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Ecobonus flop: la solita legge da campagna elettorale   

ecobonus flop

Strillato sull’onda della campagna elettorale per le europee da esponenti del Movimento 5 Stelle, qualche mese fa veniva confermata l’estensione alle moto ed agli scooter elettrici del contributo rottamazione. Ad oggi, di 10 milioni disponibili, solo poche centinaia di migliaia gli Euro utilizzati. Perché? Perché ancora non esiste il mercato, non esistono le infrastrutture e manca una formazione del cliente utente che ha spesso un immagine distorta del veicolo a motore elettrico. 

Diciamoci la verità: l’Ecobonus è stato un flop finora. Con entusiasmo noi di motospia abbiamo appoggiato un intervento per il nostro mondo. Durante la campagna elettorale, si stavano ricordando anche di noi! Incredibile, se pensiamo a tutte le volte che solo le quattro ruote hanno beneficiato di incentivi… Questa volta i 5 Stelle si sono ricordati del mondo veramente green che è quello a due ruote. 

Già, senza bisogno di scomodare scooter o moto elettrici, Per capire quanto la moto sia “green” in assoluto, basta citare i tempi di percorrenza enormemente inferiori delle due ruote rispetto alle quattro ruote nel caotico traffico cittadino per capire che siamo noi la soluzione. Tempi di percorrenza ridotti di più di un quarto rispetto alle auto e usando motorizzazione più piccole che consumano meno, quindi emettono in assoluto meno gas tossici. Per non dire di quanto lasciano nell’aria due piccole e sottili gomme (pneumatici) rispetto alle 4 dell’auto (anche il pulviscolo della gomma che si consuma inquina)! 

L’elettrico non sfonda anche a causa dei preconcetti dei motociclisti nei suoi riguardi.

Tornando all’elettrico, un veicolo nuovo nell’immaginario dell’utente medio delle due ruote fatica a trovare  spazio per preconcetti come la durata delle batterie (ci sono aziende come Zero che le garantiscono 5 anni!) e per la durata di una ricarica… Oppure sull’affidabilità del veicolo. Quando invece il motore Bosch che equipaggia molti scooter elettrici di produzione cinese deriva da altre applicazioni della Casa tedesca non dissimili da un frullatore o un motorino del tergicristallo di un camion. Componenti superaffidabili, quindi…

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Poi c’è la componente prezzo, mediamente più alto rispetto ai corrispettivi con motori endotermici. E riteniamo infine che l’elettrico faccia fatica anche per motivi “filosofici”. Utenze cittadine a parte (moto e scooter) che sono senza dubbio accettati e cercati da chi si muove in città per bisogno di una mobilità libera e veloce, le moto elettriche non sfondano perché il motociclista è molto tradizionalista, e generalmente non vede di buon occhio una due ruote che sibila invece di fare rumore…

Ma soprattutto l’Ecobonus è un flop perché impone la rottamazione di un veicolo. Sono anni che il mercato dei veicoli insiste con le rottamazioni e ora è difficile trovare veicoli vecchi. In più aggiungiamo che questi veicoli dal prezzo non popolare sono indirizzati ad un target alto, che se avesse qualcosa di Euro zero è senz’altro un veicolo d’epoca, da collezione! E altro fatto saliente é che non abbiamo (a differenza di altri paesi) infrastrutture adeguate, le fantasmagoriche e introvabili colonnine di ricarica sono un miraggio nel Belpaese!

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La Zero è praticamente l’unica azienda che ha una linea completa di moto elettriche. Qui la Back Rotor.

Un’altra ragione del flop poteva essere la limitazione ai veicoli fino ad 11 Kw di potenza, ma ora questo scoglio è stato abbattuto!

Cosa fare allora? 

Non sta a noi decidere. Ma prima di tutto consigliamo di usare parte di quei soldi per creare infrastrutture adeguate (punti di ricarica). Poi  magari l’Ecobonus potrebbe essere riconosciuto anche a chi non ha nulla da rottamare. Di rottamazioni favorite dalle case ne abbiamo da anni, ormai c’è rimasto ben poco da rottamare, se non le moto d’epoca che nessuno darà mai via per uno scooter elettrico.

sono semplici suggerimenti, facili da realizzare, basterebbe volerlo…..

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