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Guzzi 850 T3 “bastarda” di Deus ex Machina

guzzi 850 t3

Questa special su base Guzzi T3 realizzata nella sede australiana di Deus ex Machina ha ricevuto “donazioni” da tante moto diverse ma non rinnega certo la sua personalità da classica café racer tricolore.

guzzi 850 t3

Nel mondo dei customizzatori il termine “Bitsa” viene usato epr indicare moto che adottano pezzi provenienti da tanti “donatori” diversi. “Bitsa” quindi sta un po’ per “bastardo”. Ma anche senza un pedigree certificato, alcune “Bitsa” meritano massima attenzione e rispetto. Sicuramente è il caso di questa Moto Guzzi 850 T3 del 1975 realizzata in nella sede australiana di Deus ex Machina dallo specialista francese Jeremy Tagand. 

La moto è stata realizzata per Roger, un buon cliente di Deus ex Machina, visto che ha in casa già diverse special realizzate da loro.  Roger aveva comprato la 850 T3 del 1975 malridotta e con molte parti mancanti da un guru Guzzi locale, “John al Motociclo”.

guzzi 850 t3

Con la Guzzi ridotta praticamente al solo telaio e motore, il primo passo di Jeremy è stato quello di cercare i componenti mancanti. Le ruote da 18” sono state affidate ad uno specialista locale per essere rimesse a nuovo. e Nella posteriore ha montato un canale più largo per ospitare una gomma di sezione maggiorata. Mozzi e cerchioni sono stati verniciati a polvere in nero e poi rinfrescati con nuovi raggi in acciaio inossidabile. La forcella ha nuovi componenti interni e i foderi lucidati. 

Successivamente, le forcelle sono state abbellite con nuovi interni e i loro tubi esterni sono stati rasati. Jeremy ha infine aggiunto piastre Tarozzi. Al posteriore ha adottato due ammortizzatori Matris.

Jeremy ha riservato molte attenzioni anche al motore.

Per dare un tocco di classe alla carrozzeria della 850 T3 ha comprato un serbatoio in alluminio della tedesca Stein-Dinse, completo di sezioni lucidate. La sella è della Triton di Dresda. Un pezzo che Roger aveva in casa da 30 anni. Jeremy l’ha modificata per adattarla al telaio della Guzzi, quindi ha modificato anch un paio di fianchetti laterali aftermarket per la Triumph Thruxton.

Se quel cupolino vi sembra familiare, è perché è di una attuale Norton Manx. Una volta sistemata la sella, Jeremy ha completato la carrozzeria con un piccolo parafango anteriore e un coperchio dell’alternatore lucidato.

Il motore ha subito un servizio di revisione completo. La frizione è stata sostituita e l’accensione è stata aggiornata con una moderna unità elettronica. Quindi i carburatori sono stati scambiati con unità Dell’Orto da 30 mm.

Roger quindi si è scatenato con i silenziatori di un BSA Rocket Goldstar, un tachimetro Acewell, indicatori di direzione al manubrio Kellermann e Atto DF sul posteriore.

Per la verniciatura finale di motore e carrozzeria Jeremy si è rivolto allo specialista Dutchy, un collaboratore di Deus che ha deciso di appendere la sua pistola a spruzzo al chiodo e fare di questo il suo ultimo lavoro.

Roger voleva un colore semplice ma sofisticato per la Guzzi. Così ha scelto il “Miami Blue” dal nuovo catalogo Porsche 911 e Dutchy lo ha completato con gli emblemi “WTS” nello stile del classico logo AJS, dove “WTS” sta per Westlake Tagand Special.

E come tocco finale, la sella è stata rivestita in pelle di coccodrillo! Il risultato finale è un classico italiano con lo stile vintage britannico e i colori delle auto sportive tedesche. Se non è “bastarda” questa…

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