oltre i 120 km/h ho preferito rallentare per non subire troppo l’effetto dell’aria.
Le vibrazioni ridotte infine influiscono positivamente anche sulla visibilità tramite gli specchietti laterali.

Sport Glide
La Sport Glide nuda, la versione preferita da Sonia

CARICO
Unico neo è rappresentato dalle dimensioni delle borse laterali di serie. Non fraintendetemi, sono comode ed hanno una capienza di 25 litri ciascuna, ma purtroppo non contengono un casco, neppure un piccolo jet.

Sport Glide
Le borse laterali, facili da aprire anche sedute sulla sella, sono piccole e il sistema d’apertura non permette di aprirle completamente

Il meccanismo di apertura si aziona facilmente anche quando sei seduta in sella, ma c’è tuttavia un limite di apertura, un rinforzo in tessuto che incerniera i due gusci attorno ai bordi inferiori, che impedisce a qualsiasi oggetto di rimanere intrappolato nei punti di presa e protegge sia l’ingranaggio che le nostre cose che abbiamo stivato all’interno, ma riduce in modo sensibile l’apertura delle borse, che per dimensioni si sono rivelate utili soprattutto per riporre guanti, giacca, cerata e/o una piccola borsa (per lato). Se viaggiate pesanti e non volete rinunciare a tutto il guardaroba dovrete organizzarvi con una borsa da collocare sul sedile del passeggero oppure installando un bauletto.

Sport Glide
La Harley-Davidson Sport Glide vestita, con borse laterali e cupolino

L’esperienza Sport Glide mi ha davvero divertita, e non mi ha mai dato alcun segni di inaffidabilità. È leggera, manovrabile anche a motore spento e valida in tutti i tipi di viaggio grazie alla sua doppia anima da custom e touring. Con la sua rivoluzione del 2017, è davvero il caso di dire che grazie ad Harley-Davidson “una nuova ondata di libertà, sta conquistando il mondo”.

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